Okay, è ufficiale: sono in ansia.
Il Test è domani e cavolo, sono terrorizzata.
Dovrebbero darmi una medaglia per il ritardo: perchè invece che distribuire l'ansia giorno per giorno, io ho scelto di averla tutta il giorno prima.
E certamente non aiuta il fatto che ogni volta che Elise e Amos mi guardano, inizio a pensare cose del tipo ci hanno scoperti. Perchè continuano a guardarmi? Non mi puniranno, vero? E poi posso sempre negare: non ci sono telecamere nel loro appartamento. Si ma non sono brava a mentire...più o meno per cinque minuti buoni.
Ma c'è un lato positivo: dalle mie mani non escono più delle scintille...ma mi esce del fumo dal naso, quando sbuffo.
Per questo, Logan ha iniziato a prendermi in giro chiamandomi Locomotiva a vapore.
"La smetti di pensare al test? Mi arriva l'odore della tua agitazione. E non è un di certo un odore buono da annusare." Dice Logan, leggermente stizzito, allontanandosi da me di qualche centimetro e sistemandosi meglio contro la parete del furgone.
"Smettila di fare il cane, allora." Replico io tagliente.
Lui sorride e gira la testa per guardarmi. "Il cane? Questa mi è piaciuta."
"Oh grazie." Borbotto, chiudendo gli occhi e cercando di recuperare il sonno perso.
Ci hanno fatti svegliare alle quattro di mattina, oggi, perchè dobbiamo andare ad Aureo, a nutrire per la seconda volta i Consiglieri.
Il disgusto che provo per loro è grande. Molto grande. Tanto grande che al solo pensiero mi sale un sapore amaro in bocca.Sono le 6.25 in punto e il sole sta iniziando a sorgere.
A me piace molto guardare l'alba, la preferisco al tramonto. Forse perchè i colori sono più tenui...oppure semplicemente perchè non la vedo molto spesso.
"Ma quanto manca?" Si lamenta al mio fianco Sophie.
Elise risponde subito "Una mezz'oretta."
Tutti tirano un sospiro di sollievo: ci stiamo annoiando a morte. Anche se continuano ad avere un'espressione ansiosa: staranno sicuramente pensando all'ultima volta che siamo stati su questo furgone, a com'è finita...nessuno vuole incontrare tanto presto un Vuoto.
Qualcosa di pesante atterra sulla mia spalla destra, facendomi irrigidire: è la testa di Logan.
Sta dormendo beatamente, il viso completamente rilassato. I capelli sono cresciuti un sacco e di conseguenza adesso gli sono finiti davanti agli occhi.
Non riesco a capire perchè sono bastati solamente pochi giorni per farmi passare quasi del tutto l'incazzatura.
Ho praticamente perso il controllo sul fuoco per colpa sua! Ho provato la Furia per colpa sua!
Ma...è come se queste cose non contassero, è come se qualcosa mi impedisse di odiarlo veramente, di staccarmi da lui, di lasciarlo andare. Certo, all'inizio lo odiavo, ma con il passare delle settimane, il sentimento all'inizio forte, lentamente diventava più leggero.
Perchè alla fine, chi si appartiene si ritrova, anche quando ci si è persi quasi del tutto.
E non so se questa è una cosa positiva o no.
Il furgone sobbalza, facendo svegliare di colpo Logan che si guarda intorno sbattendo gli occhi.
Lo vedo passarsi una mano sul viso, mentre sbadiglia.
"Siamo arrivati?" Chiede subito, girandosi verso di me.
Io scuoto la testa "Manca poco però."
Lui annuisce, appoggiandosi al legno, vicino alla bocchetta dell'aria.
"Stavo pensando...dopo il test, quando torneremo a casa...tu hai già dei programmi? So che non hai dei bellissimi rapporti con i tuoi genitori...se vuoi puoi venire da me." Dice, guardandomi attentamente. Ha il tono di voce incerto ma allo stesso tempo sicuro di quello che sta dicendo.
Spalanco gli occhi dalla sorpresa.
Davvero mi sta invitando a casa sua solamente perchè sa che io e i mei genitori non andiamo d'accordo?
Perspicace.
Logan, vedendo che non gli sto rispondendo, continua, questa volta con il tono di voce imbarazzato.
"Si insomma...era solamente un'idea...se non vuoi, non c'è problema! So che te la saprai cavare alla grande."
Spalanco la bocca ma non mi esce alcun suono.
Cosa faccio? Andare con lui, conoscere la sua famiglia, vedere una nuova città...oppure andare a Shele, a casa?
E se magari questa fosse davvero la mia ultima possibilità di vedere Anastasha e i miei genitori?
"Sai, sarebbe gradita una risposta..." borbotta Logan alzando il sopracciglio destro.
"Io...non lo so. Logan, credimi, apprezzo davvero moltissimo la proposta che mi hai fatto. Ma non posso accettarla. Se vengo con te, mi sembra di scappare dall'ostacolo, dalla mia paura. Davvero, ti ringrazio moltissimo..." balbetto.
Lui sorride, rassicurante "Tranquilla. Rispetto la tua scelta e la condivido. Sono sicuro che supererai l'ostacolo...al massimo, ti aiuterò io se necessario." Ammicca.
Ricambio il sorriso, spostando lo sguardo sul sole sorgente, che si alza sempre di più contro il cielo."Bene. Questa volta staremo molto di meno, dobbiamo solamente incontrarli, fare quello che dobbiamo fare e poi si ritorna all'Accademia. Vi ricordo che avrete il pomeriggio libero per studiare e ripassare. Ah e per chi avesse dubbi, io ed Elise saremo più che felici di chiarire dubbi e lacune." Spiega Amos, per poi aprire il cancello dorato e farci entrare, insieme alle altre due classi.
Ora che li vedo tutti insieme, mi chiedo chi potrebbe non passare il test.
Infondo, sono tutti bravi a modo loro.
E tutti sanno qualcosa che potrebbe aiutare per vincere la guerra.
Ma d'altra parte, riconosco quello che stanno facendo i Maestri: ci stanno aiutando a non morire. E credo che tutti sceglierebbero la vita da Normale, pittosto che essere divorati dai Vuoti.
"Non ci credo..." sussurra al mio fianco Logan, guardando un punto lontano, vicino all'entrata dell'edificio principale.
Mi giro anche io, ma distinguo solamente una sagoma scura: non ho la vista sviluppata come Logan, per cui dovrò aspettare.
"Cosa c'è?" Chiedo.
"Mio padre è qui." Ha il tono di voce curioso e allo stesso tempo esitante, come se non sapesse nemmeno lui come reagire a questa situazione.
"Non vuoi andare a salutarlo?"
"Non credo sia necessario..." replica facendo un mezzo sorriso, che peró non coinvolge gli occhi, che continuano a brillare di una luce strana, che non riesco a identificare.
"Sei sicuro?"
"Sicuro è il mio secondo nome, Haley." ammicca.
Ora che ci siamo avvicinati, capisco che in realtà la sagoma scura, in realtà sono due persone: uno è un Consigliere, di cui non ricordo il nome. È nello stato del non ho mangiato per mesi quindi ha i capelli bianchi e occhi chiarissimi, come l'altra volta.
Sta parlando fitto fitto con un altro uomo: avrà una quarantina d'anni. È alto e muscoloso, ma non è un armadio. Ha folti capelli neri, mossi, che li tiene abbastanza corti. Ha occhi del colore del cioccolato fondente, che incutono timore. La pelle è abbronzata, per il continuo star sotto il sole del deserto.
È vestito tutto di nero, la sua tenuta assomiglia molto alla nostra divisa, tranne per il fatto che il materiale è di qualità migliore e i rinforzi sono di cuoio. Ha una spada sul fianco sinistro, chiusa dentro il fodero. Dall'altro fianco tiene una pistola nera opaca, che però non riesco a capire di che modello si tratti.
Come se avesse captato il mio sguardo, si gira di scatto a osservarmi e inizia a studiarmi, severo e disgustato al tempo stesso.
Ha le stesse movenze di Logan.
Se non fosse per gli occhi, direi che sono identici.
Sostengo il suo sguardo, che dopo qualche manciata di secondi lo sposta, posandolo sul mio Compagno.
Subito, i suoi occhi si addolciscono un po' e posso perfino leggervi una punta di orgoglio.
Al mio fianco, Logan fa un cenno con il mento, sorridendo.
Il padre ricambia, per poi girarsi di nuovo verso il Consigliere, che aveva continuato imperterrito il suo discorso.
"Uomo di poche parole?" Commento, guardandomi le mani. A quanto pare non piaccio a suo padre. Il suo sguardo emanava disappunto, come se non volesse la mia presenza qui.
"Più che altro non gli piace quando viene interrotto mentre sta facendo qualcosa." Spiega velocemente.Appena entriamo dentro al palazzo, come la prima volta, rimango folgorata dalla suntuosità.
Ma oggi è diversa dall'altra volta:molte, tantissime persone, sono in fermento nei vari corridoi, agitate da non so cosa.
Riesco a sentire stralci di conversazioni durante il nostro passaggio Non è possibile che sia morto. Chi prenderà il suo posto? Oppure Ma siamo sicuri sia morto? E ancora È stato completamente divorato, non hanno nemmeno lasciato da parte le ossa.
La maggior parte della gente ci ignora, ma altre ci lanciano sguardi sprezzanti, di superiorità. Sopratutto i più giovani che ghignano al nostro passaggio.
Vedo i Maestri guardarsi a vicenda e parlarsi a bassa voce.
Do un colpetto al braccio di Logan, indicadogli Amos, il più vicino a noi. Sta parlando fitto fitto con Elise.
Il mio Compagno, capendo subito, si gira di profilo e si mette in ascolto.
Cosa può essere successo di così grave da sconvolgere così tanti Compagni di Guerra?
"È morto un..." inizia Logan, ma viene interrotto da Blas, che si mette al suo fianco "Consigliere. Si chiama...si chiamava Byrron."
Logan le sorride, un sorriso divertito e luminoso.
Sento improvvisamente caldo alla mano destra e noto che sta brillando. Con uno scatto, la sposto dietro la mia schiena, chiudendola a pugno, cercando di nascondere tutta quella luce.
E questo cos'era?Spazio Autrice
Okay, all'inizio, questo capitolo era nato molto più lungo, ma ho deciso di tagliarlo (?) a metà perchè sennò finivo con scrivere 3000 parole. E sono tante da leggere ahahah
Chissà perchè ogni volta che escono dall'Accademia, succede sempre qualcosa. Mah!
Okay la smetto.Spero che vi sia piaciuto leggerlo ❤ e ci rivediamo al prossimo capitolo!
Baci ❤
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Compagni Di Guerra
Science FictionSTORIA CHE DOVREBBE ESSERE REVISIONATA (Alla fine migliora) VOLUME PRIMO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Haley mai e poi mai si sarebbe aspettata di risultare essere idonea per diventare una maga. E non si sarebbe aspettata neanche di diventare...