Prima e seconda prova

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Appena la porta alla mia sinistra si apre, faccio un passo in avanti, rivelando la mia presenza ad Haley, che si blocca istantaneamente.
È vestita con la divisa dell'Accademia, con la giacca legata in vita, visto che fa caldo. Ha i capelli legati in due trecce dorate, che le lasciano scoperto il collo, su cui è depositata la collana dorata. Ha gli occhi grigi ancora assonnati. Deve aver fatto la notte in bianco per l'agitazione del test.
"Logan!?" Esclama, sgranando gli occhi.
"No, un Vuoto." Replico, non riuscendo a trattenermi dal fare il sarcastico.
"Cosa ci fai qui?" Chiede, ignorando la mia battutina e si appoggia allo stipite della porta, in una posa a me molto familiare.
"Sai com'è, abbiamo l'appartamento in comune...mi pare un po' ovvio vederci spesso." In realtà sono qui per un motivo preciso e ha a che fare con degli auguri.
Lei sbuffa "Tu non hai idea di quanta voglia abbia di tirarti un pugno in faccia in questi momenti. Ma non lo faccio perchè sono una persona-"
"Auguri di buon compleanno Hal!" La interrompo, sorridendo.
"-Gentile." Finisce, guardandomi sorpresa.
"Io aggiungerei anche l'aggettivo suscettibile." Commento, facendole l'occhiolino.
Lei alza gli occhi al cielo, però sorride, quindi significa che non se l'è presa.
E menomale, non avrei voluto rovinare il momento.
"Grazie Logan." Dice, continuando a sorridere. Un sorriso sincero, quello che da tanto tempo non mi regalava.
"Wow sto davvero con una più piccola di me. Una bambina praticamente."
Lei alza un sopracciglio, scuotendo la testa "Complimenti Hunt, hai appena rovinato un bel momento."
Oh davvero?
"Abbiamo solo nove mesi di differenza!" Continua, facendo un passo verso di me.
"Quasi un anno." Puntualizzo, facendomi da parte per farla passare e seguirla all'entrata.
"Seguendo il tuo ragionamento, io sto con un vecchio allora. Cosa usi per la rughe?"
"Oh una crema antirughe e ovviamente uno stile di vita salutare."
Lei mi guarda per un momento e poi scoppia a ridere, ma poi all'improvviso smette, guardando il piano di sotto, la biblioteca, dove i Maestri stanno discutendo a bassa voce con dei fogli in mano.
"Ho paura Logan." Sussurra al mio fianco Haley, guardando a terra. Potrebbe essere una frase come un'altra, con il solo scopo di informarmi sul suo stato emotivo. Ma so che non è solo questo, non per me, che alle mie orecchie suona terribilmente come un'accusa.
"E di cosa hai paura?" Chiedo tanto per averne la conferma, girando il volto verso di lei.
"Di non essere all'altezza del compito." Afferma, guardandomi con la testa leggermente inclinata verso sinistra.
Me lo merito. È giusto che lei sia arrabbiata con me per quello che le ho detto cinque mesi fa.
Faccio un respiro profondo. È ora che risolva la questione, una volta per tutte.
Guardandola negli occhi, mi accorgo di quanto è cambiata in questi mesi in cui l'ho praticamente lasciata andare. L'ho spezzata, ma lei ha fatto finta di niente e alla fine è riuscita a riaggiustarsi, senza il mio aiuto.
"Hal, non devi averne. Senti, sono più che dispiaciuto per quello che ti ho detto, quel giorno.Non ho pensato mentre lo dicevo, quella frase serviva solamente per farti del male e con mio estremo ramarrico ci è riuscita. So che non sono stato e continuo a non esserlo, un bravo Compagno, ma vorrei rimediare. E un semplice 'scusa' non è abbastanza, vorrei riuscire a dimostrartelo." Faccio una pausa, per riorganizzare le idee.
"Haley, sei più che all'altezza, okay? Sei una delle maghe più in gamba che conosca e sono onorato nel sapere che ci sarai tu a guardarmi le spalle, là fuori.Non avere paura, supererai le prove, è impossibile il contrario." Concludo, sorridendole.
La maga ora mi sta guardando stupita e dopo gualche secondo gira di scatto la testa, anche se ho scorto un certo luccichìo negli occhi.
"Stai piangendo?" Chiedo in imbarazzo. Il mio intento non era di certo questo. Cosa ho detto di sbagliato?
"Ma cosa dici? Mi è entrata una ciglia nell'occhio." Replica, dirigendosi verso le scale con passo spedito.
Si si, come no...
La rincorro e mi metto al suo fianco, non azzardandomi a rompere il silenzio creatosi tra noi.

"Mi aspettavo una prova più difficile, sinceramente." Mi accoglie la sua voce da dietro.
Faccio altre cinque flessioni prima di risponderle.
"Oh si, davvero facile. Cento domande su storia della guerra, pura teoria sulle strategie e domande sui Vuoti. Davvero facile." Replico ironico, alzandomi in piedi e spolverandomi le mani sui pantaloni della divisa.
Blas alza un sopracciglio "Non ho detto che era facile, ho solamente detto che me la aspettavo più difficile."
Scrollo le spalle. Non voglio più sentire parlare di teoria per almeno un mese.
Lei sbuffa per la mia reazione e mi lascia stare. Sa che è meglio girarmi lontano quando sono di umore nero.
Guardo la palestra gremita di gente e individuo una cascata di ricci biondi.
Le parallele possono aspettare.
Mi dirigo in quella direzione, ma proprio in quel momento le porte vengono aperte ed entrano i Maestri a passo di marcia.
Tutta la sala diventa silenziosa e l'attenzione viene rivolta solamente a loro.
"Bene ragazzi. Ora che avete fatto una pausa, vi siete rifocillati, possiamo passare alla seconda prova. Questa è la prova individuale, ovvero verrano misurate le abilità singole del Compagno di Guerra." Inizia Marian, guardandoci attentamente.
"Ma a valutarvi non saranno i vostri insegnanti, ma Kyleen e Carl per gli studenti di Amos ed Elise, questi ultimi per quelli di Marian e Julie e gli studenti di Kyleen e Carl verrano valutati da Marian e Julie." Prosegue Julie.
Discorso piuttosto intricato. Comunque immaginavo avrebbero scambiato gli insegnanti.Per evitare le preferenze e situazioni spiacevoli.
"Siccome questa palestra è grande abbastanza da permetterci di valutare più persone contemporaneamente, qui verranno testati i maghi, visto che ci sono i contenitori con gli elementi. Mentre i guerrieri verranno sottoposti alla prova nei campetti di combattimento." Conclude Elise, facendo un sorriso.
"Ora dividetevi. Un'ultima cosa: quando avrete finito, vi preghiamo di andare direttamente in sala da pranzo e mangiare. Poi aspettateci lì." Aggiunge Carl.
Quando mi giro a guardare Haley, lei mi sorride, visibilmente tesa.
"Andrà tutto bene." Le mimo.
O almeno, lo spero.
Poi vengo trascinato dagli altri fuori alla luce del sole.

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