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-No! And I don't fucking care. You will not see him again. This will ruin your reputation-

-No dad! This will ruin your reputation, not mine! He's just a fucking friend!-

Era notte quando sentii questa conversazione da fuori il balcone, potevo sentirla benissimo.

Le voci erano chiare: Jos e Max.

Il tutto stava avvenendo in camera di Max, che non vedevo dalla fine del Gran Premio.

Erano dieci minuti buoni che ormai ascoltavo di nascosto la loro conversazione, era estenuante.

Il padre era già arrabbiato di suo dato il risultato della gara, ma sentii che c'erano delle voci su una relazione tra Max e me.
Il padre era furioso.

Queste voci non le avevo mai sentite però, sperai fosse falso, perché sennò sia il mio sedile che il suo sarebbero stati messi a rischio.

-You will not see him again- disse Jos terminando il discorso.

-Dad he's only...-

Silenzio.
Silenzio dopo uno schiaffo.
Jos aveva tirato uno schiaffo a Max.

-I won't discuss with you anymore. Leclerc is out your life. Don't you see. Your "friendship" or whatever it is make you go bad in racing-

-Stop dad- disse Max con voce più bassa.

-I do not care-

-Get out- gli disse, e sentii una porta sbattere e dei passi pesanti farsi lontani nel corridoio.

Sentii dei singhiozzi, avevano dimenticato la finestra aperta. Max stava piangendo, non volevo, non volevo che piangesse per colpa mia. Perché infondo era colpa mia.

Assicuratomi che Jos Verstappen fosse andato davvero via, uscii cauto dalla mia stanza. Camminai a passo leggero verso la porta e bussai.

-No- sentii dire.

-Max it's me- dissi sotto voce, cercando di non svegliare chi era a dormire.

Sentii un piccolo sblocco e la porta si aprì, mostrandomi un Max con gli occhi rossi e i capelli scompigliati.

-Max...- dissi guardandolo, per poi gettarmi su di lui abbracciandolo.

Lui chiuse la porta e inizialmente non ricambiò, ma poi mi strinse a se. Scoppiò a piangere sulla mia spalla.

Cercai di consolarlo per ciò che potessi, ma sembrava non accennare a smettere, allora ci spostammo sul letto.

-I'm... sorry...- mi disse tra un singhiozzo e l'altro.

-You don't have to be sorry, ma cherie- gli dissi toccandogli i capelli, tenendolo stretto a me, come se fosse la cosa forse più preziosa del mondo.

Dopo qualche minuto terminò il suo incessante pianto, e sorrisi tra me e me sapendo che il peggio almeno, era passato. O almeno così pensai.

-I don't know if we can continue like this- disse ad un certo punto, dopo minuti interi di silenzio.

-What?- chiesi alzandomi di scatto mettendomi seduto.

-There's too much to... you know. My dad, the whole world... and what about that girl?- mi chiese alzandosi anche lui chiedendomi spiegazioni.

-Juliet? She doesen't exist anymore for me. We had a bicker and.. I just stopped seeing her.-

-One less problem- disse alzando gli occhi al cielo, e mettendo le sue mani sul suo volto rigettandosi sul cuscino.

-Max... we can do this- gli dissi sorridendo levandogli le mani dal volto.

Impossible// Charles Leclerc & Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora