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L'odore della sua pelle era come una droga. Una drogata bellissima.

I suoi gemiti causati da me che mi spingevo in lui erano melodia per le mie orecchie.

I suoi addominali sudati a causa dello sforzo che stavamo attuando erano un quadro di Van Ghog.

E le sue labbra.
Le sue fottutissime labbra che si poggiavano sulla mia lunghezza già eretta per lui.

Quelle labbra morbide che talvolta davano inizio a baci che duravano secondi, minuti, ore.

Mi svegliai di soprassalto.
Non di nuovo.
Avevo di nuovo sognato quella notte, non capitava mai. All'inizio ogni notte ricordavo quei momenti passati assieme, ma ora, capitava di rado.

Abbassai lentamente lo sguardo sperando di non trovare quello che pensavo, e invece mi ritrovai una erezione. Una fottutissima erezione.

-Merde-

Cominciai a fare respiri lenti per calmarmi, chiusi gli occhi e mi concentrai su momenti felici.

Non sembrava funzionare. Cazzo di solito funzionava. Pensa ad altro Charles, pensa ad altro.

Unicorni? Macchina di formula uno? Monza?

Nulla sembrava funzionare, allora mi alzai velocemente e dopo essermi spogliato mi gettai sotto il getto freddo della doccia che fortunatamente risolse il problema.

Sospirai rumorosamente poggiando un braccio al muro e poggiando la testa su di esso. Che cazzo mi era preso?

~
-Ok Charles, radio check-
-Heard you-

I cinque semafori si accesero uno ad uno, e quando si spensero premetti l'acceleratore più forte che potessi.

La fortuna aveva voluto che partissi in pole quel giorno, ma la sfortuna aveva voluto che le die Redbull fossero dietro di me.

E si sa, quando Max Verstappen é dietro di te, non é questione se ti supererà, ma quando.

Conclusi in terza posizione, era quasi inevitabile che le Redbull mi superassero.

Posizionai la mia auto dietro il segno del numero tre, e uscii velocemente da essa salutando e congratulandomi con Perez per la sua vittoria. Vi chiederete di Max. Non l'ho salutato.

Mi affrettai a rientrare in box, mi levai il casco e il balaclava, indossai i miei anelli e presi la mia borraccia, per dirigermi nella cool down room.

Fortunatamente quando arrivai i due piloti della Redbull non erano ancora arrivati, quindi ebbi tempo di aggiustarmi i capelli e rivedere i momenti salienti del Gran Premio.

-Here you are mate. I thought you were in the hospitality so we waited you, but you didn't arrive so we came here- cominciò a parlare Perez arrivando con al suo fianco Verstappen.

Per fortuna nella cool down room c'era Perez a separarmi da Verstappen che intanto parlava con il messicano della gara.

-It was epic when you overtaked Leclerc- disse Max con un tono di voce più alto, forse per farsi sentire da me, e ci era riuscito.
-Sorry Verstappen?- chiesi sporgendomi dalla sedia per osservarlo meglio.
-You understood very well Leclerc-
-Okey you two, stop. It's time-

Per fortuna Perez bloccò la nostra conversazione, e il momento della premiazione iniziò.

Fui il primo a salire sul gradino più basso del podio, ma comunque un ottimo risultato.
I due altri piloti seguirono a ruota e così ci fu l'inizio dell'inno messicano e il momento dello champagne.

Impossible// Charles Leclerc & Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora