Mostri

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Quando Logan mi si è avvicinato, ho avuto paura. Aveva quegli occhi da pazzo, le pupille elittiche quasi invisibili, talmente erano diventate fine. 

E lo sguardo che mi ha lanciato: sembrava pronto a farmi del male sul serio, come se non mi riconoscesse.

"Haley." mi chiama Elise con dolcezza.

"Cosa...perchè è così?" Chiedo continuando a guardare Logan disteso sul vano del furgone, afflitto dagli spasmi.

"Vedi, il microchip ha soltanto un difetto: la furia. Ogni volta che c'è un combattimento, il microchip ti spinge a voler di più. Non gli basta che tu sconfigga il tuo avversario, vuole che tu lo uccida. Il nostro corpo, durante la lotta, produce varie sostanze, tra cui l'adrenalina. Ma se ne produce in quantità sproporzionata, deve anche trovare il modo di espellerla. Quindi entra in gioco il microchip, che per cercare di riportarla al giusto livello, decide di usarla, attivando la rabbia e di conseguenza ti porta a fare cose estremamente aggressive." 

Queste parole mi cadono addosso come un masso.

Lo scopo dei Compagni di Guerra è uccidere i Vuoti, le creature mostruose... ma se fossimo noi i veri mostri?

"E tu gli hai iniettato quella sostanza per calmarlo." Affermo.

Vedo Elise annuire "Tra poco dovrebbe risvegliarsi, il calmante si consuma in fretta."


Elise e Amos sono andati a parlare con gli altri della situazione con Logan, lasciandomi da sola con lui.

Vedo il suo corpo irrigidirsi e poi rilassarsi un'ultima volta e subito dopo apre gli occhi.Per un momento sono come quelli che aveva prima, lo sguardo furente e la pupilla verticale, ma poi ritorna in sé...umano.

È stato incoscente appena 15 minuti.

Si porta una mano alla testa e stringe gli occhi per il dolore.

"Che divolo..." borbotta ma poi trasalisce e si gira di scatto a guardarmi.

D'istinto faccio un passo indietro, cercando di nascondermi nell'ombra del vano. Io so che è tornato normale, ma non ho idea del perché sia ancora così spaventata. Il bello è che non mi ha nemmeno fatto poi così male, mi ha soltanto spinto, ma se non fosse stato per Amos, credo sarebbe andato più in là.

Non farti vedere spaventata!

"Haley..." sussurra alzandosi e venendo lentamente verso di me, nello stesso modo in cui ti avvicini a un animale spaventato.

Impongo a me stessa di rimanere immobile.

Adesso è di fronte a me e continua a guardarmi, i suoi occhi sono diventati più opachi, non più il verde che trovi nella giungla, ma il verde che trovi nei boschi del nord.

"Mi dispiace Haley. Davvero. Ti ho...ti ho fatto male?" Continua spostando gli occhi sulla mia spalla.

Scuoto la testa e in quel momento la voce di Elise mi chiama da fuori il furgone.

"Dobbiamo anda...Logan." il suo tono di voce cambia, facendosi più freddo, quando vede il mio Compagno uscire alla luce del sole.

"Vedremo cosa fare di te una volta che saremo all'Accademia." Spiega fissandolo e poi ritorna da me "Dobbiamo andare, Aureo ci aspetta."

Annuisco e ci affrettiamo a seguirla, raggiungendo gli altri.


"Haley...mi dispiace. Sul serio." sussurra, al mio fianco.

"Ti prego, credimi." continua afferrando il mio polso. La pelle della sua mano è bollente. E' questo che intendeva Elise con 'si consuma velocemente'? 

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