43

994 40 21
                                    



Dentro ad un abbraccio puoi fare
di tutto: sorridere e piangere,
rinascere e morire. Oppure
tremarci dentro, come se fosse l'ultimo.
                                                                          C. Bukowski

ero stata tradita, tradita nell'anima.
dopo tutto dovevo aspettarmelo, era mattheo marvolo riddle.
non poteva provare amore, sapeva solo fingere e usare le persone a proprio scopo, arrivava a ciò che voleva e se ne andava, mi sentivo una merda, era sempre colpa mia.

davo la colpa sempre a me stessa.

scappai.
mi smaterializzai sulla torre di astronomia.
scappavo
scappavo
scappavo
scappavo
scappavo.

scappavo dai miei sentimenti a da tutti.

mi sedetti dove mi sedevo sempre con lui e osservai il cielo.

c'era la luna.

quella cazzo di luna, la odiavo, la odiavo con tutta me stessa.

odiavo lui con tutta me stessa, aveva ferito i miei sentimenti.

"dammi un bacio come se fosse l'ultima volta"
"non credere a una singola parola che ti dicono la dentro"

e dovevo credere a lui?
era uno di loro, io ero una di loro.

non potevo perdonarlo, mi doveva riconquistare, e non ci sarebbe riuscito, mai.
mai.

poi quella Lyra, sapevo che centrasse dal primo momento, mia sorella non è stata colpita quando questo fatto è venuto a galla, lei sapeva.


piangevo e piangevo, lacrime bollenti uscivano dal mio viso, bollivano di rabbia e di delusione, mi consumavano piano piano.
il mio mondo era crollato.



e riguardai per bene quel posto, e ritornai a una di quelle tante sere.

Eravamo solo io e te abbracciati sotto quel cielo stellato, esistevamo solo noi,

non avevo bisogno di nient'altro, mi sentivo completa proprio come un puzzle che viene completato con l'ultimo pezzo, la tua presenza quella sera mi dava alla testa ero un po' brilla senza aver bevuto nulla, in quel momento non capivo niente, ma una cosa l'ho capita, per esser felice non avevo bisogno di molte cose, l'unica cosa di cui avevo bisogno eri lui.



con lui se ne era andata la mia felicità, ma dovevo andare avanti.

mi smaterializzai nella mia camera, mi lavai e mi accasciai sul mio letto, sprofondai nel letto e nelle amate braccia di morfeo.

perché nei sogni erano le sue di braccia.

dormì, per dimenticare quel disastro, quel disastro che si presentò nella mia semplice vita.





mi svegliai il giorno dopo con un mal di testa che mi torturava, e ricordando la sera precedente questo peggiorò.

mi misi la mia solita divisa e mi feci una coda bassa e andai il sala grande per fare colazione senza neanche truccarmi.

quando arrivai vidi draco e chloe uno di fronte all'altro, ma affianco al biondo c'era quel riccio maledetto.

ma senza farci caso mi sedetti con loro, difronte a lui.

< buon giorno > dissero i due biondi
li guardai senza rispondergli e mi presi il cibo.

quando alzai lo sguardo incrociai il suo.

judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora