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Avviso: Spero che questa storia vi stia piacendo, e se avete qualche consiglio ovviamente apprezzerei molto. Quindi se volete lasciare la vostra opinione su questa storia sotto questo piccolo paragrafino ne sarei contentissima🫶🏻🫶🏻

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Il fatidico weekend della gara in Belgio era arrivato, l'avrei rivisto sicuramente.

Carlos dopo quella nostra parlata nella stanza dell'hospitality, era sempre stato con me, davvero.

Lo trovavo sempre fuori dalla camera ad aspettarmi, mi accompagnava ovunque ed era davvero davvero gentile.

Aveva paura che magari lo vedessi e crollassi?

Non sto bene, lo ammetto. Ogni piccolo dettaglio mi riconduce ai momenti insieme con Max. Vedo un dipendente Redbull? Penso a lui. Vedo una persona con una maglia blu? Penso a lui. Vedo occhi azzurri? Lui. Lui. Lui.

Era una persecuzione. Non mi lasciava andare, ma il mio più grande desiderio era proprio quello.

-Rise and shine Charles Leclerc- mi disse Carlos appena aprii la porta della camera.

-God Carlos you scared me- dissi chiudendo la porta alle mie spalle.

-No black today. I'm surprised. Mhhh, but still I don't see the shine in your eyes- disse avvicinandosi alla mia faccia guardando i miei occhi.

-Yeah- dissi semplicemente superandolo.

-Come on, plese today I want to see a smile- mi chiese seguendomi e facendo una leggera corsetta per raggiungermi.

-Pay me-

-Are you serious- mi chiese affiancandomi.

-Yes-

-Even your walk had changed. Charles you seem like a model- disse ridendo lo spagnolo.

-Are you complaining I'm not?- chiesi girandomi verso di lui.

-Your eyes are smiling- disse emozionato.

-I'm not-

-Ufff, you are so difficult to understand these times- disse prendendo il suo telefono per avvisare Lando che stavamo arrivando.

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Il paddock straripava di persone, tutto ciò che in quel periodo non volevo. In questo modo troppe persone avrebbero visto le mie condizioni.

-Charles how are you- mi chiese Lando che era accanto a me, dato che mi trovavo in mezzo tra il britannico e lo spagnolo.

-Good- dissi, camminando sicuro, cercando con lo sguardo eventuali persone della Redbull per cambiare strada.

Qualche giorno fa avevo dato il consenso a Carlos di dire ciò che era successo a Lando, e da quel giorno anche lui mi era sempre accanto. Sembravano due guardie del corpo, anche se lando era più basso.

-I want a coffee- dissi cambiando improvvisamente strada, e i due si guardarono intorno confusi.

Volevo il caffe, si, ma avevo cambiato strada perché verso di noi avevo visto una mischia di telegiornalisti, e in mezzo a loro c'era proprio Max.

-Let's go get a coffee- disse Lando.

Il bar del paddock non era lontano, e avevamo molto tempo prima della sprint e le qualifiche. Volevo la pole.

Arrivati al bar entrammo e riuscimmo a prendere dei caffé senza troppi problemi e uscimmo subito senza che qualche intervistatore ci fermasse.

-Are you coming with us?- chiesi a Lando, dato che ci stavamo dirigendo all'hospitality Ferrari.

Impossible// Charles Leclerc & Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora