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Mattheo's pov.

Mi svegliai frastornato da un forte mal di testa.
ma era l'ultimo dei miei problemi, il principale era un'altro: Mi trovavo nella stanza di Scarlett nel suo letto.

ma lei non era affianco a me.

era tutto così freddo quando lei non c'era.

quando alzai il busti vidi chloe uscire dal bagno con il proprio pigiama e Scarlett seduta a dormire sulla sedia.

aveva dormito al freddo e con scomodità per me?
no mattheo nessuno si sacrificherebbe per te.

o forse si?

< ti sei svegliato? > mi guardò chloe.
< cos'è successo ? > mi grattai la nuca.

< ieri sei venuto qui e le hai detto che ti faceva soffrire e tutte queste cose qui, ha detto che eri ubriaco e anche fatto > mi raccontò.

così mi venne in mente tutta la serata precedente.

ero  così patetico.

quando la guardai vidi che alzò il capo, aveva i capelli scompigliati i gli occhi assottigliati.

< buon giorno bella addormentata > le diede il buongiorno la gemella.

< buon giorno clo-clo > mugugnò.

era così bella, sarei tanto voluto rimanere lì, ma era inaccettabile.

mi alzai e mi guardai allo specchio.

avevo la camicia nera del tutto sbottonata e i pantaloni stropicciati.

ma sopratutto.

i capelli scombinati al massimo.

dallo specchio notai lei guardarmi in un modo divino.

sembrava imbarazzata.

la guardai negli occhi dallo specchio, abbassai lo sguardo sorridendo e mi girai per guardarla dritto in faccia.

mi abbottonavo la camicia d'avanti a lei e sembrava pompata di calore.

< smettila di guardarmi così.. > sussurrò

< così come ? > le chiesi avvicinandomi.

era alzata e senza scarpe, era lo stesso bassa.

e torreggiai maleficamente su di lei.

eravamo solo io e lei in quella stanza, la sorella se ne andò.


< come se non avessimo litigato, stronzo > assottigliò gli occhi guardandomi.

< questa cosa mi ricorda un nostro vecchio discorso nel bagno della scuola, quando non eravamo nulla ma c'era tutto > le spostai una ciocca dietro l'orecchio.

mi avvicinai lentamente alle sue labbra.

stavo per assaporarle.

mi mancavano.

fin troppo.

e invece mise le mani sul mio petto e mi spinse per farsi spazio.

< mi dispiace per te, ma non cadrò più ai tuoi piedi > abbassò lo sguardo e lo rialzò sul mio.

non cadeva ai miei piedi ma sarebbe caduta in ginocchio per me.

si i miei pensieri erano inopportuni.

< allora io vado > iniziai ad incamminarmi all'indietro.

< ciao > fece cenno con la mano.

judas || Mattheo Marvolo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora