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era domenica e mi svegliai con fame di biscotti.

il ragazzo che si trovava di fianco a me dormiva ancora come un ghiro quindi ne approfittai per andare in sala comune dove avrei trovato sicuro tanti biscotti.

c'erano poche persone sveglie e trovai sul tavolo tanti dolci tra cui i biscotti con gocce di cioccolato.

li adoravo

< buon giorno ! > la voce della ragazza della sera precedente mi fece alzare la testa dal mio piatto che riempivo di biscotti da portare in camera.

< buongiorno amber > feci un leggero sorriso, aveva capelli scombinati, una maglia grigia a maniche corte ma molto larga e un pantalone con quadretti scozzesi.

< mattheo dorme? > chiese imboccandosi di un pezzo di torta

< si, dorme parecchio il weekend > dissi

< si mi ricordo a villa riddle dovevo andarlo a svegliare io verso le undici, da quando è bambino che fa così >

quindi lei viveva a casa riddle da piccola.

wow.

< bene, io ora vado in camera con questi > alzai il piatto indicando i biscotti per poi salutarla e recarmi in stanza.

mangiai qualche biscotto e ne rimasi alcuni a mattheo sul comodino mentre io mi misi a studiare le varie materie che avremmo avuto il giorno dopo, cioè lunedì.
e misi gli occhiali.

ebbene si portavo gli occhiali quando dovevo studiare, ma solo quando mi trovavo da sola, altrimenti mi sarebbe venuto il mal di testa.

passai un paio di ore a studiare e finalmente il riccio si alzò dal letto.

< uh? hai gli occhiali > assottigliò gli occhi per osservarmi bene

< si, non prendermi in giro, sono da vecchia questi occhiali > me li sistemai guardandolo avvicinarsi a me.

si avvicinò e si abbassò per darmi un bacio a fior di labbra.

< mi piace questa versione di te > mi sorrise e andò in bagno.

< ti ho lasciato dei biscotti sul comò > aumentai il volume della voce per farmi sentire visto che si trovava nell'altra stanza.

ma non ebbi risposta, non c'era d'aspettarselo.

quando uscì si avvicinò ai biscotti e ne prese uno e se la mangiò.

tutto nella norma.

< hai finito di studiare? > chiese

< ora si > chiusi il libro e mi avvicinai a lui.

< che facciamo oggi ? > gli sorrisi inclinando la testa.

< tu cosa vuoi fare? > mi mise le mani sui fianchi e mi avvicinò a lui.

< non so, fammi pensare > mi toccai il mento.

< oggi ti truccherò > esclamai puntando il dito in alto.

< sei seria? > mi guardò con sguardo confuso.

< serissima, per favore fatti truccare > cercai di fare gli occhioni.

< assolutamente no > incrociò le braccia

okey, dovevo persuaderlo.

misi la mano sul suo petto e mi avvicinai con il viso mentre la mano saliva alternandosi tra il collo e la nuca.

judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora