Si stanno avvicinando

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Loro sono attratti dal rumore: è questa la prima cosa che impari all'Accademia, è questa la prima cosa che viene inculcata nella testa dei giovani Compagni di Guerra.
Per questo tutto intorno a me è silenzio: un silenzio carico di attesa, perchè sono consapevole che i Vuoti sono qui e aspettano solo il momento migliore per attaccare.
Aaliyah mi fa segno di aspettare e punta la pistola contro un masso grande quanto un armadio.
Logan e Andrej ci stanno coprendo le spalle, ma non oso girarmi a guardare a che punto sono per troppa paura di essere attaccata. Uno sparo improvviso poco lontano da noi risuona nella notte e si scatena il caos.
Da dietro il masso escono tre Vuoti e si avvicinano a noi, facendo schioccare i denti: probabilmente stanno immaginando che sapore abbiamo.
Aaliyah spara alcuni colpi, ma ovviamente le pallottole non raggiungono mai la carne: le loro protezioni.
Dei passi veloci dietro di noi mi fanno rizzare i capelli sulla nuca, ma il microchip inizia a vibrare, per cui so che è Logan insieme ad Andrej.
Il Vuoto è a poco meno di un metro di me, quando mi attivo anche io e usando l'elemento dell'acqua creo una protezione intorno a me, su cui la creatura si scontra, facendomi gemere. Non mi sono ancora del tutto ripresa dallo scontro precedente e la stanchezza inizia a farsi sentire.
"Perchè cazzo hai sparato, Logan?" Urla Aaliyah, tirando fuori dal giubotto un oggetto molto simile a una matita, che se premi il pulsante giusto si può trasformare in una lancia oppure in un bastone praticamente indistruttibile.
Logan si avvicina alle spalle del Vuoto contro cui sto combattendo: la creatura continua a premere contro la mia barriera, creandomi non pochi problemi.
Il mio Compagno afferra un braccio muscoloso del mostro e lo spinge lontano da me, regalandomi un attimo di respiro.
"Pensi che sia così idiota da sparare? Non sono stato io!" Ringhia, abbassandosi per schivare un pugno del Vuoto.
Aaliyah non commenta e i Vuoti si fanno più feroci e lo scontro continua, anche se si capisce subito che non riusciremo mai a scamparla facilmente: i Vuoti sono freschi e riposati, mentre noi siamo quasi 48 ore che non tocchiamo un letto.
Un dolore improvviso al petto mi fa perdere la concentrazione sul controllo dell'elemento del fuoco, rendendomi vulnerabile all'attacco del Vuoto, che non tarda ad arrivare: con un calcio mi spedisce contro la parete di roccia. Cado a terra senza fiato e con le ossa della schiena che gridano pietà.
Ma mi rialzo subito, guardandomi intorno alla ricerca febbrile di Logan e quando lo vedo un urlo lascia le mie labbra: è attaccato alla parete di roccia tramite un palo di ferro piantato al centro del busto, da cui esce una quantità enorme di sangue che poi finisce in una pozza scura ai suoi piedi. Le sue mani sono strette intorno al palo che cercano di staccarselo dal corpo, ma è troppo debole e dopo pochi istanti si arrende, chiudendo gli occhi per il dolore.
"Logan!" Grido.

Con uno scatto spalanco gli occhi, mettendomi seduta sul letto e cercando di respirare profondamente per calmarmi.
Lancio un'occhiata alla sveglia: segna le tre e mezza di notte.
Con un sospiro mi metto su un fianco e guardo l'oscurità di fronte a me rabbrividendo ancora per le immagini di Logan ferito e quasi morto.
Perchè ogni volta che sono lontano da lui faccio questi sogni?
Chissà cosa sta facendo in questo momento, chissà se si sta divertendo oppure annoiando, chissà se gli manco come lui manca a me...

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"Cosa hai intenzione di metterti stasera?" Chiede Sha osservando con occhio critico un paio di pantaloni dal taglio elegante. Si riferisce alla cena con i parenti che si terrà a casa dei miei genitori.
"Uhm...un paio di jeans e una felpa?" Rispondo non molto convinta. Sha è sempre stata una di quelle ragazze che adorano i vestiti e i trucchi in modo assurdo, quasi fossero la sua unica ragione di vita. Infatti, abbiamo sempre avuto opinioni contrastanti in fatto di moda: io jeans, felpa e scarpe da ginnastica per ogni occasione, mentre lei gonna e tacchi anche per andare a prendere il latte al supermercato.
"Stai scherzando!? È il tuo momento di brillare! Hai delle gambe che ucciderei per avere e un fisico praticamente perfetto! Staresti benissimo con un vestito!" Ribatte guardandomi con gli occhi brillanti, per poi tirare fuori da uno scaffale un vestito nero semplicissimo: è formato da un tessuto morbido ed elastico, che arriva pochi centimetri sopra al ginocchio ed è a mezza manica per cui se lo comprassi mi toccherebbe mettermi una giacca.
"Non so Sha..." dico con una smorfia. Certo, è un vestito molto bello ma non voglio che gli altri pensino che io voglia mettermi in mostra. Già hanno vari motivi per parlare alle mie spalle...
"Facciamo così: te lo compro io e se stasera lo metterai bene, se non vorrai indossarlo...beh ci sarà sicuramente un'occasione futura." Dice mia sorella, il tono un po' deluso.
"Ma non serve che me lo prendi tu: ho i soldi, te l'ho già detto!" Esclamo, seguendola verso la cassa.
"Hai già sborsato 400 ily per stare in casa mia, hai pagato abbastanza." Replica con tono severo.
"Non mi ricordavo fossi così testarda." Commento, lasciandola fare.

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