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Mi trovavo con mattheo io biblioteca a studiare.
< la smetti di fissarmi e di studiare un po'? > sospirai guardandolo < sto studiando > mi guardò con sguardo incantato < ho le parole in faccia? Non sapevo > indicai il mio viso
< no, io studio te, sei molto bella, e amo approfondire > mi mise una mano sulla coscia
< stai studiando un'altra materia > battei la mano sul suo libro e lui guardò quest'ultimo è po guardò me scoccando la lingua < sei eccitante quando vuoi fare la studiosa >
< mi trovi sempre eccitante > rotei gli occhi ghignando leggermente < vero > sorrise per poi iniziare a leggere sul proprio libro, ero fortunata ad averlo.
Studiai per bene delle cose ripentendo a bassa voce in modo da non dare fastidio al ragazzo affianco a me < quindi.. le rune appartenenti a questo alfabeto sono solitamente raggruppate in tre gruppi con otto lettere ciascuno, e ogni gruppo è comunemente chiamato AETT al plurale AETTAR. > ripetei a bassa voce
< aettir, non aettar > mi corresse il bruno, controllai sul libro ed effettivamente era così
< vero, non riuscirò mai a ricordarlo per bene, dovrei incidermelo nella testa > indicai il mio cervello < probabilmente > ridacchiò, aveva un sorriso stupendo e mi venne automaticamente un sorriso anche sul mio viso.
< non ho più voglia di studiare > chiuse il libro facendo un rumore di botto < un'altro po' > continuai a leggere, mi levò il libro da mano e mi squadrò approfonditamente gli occhi
< ho detto che non ho più voglia di studiare > alzò il libro in aria che io scarsamente cercai di prendere avvicinandomi spaventosamente a lui, avevamo le facce abbastanza vicine dal baciarsi, ma la mia concentrazione era dedicata al libro < dammelo > lo guardai negli occhi
< ho voglia di fare qualcos'altro > disse accennando un sorriso, lo guardai per bene per capire ciò che intendesse < in biblioteca? > sussurrai < esatto, nella sezione proibita, nessuno se ne accorgerà > mi fece l'occhiolino
< non ho voglia, è troppo stancante e non c'è la faccio > poggiai la mia testa sul suo petto
< che noia, in questi giorni non hai proprio voglia > mi prese il mento per farmi guardare il suo splendido viso < vero, ma non mi viene proprio, ho il blocco nel sesso > mi toccò il labbro con il pollice  mentre parlavo lo fece uscire leggermente fuori < sei vuoi ti sblocco >
Sorrise < mah, non so > non mi fece finire del tutto che mi baciò con dolcezza, passando la sua mano sulla mia vita e io nei suoi morbidi ricci < provaci > mi alzai di scatto e corsi nella sezione proibita camminando silenziosamente tra gli scaffali bui in modo che non mi potesse sentire, mi trovai in un corridoio a camminare all'indietro  per assicurarmi che non mi stesse dietro, ma andai a sbattere contro un petto possente < ops.. trovata scarlett, ho vinto > mi girai con lentezza e guardai il suo sguardo desideroso
< non ne h> mi baciò con foga e mi mi appoggiò a uno scaffale toccandomi tutta la pelle scoperta per la gonna e con quelle minacce ci entrò dentro toccandomi i glutei e pizzicando il mio intimo < parli troppo, quella lingua muovila in momenti più opportuni >
mi fecero sconvolgere quelle parole,sentimmo dei rumori e ci staccammo e ci nascondemmo sotto ad un tavolo mentre qualcuno, probabilmente la bibliotecaria passava per via dei  rumori.
Quando se ne andò ci guardammo negli occhi e ci mettemmo a ridere < mi hai fatto rischiare tanto mattheo > incrociai le braccia al petto
< un po' di rischio c'è bisogno > lo vidi uscire da sotto al tavolo e prendere un libro, < vieni >
Mi porse le mano e glie la diedi, trovammo un divanetto e ci sedemmo sopra, ci guardammo negli occhi, mi diede un bacio sulla fronte e aprì quel libro è iniziò a leggere con voce rauca, non me ne importava contenuto, ma proprio della sua voce che mi faceva rilassare completamente.

Festammo un'oretta lì dentro e uscimmo prendendo la nostra roba e andare in sala comune serpeverde dove incontrammo i nostri amici di fronte al camino, < ciao ragazzi > sorrisi e mi misi su un divanetto affiancata da mattheo, ci guardarono tutti con silenzio
< è successo qualcosa? > chiesi interrogativa
< sono incinta > chloe disse con voce secca, la guardai inizialmente con uno sguardo passivo ma poi sorrisi < che cosa bella, potrò diventare zia! > battei ripetutamente le mani
< come lo dico ai nostri genitori? > chiese la bionda con sguardo preoccupante < bel problema, beh potresti parlagliene con tranquillità, poi è un malfoy, una famiglia purosangue, papà non dirà niente > la tranquillizzai guardando gli aspetti positivi della cosa, la vidi deglutire < ci proverò, sperando che andrà tutto bene > incrociò Le dite e le dedicai un semplice sorriso.

judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora