Il Rito D'Iniziazione

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"Omeir, dobbiamo parlare." Dico, facendo la mia comparsa in cucina.
Anastasha mi guarda confusa, mentre il diretto interessato si limita a farmi cenno di sedersi di fronte a lui.
"Cosa sta succedendo?" Chiede Sha guardando prima lui e poi me, come il pendolo di un orologio.
Succede che il tuo fidanzato è in realtà un mago ma non ho idea del perchè non lo sia più.
"Perchè dovrei raccontarti tutto, piccola Raetha?" Chiede alzando un sopracciglio scuro e ignorando mia sorella, che assottiglia gli occhi.
Meglio se le rispondi, altrimenti prenderà uno dei coltelli da cucina dietro di lei e ti infilzerà.
Perchè mi piacciono le mele. Ma secondo te perchè voglio saperlo? Sono curiosa!
"Cosa devi raccontarle?" Riprova Sha e questa volta Omeir sbuffa, guardando da tutt'altra parte.
"Omeir, perchè non sei più un mago?" Chiedo, incrociando le braccia.
Anastasha fa un verso stupito e Omeir si gira di scatto a guardarla.
"Tu eri un mago? Ecco perchè non volevi mai raccontarmi del tuo passato..." sussurra lei.
"Anastasha, posso spiegare..." dice lui, guardandola addolorato.
"Oh tranquillo, non serve. Continua pure a nascondermi quello che sei stato." Sbotta lei correndo fuori dalla stanza con le lacrime agli occhi.
Come rovinare una coppia di innamorati? Ecco spiegato.
Omeir fa un lungo sospiro e si gira verso di me, passandosi una mano sul viso.
"Contenta? Adesso non vorrà più parlarmi." Sbotta, sbattendo il pugno sul tavolo, facendo tintinntinnare il candelabro di vetro.
Sì sono contenta. Ma solo un po'.
"Doveva sapere. Non poteva rimanere all'oscuro di tutto." Ribatto, non lasciandomi intimidire dal suo tono di voce.
"Sei proprio come loro. Sempre a decidere sulla vita degli altri. Beh, notizia flash: non puoi decidere tu ciò che è meglio per gli altri!" Esclama lasciandomi di sasso.
"Io non ho deciso nulla! Te la sei cercata da solo! Pensi che Anastasha non avrebbe iniziato a farti domande? Pensi che avrebbe ignorato il fatto di non sapere nulla sul tuo passato?" Ribatto, sentendo gli occhi trasformarsi.
Conosco Sha e io e lei abbiamo un difetto in comune: la curiosità. Oppure è un pregio?
Lui incrocia le braccia al petto e si appoggia allo schienale della sedia, indispettito.
"Va bene, forse ho sbagliato a nasconderle ciò che ero prima, ma tu hai comunque sbagliato a non aspettare che facessi io la prima mossa." Cede, guardandomi attentamente.
Sono sua sorella, come avrei potuto rimanere in silenzio e aspettare che tu muovessi il culo? È da più di un anno che la conosci e non le hai mai detto nulla.
Fa di nuovo un sospiro vedendo che non parlo, così si riappoggia al tavolo e mi guarda intensamente.
"Era notte fonda e come unica fonte di luce avevamo la luna piena. Eravamo tre coppie e dovevamo perlustrare la zona, in cerca di qualche traccia lasciata dai Vuoti. Ci trovavamo sugli altipiani rocciosi di Iaal, una zona molto vasta da controllare. Ci siamo divisi: io e la mia Compagna siamo andati a nord, un'altra coppia andava verso est e l'ultima verso ovest. Non ricordo perchè l'abbiamo fatto. È stata una mossa stupida, una bravata. Anche perchè il capo della nostra Unità non voleva mandare altre persone, come era giusto. Non si esce mai solo in sei. Bisogna essere minimo quattro o cinque coppie." Si ferma per prendere un bicchiere di acqua e quando si avvicina per sedersi di nuovo, noto che le sue mani tremano.
"Siamo stati attaccati. Loro erano in sette e noi solo due. Credo che tu già sappia la percentuale di probabilità che noi ne uscissimo vivi." Fa una pausa, aspettando che io risponda.
Due contro sette Vuoti? Piuttosto basse.
Annuisco e lui prosegue con il racconto "Abbiamo iniziato a combattere, dando il meglio di noi ma eravamo dei ragazzini, avevamo appena finito l'addestramento! Eppure ce l'avevamo quasi fatta, mancavano due Vuoti e il gioco era fatto. Ma io mi sono distratto e non ho visto arrivare il colpo, così mi sono ritrovato a guardare gli artigli del Vuoto che scendevano inesorabilmente verso la mia gola, pronti a penetrare la carne del mio collo. Ma non è andata così. Charisty, la mia Compagna, ha afferrato il collo della creatura e l'ha strattonata verso di sè, facendola indietreggiare e liberandomi della sua presenza." I suoi occhi sono fissi in un punto indefinito dietro di me, persi nei ricordi strazianti. Perchè ho già capito come andrà a finire questa storia e mi sento male per Omeir.
"Gli altipiani di Iaal oltre a essere conosciuti per lo strano colore rosso della roccia, sono famosi per le loro numerose buche profondissime. Haley, avresti dovuto vederla, era così bella. Aveva capelli lunghi del color del fuoco, che portava spesso legati in una treccia e occhi che sembravano due laghi ghiacciati, talmente erano azzurri. Era una guerriera formidabile, coraggiosa e sempre pronta ad aiutare gli altri. Io...io l'amavo e la amo tutt'ora." Confessa, la voce tremante e mi si stringe il cuore alla vista di Omeir così debole e triste.
"Il Vuoto ha cercato di morderla, così d'istinto si è spostata ma erano troppo vicini al bordo della buca e...ho sentito il legame spezzarsi definitivamente. È come se qualcuno mi avesse strappato il cuore e lo avesse strappato in mille pezzi. Mi sembrava di impazzire, è stato terribile. Sono svenuto e mi sono ritrovato all'infermeria dell'accampamento, mi sentivo così vuoto e con un gran dolore al petto. Mi hanno tolto il microchip e mi hanno chiesto se volevo continuare a essere un Alium oppure di tornare Normale. Io ero stanco, arrabbiato e dolorante per la perdita subita, così ho scelto di ritornare a essere un Normale." Fa un sorriso amaro.
Il senso di colpa si fa strada in me. L'ho giudicato fin da subito uno stronzo figlio di papà, quando in realtà non è affatto così. È solo un ragazzo che ne ha passate tante e che tende a diffidare degli altri comportandosi da stronzo.
"Come hai fatto ad andartene? A me hanno sempre detto che una volta entrati non potrai uscirne." Dico, prima che riesca a fermare la mia curiosità.
"Quello vale solo se sei potente. Con me era diverso. Non sono mai stato bravo a fare il mago, era Charisty quella brava. Mi hanno lasciato andare, nascondendo i ricordi di tutto quello che ho vissuto in una parte remota della mia mente.Ma l'amore non può essere nascosto così e piano piano, giorno dopo giorno ho iniziato a ricordare, a ricordarla." risponde, bevendo un altro sorso dal bicchiere.
Quello vale solo se sei potente.
"Omeir...mi dispiace." Dico, alzandomi dalla sedia e guardandolo attentamente.
Vorrei dire di più ma non ho idea di come fare.
Perdere il proprio Compagno è una cosa...più che orribile. Una cosa dalla quale non se ne esce del tutto intero.
"Oh dovresti dispiacerti per te stessa e per il tuo Compagno, invece. Siete potenti, si vede. Loro non vi lasceranno mai in pace, vi renderanno la vita un inferno dicendovi che lo fanno per voi, per il vostro bene." Replica lui, vedendo nei miei occhi la compassione per lui e non è da Omeir farsi guardare in quel modo.
Reprimo un brivido "Non siamo così forti..."
Lui alza le spalle "Se lo dici tu." Ghigna cattivo e io mi affretto a uscire dalla stanza, andando in camera mia, cercando di togliermi dalla testa le sue parole cariche di un significato oscuro.

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