La porta alle mie spalle si apre dolcemente e poco dopo viene richiusa piano.
Lentamente mi volto verso la maga dai capelli color caramello e osservo il suo viso stanco, tanto simile al mio: mi sento svuotata, priva di energia. E la causa non è la dura battaglia a cui ho preso parte, ma Rachel.
Ho aiutato Cara a estrarre il lungo bastone di ferro dalle carni della maga, osservando il suo corpo percorso dagli spasmi di dolore e a ricostruire i tessuti degli organi danneggiati. A dir la verità io non mi sono voluta avvicinare alla ferita, sennò rischiavo di svenire, così ho fatto da assistente mentre Cara faceva quello che doveva fare. All'inizio è stata dura, perchè Rachel continuava a urlare e a contorcersi così l'ho dovuta sedare.
"Allora?" Chiedo ansiosa, staccandomi dalla parete e facendo un passo verso la maga.
"Non è più in pericolo. I parametri vitali si sono stabilizzati, anche se ha bisogno di riposo."
In un secondo Elias, che mi ha raggiunta più o meno tre quarti d'ora fa, supera Cara ed entra nella stanza in cui c'è Rachel addormentata.
Un sospiro di sollievo lascia le mie labbra e un sorriso le increspa.
Rachel è una ragazza forte, si riprenderà presto.
"Haley sei stata bravissima, dovresti prendere in considerazione la strada per diventare una guaritrice."
E rischiare di svenire ogni volta che vedo i tessuti interni in bella vista? No grazie ma ne faccio a meno.
"Non credo faccia per me." Commento, scrollando le spalle.
"Come vuoi...ma se cambi idea contattami pure, posso insegnarti molte cose utili." Replica lei, facendomi l'occhiolino e dandomi un biglietto di carta in cui è stato scritto un numero di telefono.
"Contaci...ora devo andare a cercare mia sorella e la mia famiglia."
Spero stiano bene e che là sotto non sia successo nulla.
Lei aggrotta le sopracciglia "Il mio Compagno mi ha detto che ora stanno cercando eventuali Vuoti che hanno deciso di rimanere per una piccola vacanza e che quando tutti saranno ritornati dalla ricognizione libereranno i Normali."
Mi piace questo piano.
"Okay allora andrò ad aiutare." Dico, avvicinandomi a lei e abbracciandola di slancio "Grazie per aver salvato la mia amica."
"È il mio dovere." Sorride.
Scendo lentamente le scale, i muscoli delle gambe rigidi e con gli Alium che mi guardano in modo strano.
La casa è piena di persone ferite e se avessi ancora un briciolo di magia mi fermerei volentieri ad aiutarli, ma sono davvero esausta, così proseguo diretta verso l'uscita.
"Ehi tu! Aspetta!" Esclama qualcuno dietro di me, così mi volto confusa.
Sta chiamando me?
Un ragazzo dai capelli rossi che non deve avere più di venticinque anni si sta muovendo rapidamente verso di me e la prima cosa che faccio è mettermi in posizione di difesa, trasformandomi.
Non l'ho voluto io, è più un istinto che mi urla di non lasciarmi andare, di prestare attenzione a ogni minimo dettaglio e di cercare i punti deboli nell'avversario.
E in questo caso è proprio il suo occhio sinistro, attraversato da una cicatrice argentea che gli impedisce di vedere da quel lato: è cieco da un occhio eppure è ancora vivo. Deve essere molto bravo.
Il guerriero si ferma a due metri da me osservandomi come un'adulto guarda un bambino fare una cosa stupida ma tenera.
"Rilassati, la battaglia é ormai finita, non serve più che tu stia costantemente sull'attenti. Lasciati andare." Dice sorridendomi.
Più facile a dirsi che a farsi, caro.
"Perchè mi ha chiamata?" Replico io, sbattendo le palpebre e facendo ritornare le mie pupille a una forma normale.
"Volevo solo dirti che ho visto quello che hai fatto sul campo di battaglia e che se hai bisogno, posso testimoniare a tuo favore per la richiesta del Rito d'iniziazione."
Trattengo il respiro, deglutendo a vuoto.
"I-io la ringrazio signore...non so quando riuscirò a far richiesta, anche perchè non appartengo ancora a nessuna Unità: sono ancora in fase d'addestramento."
Lui fa una faccia sorpresa "Non pensavo fossi così giovane. Beh allora ti faccio i miei complimenti per la bravura!"
Giovane io? Ha parlato quello che ha qualche anno più di me.
"Ehm, ti ringrazio...ora scusami ma devo proprio andare..." replico sorridendo, anche se non credo mi sia venuto tanto bene. Io non voglio fare quel stupido Rito, non mi interessa far vedere agli altri che sono riuscita a uccidere uno di loro. Soprattutto perchè non mi va di marchiarmi la pelle in quel modo.
Ma d'altra parte non posso oppormi: è obbligatorio. E Logan non vede l'ora di farlo... Haley il Rito è come un premio, capisci? È un onore esserne partecipe. Testuali parole sue.
Lui annuisce "D'accordo. Se hai bisogno di me basta che chiedi in giro di Occhiolino e ti sapranno condurre da me."
Occhiolino? Sul serio? Comincia a starmi simpatico.
"Okay." Dico solamente e con due passi sono alla porta.
"Ah e comunque mi piace il tuo soprannome." Aggiungo, uscendo dalla casa e guardandomi intorno.
Quello che prima era un campo di battaglia ora è una comune strada asfaltata, certo piena di crepe e macchie di sangue , però non ci sono più i corpi di Alium o Vuoti in giro. Il che è un gran passo in avanti.
Mi avvicino rapidamente al grande tavolo ricoperto di mappe riguardanti Shele e una ragazza scorbutica mi affida la zona est della città, dove qualche Alium è già a controllare.
Faccio una smorfia guardando la mappa: mi aspetta una lunga passeggiata.
"Oh non fare quella faccia ragazzina, sei appena tornata dall'infermeria, vuol dire che ti sei riposata abbastanza." Commenta acida la guerriera.
È un attimo: la ragazza inizia a boccheggiare per la mancanza di aria, guardandomi sconvolta. Io ricambio lo sguardo, ghignando.
Oh ora non fai più tanto la saputella, eh?
"Haley..." È un suono ovattato che mi giunge alle orecchie mentre continuo a fissare la guerriera, che inizia a sembrare un pomodoro.
"Haley!" Continua la voce, anche se è più chiara.
"Haley, per l'amor del cielo, calmati!" Esclama qualcuno e sgrano gli occhi di colpo, facendo un passo indietro, interrompendo il contatto con la guerriera che crolla a terra tossendo.
Cosa...cosa ho fatto? Cosa mi è successo?
Mi giro di scatto verso Alexis, che mi sorride come se non fosse successo nulla, come se fosse normale cercare di soffocare le persone.
Ed è troppo. La battaglia, Logan, Rachel, il Rito, io...è troppo.
Scuoto la testa e scappo via, corro il più veloce possibile, come se stessi scappando da qualcosa, ma come si può scappare quando il problema è nella tua testa? Cosa fai, cerchi di spegnerla, come i dispositivi elettronici? Spegni e riaccendi a comando. Magari si potesse. Spegni per cinque minuti la tua mente, quel tanto che basta per riprendere il controllo e poi l'accendi e torni alla realtà.
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Compagni Di Guerra
Science FictionSTORIA CHE DOVREBBE ESSERE REVISIONATA (Alla fine migliora) VOLUME PRIMO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Haley mai e poi mai si sarebbe aspettata di risultare essere idonea per diventare una maga. E non si sarebbe aspettata neanche di diventare...