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La giornata sembrava allungarsi sempre di più, nonostante le ore passassero.

Questo era l'effetto che mi faceva.
Mi faceva perdere la cognizione del tempo.
Non riuscivo più a capirci niente.
Non riuscivo a non pensare a lui appiccicato al mio corpo quella notte, quella notte così sbagliata ma allo stesso tempo cosi giusta.

Tutti gli sguardi che durante questa giornata in barca ci stavamo scambiando, tutti i sorrisetti, erano cose così sbagliate, ma inevitabili.

Si dice che siano proprio le cose più impossibili ad attrarci di più, e io e Max ne siamo la dimostrazione vivente.

-Mate, what's between you two- mi aveva chiesto Carlos, lui sapeva del mio orientamento bi, ma credevo che sospettasse qualcosa.

-Everything ok- risposi semplicemente sorridendo, Carlos era uno dei miei migliori amici, forse avrei dovuto dirglielo?

-Guys! Look at the sky!- urlò Lando e titti di voltammo verso la sua direzione. Il cielo era togli fiato. Colori dal rosso al blu pitturavano quella tavola immensa mescolandosi tra loro originando rosa, viola, giallo e tanti altri colori.
Le nuvole erano rosa e riflettevano la luce del sole, e tutto quello spettacolo era riflesso sul mare come una fotografia.

-It's beautiful- disse Lewis prendendo il suo cellulare e scattando una foto.

Sorrisi leggermente alla vista di quel meraviglioso cielo, ma mi sentivo osservato, troppo osservato. Mi voltai verso l'unica persona che sapevo potesse fissarmi in quel momento, e la beccai in pieno.

Se continuava a fare così ci avrebbero scoperti, e chissà cosa sarebbe successo. Lo guardai infastidito, e gli feci un cenno con la testa di seguirmi. Allora io avvisai di dover andare in bagno e scesi nel piano inferiore dove c'erano le cabine e appunto i bagni.

Attesi pochi minuti e dopo poco una chioma bionda spuntò dalla porta.

-What the hell do you have in your mind? Shit if you continue to do this they will discover everything- sbraitai camminando avanti e indietro per la cammina matrimoniale.

-Do what?- chiese l'olandese con tono pacato e tranquillo, che mi mandò ancora di più sulle furie.

-Do what. Are you fucking serious Max? You always stare at me, and if you don't stop they will discover- continuai a parlargli, forse urlargli, in faccia.

-They will not- disse avvicinandosi lentamente a me. Ma che intenzioni aveva.

-Stop Max-

-Why can't we just have each other without worrying about others? To have nights like that every day under everyone's noses, and no one would find out about us- disse a pochi centimetri da me. Io intanto mi ero allontanato ma la cabina non era grande e mi ritrovavo inpiedi ai piedi del letto, ero bloccato.

(Traduzione: Perche non possiamo semplicemente averci senza preoccuparci per gli altri? Avere notti come quelle ogni giorno sotto il naso di tutti, e nessuno ci scoprirebbe)

-Max...- sussurrai, era così vicino, era così dannatamente vicino. Dopotutto... nessuno ci avrebbe visto.. no?

-Yes Charles?- sussurrò con voce roca, dio questo ragazzo mi avrebbe mandato all'inferno.

-We..-

-We what Charlie- disse, e dopo aver detto ciò poggiò le sue mani sui miei fianchi avvicinandomi a lui. Era così bello, ma talmente sbagliato.

Charlie.
Charlie.
Charlie.
Quel dannato nome che usò solo una volta nella sua vita, quando facemmo sesso. Era poesia per le mie orecchie.

I nostri respiri si erano ormai mischiati, e i nostri occhi viaggiavano da un occhio all'altro per poi finire sulle labbra. Era un gioco ossessivo di sguardi.

I nostri nasi si sfiorarono e un brivido mi passò la schiena, tutto intorno a noi era messo in secondo piano, c'eravamo solo io e lui.

Ripensai in breve tempo a quella notte, nessuno lo sapeva,un'altra volta non avrebbe fatto male a nessuno, no?

-No Max..- sussurrai allontanandolo velocemente da me con una mano, e sembrò che tornai a respirare.

-We can't, i'm... i'm sorry- dissi per poi ritornare velocemente di sopra dagli altri e lasciando Max lì sotto, da solo.

Era questo quello che volevo?
Era davvero questo che dovevo patire?
Scappare da ciò che mi faceva più paura?
O forse era la paura del giudizio altrui?

~
La giornata in barca si era conclusa nei peggiore dei modi, cioè, era stata una bellissima giornata, ma era stata rovinata da quei pochi minuti con Max.

Ci ripensai tutta la notte, minuto per minuto, i suoi occhi mi passavano per la testa come una mosca che ti gironzola intorno, e le sue labbra, quelle bellissime labbra... Se solo non mi fossi fermato.

Se solo non mi fossi fermato avremmo rivissuto quella notte, ma pentendoci il minuto dopo.

Se non mi fossi fermato forse ora sarei in paranoia più di quanto già non lo sia.

E ho capito. Ho capito di essere fottuto.

Io e Max ci vogliamo, ci bramiamo, come un lupo con la sua preda. Ma il lupo é in un habitat sbagliato dove la preda é impossibile da prendere.

Ed ero lì nel mio letto a disperarmi per la situazione patetica che si era creata.

Era come avere davanti a te il tuo piatto preferito e non poterlo mangiare.
Era come possedere una auto di lusso e non poterla usare.
Era come avere in pugno un Gran Premio, e non poterlo vincere.

-Carlos?- dissi entrando in camera dello spagnolo. Dovevo parlarne con qualcuno, non potevo farcela da solo. E se lo dicevo, era perché ne avevo davvero bisogno.

-Mh-

-Are you sleeping?- chiesi avventurandomi in quella camera buia, cercando di evitare di cadere a causa dei vestiti sparsi per tutta la camera.

-Que tienes?- mi chiese, e sbuffai perché sapeva che io non parlavo spagnolo.

-Have to talk to you- dissi.

-It's 2 AM Charles, come on, you know you don't have to wake me up becau...-
-It's Max- interruppi lo spagnolo.

Ci fu un momento di silenzio, poi sentii dei movimenti di coperte e la luce sul comodino si accese.

Aveva i capelli scompigliati e gli occhi gonfi a causa del suo risveglio improvviso.

-Come here- disse, tastando con la mano la porzione di letto accanto a lui, invitandomi a sedere.

Mi sedetti accanto a lui e fissai per qualche secondo il vuoto, poi mi girai.

-I think you already understood- dissi giocando con gli anelli che avevo alle mani.

-Well, you can't lie well- sorrise accanto a me, e trasportò anche me. -What's wrong?- continuò.

-Last year, in november, well, we had sex- dissi tutto d'un fiato.

Mi girai verso di lui, era scioccato. Aveva la bocca aperta e gli occhi spalancati.

-What...-

-Yes, and i liked it. It was beautiful, Carlos. The best thing i've ever had. The problem is that.. that night don't get out of my mind.- dissi sinceramente.

-Well... umh.. first, i knew your sexuality but i didn't tought it was for Max... second, now are explained all the time you look eachother, and third, i ship you- disse sorridendo.

-You're not helping-

-I don't know what to say, Charles. That's a tought world, and the reality where we live is difficult. The way for you two is difficult. But if you guys really want eachother, well, the only thing to do is to free your emotions-

Liberare le emozioni. Come se fosse facile.

Impossible// Charles Leclerc & Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora