"Bene, Logan ed Haley sono i primi. Forza ragazzi." ci chiama Elise.
Credo proprio che mi divertirò un sacco.
Salgo sulla pedana e mi lascio attaccare i cavi.
Guardo di fuggita Haley, è parecchio nervosa. Continua a mangiarsi l'interno delle labbra.
"Allora, il vostro obbiettivo è prendere la bandiera bianca. Ma dovete riuscire anche a scappare, trovate l'uscita e la visione finirà." spiega velocemente Elise.
"Oppure potete semplicemente uccidere i vostri avversari." aggiunge Amos alzando le spalle.
Haley assottiglia gli occhi, ma non dice niente. A quanto pare lei è la tipa per bene che crede nella non-violenza. Se è così non andremo molto d'accordo.
Dopo di che, cado nel buio.
§§§
Mi ritrovo in una radura. È piuttosto grande, sui 100 metri quadrati. Il resto, un fitto bosco ci circonda.
L'erba è soffice e di un verde acceso, sembra quasi finta. Al centro esatto di questa area, c'è un albero gigantesco, forse una quercia, su cui nei primi rami, più o meno a quattro metri di altezza, è appesa la bandiera."Uhm...è troppo faci..." inizio a dire, ma vengo interrotto dalla maga, che mi lancia un'occhiataccia.
"Non dirlo, zitto. Di solito quando si dice questa cosa,succede un casino." sussurra. Questo posto è completamente silenzioso, come se fosse tutto immobile, come se stesse aspettando qualcosa.
Alzo un sopracciglio sorridendo.
"Sei superstiziosa?" Le chiedo.
"No...cioè, qualche volta. Dipende dalle situazioni." replica, spostando lo sguardo per tutta la lunghezza della radura.
Piuttosto che dare la colpa a se stessi, molte persone credono sia meglio darla a qualcosa che non esiste. Io non faccio parte di quel gruppo.
Faccio un passo in avanti, pronto a correre per avvicinarmi all'albero, ma tre sagome scure, compaiono sul limitare del bosco, dall'altra parte della radura rispetto a dove siamo noi.
Mi trasformo per un momento e con la vista più sviluppata riesco a distinguerli: non sono degli uomini in carne e ossa, ma soltanto delle sagome completamente nere. Si distinguono soltanto per delle fasce di colore al polso: blu, rosso e giallo.
"Abbiamo compagnia." commento.
"Ho notato. Qual'è il piano?" Replica Haley guardandomi a braccia incrociate.
Le sorrido divertito "Corri." dico soltanto, scattando in avanti e iniziando a correre il più velocemente possibile. Sento il microchip iniziare a vibrare, come per protesta dell'improvvisa richiesta.
Nello stesso momento partono anche le tre sagome, riuscendo a tenere tranquillamente il mio passo.
"Sai, questo non è un piano!" esclama ansimando la mia Compagna.
Si vede perfettamente che non è abituata a correre. Ha il viso rosso e sento benissimo il suo cuore battere velocemente.
Eh già, oltre che alla vista, ho anche l'udito più sviluppato."Haley...ferma, continuo io. Cerca di capire dove potrebbe essere l'uscita." esclamo e inizio a correre più velocemente, lasciandola indietro.
Manca pochissimo all'albero ma purtroppo anche loro sono vicini.
Spicco un salto e vedo tutto a rallentatore: i fili d'erba che vengono strappati dal terreno, i tre tipi che allungano la mano, la bandiera che brilla di luce propria.
STAI LEGGENDO
Compagni Di Guerra
Science FictionSTORIA CHE DOVREBBE ESSERE REVISIONATA (Alla fine migliora) VOLUME PRIMO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Haley mai e poi mai si sarebbe aspettata di risultare essere idonea per diventare una maga. E non si sarebbe aspettata neanche di diventare...