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Mattheo's pov.

i giorni passavano e quello che provavo per lei maggioranza cresceva.

< stasera c'è una festa > disse lei mentre faceva i compiti distesa sul letto a pancia in giù e alternando le gambe facendole dondolare.

< io pensavo di andarci > risposi osservandola, aveva un jeans che le fasciava culo e cosce mentre alle caviglie era largo, lasciò poca immaginazione quel bel didietro.

< io no, sta sera proprio no > la vidi sottolineare qualche riga < come mai ? > alzai le sopracciglia
< non ne ho voglia > mi guardò negli occhi, quei dannati occhi.

< però se vuoi puoi andarci alla festa, io starò nella tua stanza a giocherellare un po' > mi fece un sorriso di concesso.

< sei sicura? se vuoi resto con te e facciam->

< matt se vuoi andarci vai, te lo ripeto, ti aspetto su questo lettino sotto le coperte > respirò rumorosamente e chiuse il libro per poi poggiarlo sulla scrivania di fianco a lei.

< bene, allora stasera tornerò il prima possibile per stare vicino a te > mi alzai e mi misi seduto al bordo del letto posando una mano sul suo fondoschiena.

la vidi leggermente arrossire.

< arrossisci perché ti metto una mano sul culo, quando te l'ho messo dietr- >

< shh.. non è la stessa cosa > mi interruppe mettendomi un dito sulle labbra.

< infatti non è la stessa cosa > la presi per i fianchi, la misi sopra di me e la baciai con foga.

< mmh.. non dovresti prepararti per la festa? > mi chiese tra un bacio e l'altro

< vuoi farti la doccia con me? > sghignazzai e la sentì deglutire.

in un batter d'occhio ci ritrovammo nudi sotto il getto dell'acqua a baciarci con la stessa eccitazione

< come cazzo mi ecciti, porca troia > chinai la testa all'indietro e la poggiai al muro.

la vidi sorridere e iniziarmi a baciare il collo e morderlo, con fame, come se mi volesse marchiare e far capire alle altre che ero solo suo.

< quando mi tocchi mi fai sentire giusto, scarlett > sussurrai

< allora ti toccherò sempre, da farti sentire meno sbagliato su questa terra > mi guardò con occhi luccicanti < sei solo mia, mia e di nessun altro > la spinsi al muro bagnato e gelido, e iniziai a succhiarle il seno, lei si sporse verso di me per farmi lavorare meglio, e questa cosa mi fece eccitare ancor di più.

< continua > mi mise le mani nei capelli e mi avvicinò al suo seno incentivandomi a consumarle quest'ultimo.

< sei una cazzo di troia a letto > le leccai il capezzolo per poi alzare la testa e guardandola, mi guardò con sguardo tagliente e cacciò la lingua da fuori come per farmi la linguaccia < con quella lingua fai qualcosa di buono > < intendi succhiartelo ? > alzò un sopracciglio

< si > le sorrisi leggermente

< allora scordatelo > mi provocò

mi provocò.

< quindi ti dispiacerebbe se ti scopassi  proprio qui e in questo momento > le dissi con voce rauca mettendo le mani su i suoi fianchi

< non ho detto questo >

< allora lo vuoi > mi avvicinai con la faccia il più possibile a lei < non nego che la tentazione c'è > azzerai le distanze le continuai a baciarla per poi far uscire il braccio dalla doccia e prendere un preservativo dalla vetrinata di fianco.

judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora