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Jealousy Jealousy




ormai il weekend era passato al meglio.

a parte per quell'inconveniente con Mattheo.

era una sera, e tutti quanti ci trovavamo in sala grande per la solita cena, ma prima di cenare silente iniziò a parlare.

< un po' di attenzione! > avvicinò la bacchetta per amplificare la voce.

< oggi presenteremo il nuovo insegnante di volo per i ragazzi del primo e del secondo anno. Lui è stato alunno due anni fa e ora avrà questo posto come insegnate alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Vi presento Atlas Burke! > la sala applaudì.

perché quel nome non mi era del nulla nuovo?
beh quando lo vidi le mie gambe si fecero pesanti e la mia fronte diventò lucida.

era il ragazzo con cui avevo ballato.

quel ragazzo molto attraente.

quando lo vidi incrociai il suo sguardo e mi sorrise leggermente.

< certo che è proprio sexy! > una ragazza esclamò.

< voglio qualche lezione di volo! > disse un'altra.

erano proprio in calore le ragazze qui.

< Scarlett ti ha sorriso > mi sussurrò pansy.

< si lo so, ho ballato con lui sabato.. > guardai la bruna  con aria sconvolta.

< te capitano sempre i più belli > mi diede una gomitata.

< si ma non voglio averci nulla se non un amicizia, ieri ho ballato con lui perché ero tutta ubriaca e volevo far ingelosire mattheo > confessai.

< sempre a pensare a quello, rilassati un po' >
effettivamente aveva ragione.
avevo sempre quel riccio per la testa, mai una volta che non lo pensavo, eppure non lo perdonavo mai.
ma era difficile perdonare quello che mi fece.

una volta finito di mangiare mi recai direttamente in camera mia.

quando trovai notai un'altra lettera sul mio letto, l'aprì e riconobbi immediatamente la scrittura di mattheo.

ieri sera mi trovavo sulla torre di astronomia a fumarmi una canna e ad osservare il cielo stellato come facevamo sempre entrambi, ma in quel momento mi trovavo da solo.
o forse meglio dire in compagnia della luna.
era rivolta verso di me con la sua limpidezza che mi osservava, mi illuminava gli occhi come lo facevi tu.
ora prendi la tua bacchetta e muovila con un movimento circolare dicendo "moonlight".
che ti possa dare una parte delle emozione che provavo con te. Mon amour.

tra di noi si era creato un amore platonico.

ma quanto potevo amarlo e odiarlo allo stesso tempo?

la sua mancanza era così evidente al mio cuore che diventavo sempre più cupa, senza di lui era tutto più diverso, ma non potevo cedere al diavolo.

presi la mia bacchetta e feci un movimento circolare esclamano "moonlight".
e dal nulla uscirono delle nuvole, che spostandosi lentamente  davano spazio alla luna.

brillava così tanto..

mattheo con l'amore poteva arrivare a questi livelli?
ci teneva seriamente a me?

la nuvola scomparve lentamente e io chiusi la lettera mettendola insieme alle altre.

mi sistemai e andai a dormire.



judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora