Fuoco e fiamme

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"Oggi inizieremo il dominio del fuoco." Annuncia Elise, scatenando un coro di esclamazioni emozionate. Sinceramente, io sono leggermente eccitata al riguardo, poiché questo elemento mi ha sempre affascinato.

"Molti di voi, erroneamente, pensano che questo elemento ha un rapporto stretto con la rabbia e l'ira, ma non è soltanto questo. L'elemento del fuoco ha a che fare con altre emozioni e sentimenti: la gelosia, l'invidia oppure...la paura." Inizia a spiegare, guadagnando in poco tempo l'attenzione di tutti i maghi. "E per paura non intendo quella che si prova quando si vede un ragnetto, ma intendo la paura irrazionale e primitiva. Quella che ci porta a fare dei gesti sconsiderati, come uccidere o fare del male agli altri, per salvare noi stessi o quelli a cui vogliamo bene."

Vedo Logan scivolare dal ramo su cui siamo seduti e atterrare silenziosamente dietro la sagoma scura e con un solo colpo di spada, decapitarlo.
"Logan!" Esclamo.
Quel ragazzo ha dei problemi seri.
Intanto, le altre due sagome sono comparse e si fanno avanti, attaccandolo.
Da subito, si ritrova in difficoltà.
Devo aiutarlo.
Scendo anche io dall'albero e con una potente folata di vento, spingo via quello con la fascia gialla, che stava per pugnalare il mio Compagno.
Il mio avversario si riprende subito, studiandomi. Passano attimi che sembrano durare anni, prima che si decida ad attaccarmi.
Faccio appena in tempo a schivare un suo fendente, che mi ritrovo a terra, schiacciata dal suo peso.
All'improvviso vengo sconvolta dalla paura: non voglio morire. Non voglio che Logan rimanga ferito.
Ma il che è assurdo, perchè questo non è reale. Eppure gli assomiglia parecchio.
Allungo la mano e appoggio il palmo sul suo braccio, che viene inondato dalla luce.
Come se fosse fatto di benzina, prende fuoco e in neanche due minuti, si dissolve.

"...Ora passiamo alla pratica: pensate a qualcosa che vi fa veramente arrabbiare, oppure a qualcosa che vi terrorizza. Concentratevi." Spiega Elise.

Chiudo gli occhi.

Cos'è che mi fa arrabbiare? Il fatto di non essere ascoltata. Nah, troppo banale. Quando le persone fanno le false. Nemmeno questo va bene. Do un'occhiata in giro, tanto per vedere se gli altri ci sono riusciti. Solamente David è riuscito a creare una piccola fiammella sul suo palmo della mano.

Un coro di esclamazioni divertite attira la mia attenzione: sono gli allievi di Amos, che stanno ridendo di un ragazzo steso a terra, mentre si tiene le mani sulla testa. Si sta proteggendo da una figura alta e imponente.
Logan. Tutto di lui mi fa venire voglia di picchiarlo: la sua troppa arroganza, il suo carattere lunatico, il fatto di essere perfetto in tutto. Oppure quando tratta le persone come se fossero pronte a far di tutto per lui, come se fossero sue schiave.

Distolgo lo sguardo e chiudo gli occhi.

Una scintilla si accende nel buio dietro le mie palpebre. Il mio corpo viene pervaso dal calore e il microchip inizia a vibrare. Sento qualcuno urlare il mio nome e subito spalanco gli occhi: tutto intorno a me c'è il fuoco, è un cerchio dal diametro di due metri, formato da fiamme azzurre, che mi arrivano all'altezza della spalla.

Oh merda.

Guardo stupita Elise, che ricambia il mio sguardo sorpreso: non se l'aspettava. Ma è solamente un momento, perché ritorna alla sua espressione impassibile.

Do un'occhiata agli altri miei colleghi e sono tutti che continuano a guardare le fiamme, aspettando di vedere cosa succede.

Perfetto e ora come faccio a spegnerle?

Forse devo provare a calmarmi ed evocare dei ricordi felici? Chiudo di nuovo gli occhi e cerco di evocare alla mente dei momenti passati che indichino pace e serenità.
Ma purtroppo riesco a vedere solamente Logan, nei suoi momenti più brutti.

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