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< a me importa, anche troppo > a quelle parole lo squadrai da capo a piedi < non dovrebbe mattheo > gli dissi furiosa < non mi va a genio che gli altri ti possano guardare e osare fare pensieri su di te > mi sussurrò, < sei ubriaco > gli dissi spintonandolo da me e correre sulle scale del mio dormitorio, ma lui mi raggiunse e mi mise al muro < cosa te lo fa pensare scarlett > mi disse con respiri profondi
< le cazzate che cacci da quella bocca e il tuo alito che sa di erba e alcol > gli dissi sputandogli tutto in faccia con avidità < lasciati andare > disse mettendo una mano sul fianco e l'altra sulla guancia, i suoi anelli mi fecero rabbrividire, lo guardai negli occhi
< non guardarmi così > mi sussurrò < mi sono ripromessa di non farmi toccare > mi sussurrai tra me e me e lo spintonai prima di chiudermi in camera. Odiavo il fatto che per portare a letto una ragazza usava queste "tattiche", ma a mia sfortuna, era così fottutamente attraente che sarei ceduta da un momento all'altro, ma non glie lo potevo permettere, era dopo tutto il famoso mattheo marvolo riddle, il puttaniere della scuola.
mi struccai, mi misi il pigiama e lessi qualche pagina del libro.
erano le tre di notte  e finalmente chloe e pansy tornarono in camera < ce ne avete messo di tempo > dissi a braccia incrociate < sei tu che te ne sei andata, ci siamo divertiti molto giocando ad obbligo a verità, sette minuti in paradiso, bere, fumare e insomma tutte quelle cose lì che fanno i babbani > disse pansy spogliandosi e mettendosi il pigiama
< ho visto che mattheo ti veniva appresso e poi tornato tutto incazzato > disse chloe struccandosi
< è solo un coglione di merda che pensa di poter scoparsi tutte quante, quanto lo odio dio santissimo> dissi respirando rumorosamente
< calmati sca, aveva solo bevuto e fumato molto > disse chloe sospirando per poi mettersi il pigiama
< sarà così, ma certe volte lo odio ed altre no > dissi piegando l'angolo della pagina del libro, e posare quest'ultimo sul comodino.
< diciamo che nemmeno tu sai come identificare l'effetto che ti fa > continuò chloe < non ne ho idea, ma soprattutto ora cambiamo argomento > dissi prendendo il pacchetto di sigarette e accenderne una. < fumi prima di dormire ? > chiese pansy guardandomi < no, solo quando mi voglio rilassare, ma qui ci vorrebbe una canna potente da farmi stare nel letto per tre giorni > dissi ridacchiando < le canne ce l'hai in testa scarlett > disse pansy ridacchiando a sua volta < exactly > dissi io facendole l'occhiolino e indicandola con la mano con la quale mantenevo la sigaretta.


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era domenica mattina, mi lavai e mi sistemai, misi un semplice magione serpeverde e una gonna a metà cosce nera.
mi sedetti sulla panchina della sala grande solo io ma presto arrivarono anche tutti i ragazzi del gruppo comprese qualche ragazze che non conoscevo.
avevo chloe alla mia sinistra,draco di fronte ad essa, blaise alla mia destra e di fronte ad esso theodore nott e di fronte a me si trovava mattheo.
< buongiorno Avery, oggi sei la prima ? > chiese blaise < beh vedi qualcuno al di fuori di me? > chiesi con sguardo interrogativo < di cattivo umore oggi? > chiese theodore nott < assolutamente > dissi infilzando la mia torta cin la forchetta, sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso, io cercavo di evitarlo, e lui continuava a fissarmi, odiavo che lui mi guardasse in questo modo < che cazzo hai da guardare, guarda tutti ma non guardare a me coglione > gli ringhiai battendo  le mani sul tavolo e avvicinarmi a lui con la faccia < che c'è avery, ti brucia? > chiese con un ghigno totalmente provocatorio in faccia < levati quel sorrisino di merda dalla faccia > gli sputai acida < altrimenti? >  a memi stava provocando al tal punto da maledirlo con una maledizione senza perdono < te ne faccio pentire riddle, smettila  o ti crucerò al tal punto che dovrai pregare per farmi smettere > dissi alzandomi poggiandomi al tavolo, lo vidi alzarsi, avevo il suo sguardo incatenato al mio
è così dannato
mi mette in soggezione
è così attraente
è solo schifoso, lo odio.

< personalmente, avery, non me ne frega un cazzo di quello che vuoi fare, io non te lo chiesto > mi dice
< però ieri.. > mi fermai, stavo andando troppo oltre
< lascia stare, io me ne vado > dissi correndo di fretta nei dormitori, avevo bisogno di una canna, e a dispiacer mio anche se non era uno dei momenti migliori, ne dovevo rubare una a riddle.
entrai nella sua camera e iniziai a cercare da tutte le parti, dall'armadio fino ai cassetti della scrivania e infine cercai nel cassetto del comodino, e trovai un quaderno, lo presi delicatamente e lo aprì.

   Mattheo Marvolo Riddle

aveva una scrittura classicheggiante, elegante ma scombinata e scorrevole.
< ora entri anche negli affari della gente ? > la sua voce mi fece sobbalzare < non mi interessava questo> gli dissi rimettendo a posto il quaderno a posto nel proprio cassetto, ma d'un tratto mi trovai schiacciata al muro < che hai letto > mi chiese in modo rude e freddo < nulla > sussurrai
< non mentire scarlett > disse lui
< ti ho detto nulla. non me ne frega un cazzo di quello che scrivi e pensi! > gli esclamai in faccia
< e allora che cazzo stai a fare qui dentro! > si esaltò anche lui e  mi mise una mano al collo, e una sul muro, riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra < una canna.. > gli dissi, mi guardò negli occhi e poi mi guardò costantemente le labbra, stava per avvicinarsi di più, volevo staccarmi ma no riuscivo < che cazzo state facendo > una voce ci fece staccare, era quella di draco, e per una volta ringraziai salazar che i genitori di malfoy quella notte avessero scopato per creare quel coglione di draco. senza nemmeno esitare < nulla > risposi secca e me ne andai di corsa.

judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora