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Il weekend e la settimana passarono velocemente e in un batter d'occhio ci ritrovammo al media day del Gran Premio ad Imola.

Il tempo passava così velocemente che ormai venivamo sbattuti da una parte all'altra del mondo come se nemmeno ce ne accorgessimo.

Vi starete chiedendo cosa é successo dopo quella sera. Beh, é complicato.

Juliet ed io abbiamo cominciato a farci vedere in pubblico, e lei era già con me per questo GP.

Ogni volta che provavo a ribattere per qualcosa lei metteva in ballo il video che aveva fatto, e io rimanevo zitto.

Non potevo mettere a rischio me e Max.
Non l'avrei mai fatto.

Max, beh, con lui le cose sono difficili.
Lui di quella sera non ricorda molto ma casualmente ricorda la "minaccia".

Ricorda della ragazza che ci aveva interrotti e ricorda del video e della proposta, e ricorda che io ho accettato.

Il giorno dopo non ci parlammo, e nemmeno quello successivo, e quello dopo. Fino ad arrivare a questo giovedì, che erano quattro giorni dove non ci parlavamo.

Faceva male. Troppo.
Non parlare con la persona che ami solo per proteggerla.

Era una sorta di punizione divina?
Come se nella mia vita non ne avessi già avuto abbastanza?

-Charles are we going or not?- mi chiese la ragazza sistemandosi i capelli. Si, purtroppo era anche in camera con me.

Non le risposi, la guardai solamente, presi le chiavi le lasciai la stanza in silenzio.

Cercavo di parlarle il meno possibile quando eravamo soli, perché in pubblico dovevo fingere di sorridere, di parlarle, di tutto.

Scesi di sotto perché c'era un auto ad attenderci ma mi fermai nella hall per aspettare la principessina, quando vidi arrivare Max.

Era perfetto, come sempre.
Capelli meticolosamente perfetti, indossava un jeans nero e la maglia Redbull, e aveva il telefono in mano.

Alzò il capo per consegnare le chiavi della stanza alla reception e si guardò intorno.

-Max..- sussurrai d'istinto, quando lui mi guardò. Lui invece che parlarmi se ne andò a passo svelto senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.

Lo guardai uscire dall'hotel in silenzio, un silenzio che faceva male, che lacerava dentro.

-Issues in heaven?- sentii dietro di me, e io voltandomi vidi Juliet.

-Shut up, Juliet. This is all your fault- le dissi freddo, uscendo anche io dall'hotel sperando di rivedere Max, ma lui era già andato via.

~
Il media day era il giorno forse più noioso del weekend, avevi mille interviste da fare e dovevi sopportare i telegiornalisti con le loro domande scomode.

Per fortuna io avrei avuto solo 3 interviste di cui una già fatta, perciò me ne mancavano due.

Controllai sul telefono il messaggio della mia PR, e vidi l'elenco di piloti con cui avrei dovuto fare la prossima intervista. Come se il destino mi volesse male. Max era con me nella prossima.

Non era solo, ci sarebbe stato Carlos, Lando, Daniel e Pierre.

Loro sapevano tutto. Sapevano del mio incontro con la bionda, del video e della minaccia. Hanno provato svariate volte a parlarne con Max senza successo, era come una cassaforte.

-Mate, come on- mi richiamò Carlos, risvegliandomi da una trance improvvisa, e io annuii alzandomi dal divanetto dell'hospitality.

-Where is that girl?- mi chiese.

Impossible// Charles Leclerc & Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora