Sette semidei scelti per salvare il mondo e impedire il risveglio di Gea. Un'impresa a cui Percy Jackson, guardando Daphne Rosier, pensò che potesse far comodo una figlia di Somnus.
Nonostante la rivalità naturale tra le due linee di semidei, e un'...
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ALL'INIZIO, le ragazze sembrarono divertirsi nella loro passeggiata nel verde. Annabeth si guardava intorno con un'aria un po malinconica, Hazel e Piper parlottavano dei campi reciproci per farsi un'idea, e Daphne riusciva a godersi la brezza adesso che non doveva rintanarsi nella felpa e nascondersi dal sole per non rischiare di rimanere bruciata. L'ombrello, o parasole, doveva ammettere, era stata davvero una buona idea, e le toglieva un pò della tristezza che si aspettava di provare, vivendo ormai come quando si nascondeva sulle strade nel suo viaggio verso un campo sconosciuto sotto la guida di suo padre e qualche sonnellino sotto ai ponti.
Almeno lì il sole non arrivava.
Nel parco invece, che avevano scoperto si chiamasse White Point Garden, il sole ci arrivava eccome.
La brezza dell'oceano spazzava via l'afa del pomeriggio estivo, e all'ombra delle palme faceva piacevolmente fresco. La strada era costeggiata di vecchi cannoni della Guerra Civile e statue bronzee di personaggi storici incastrati nel tempo, le spirali che Leo aveva intagliato nel parasole lasciavano passare abbastanza strisce di sole - anche se mutate - da fare dei piccoli giochi di luce sulla sua pelle mentre camminava.
Il porto di Charleston scintillava al sole. A nord e a sud, strisce di terra si stendevano come braccia a racchiudere la baia, mentre adagiata a un chilometro e mezzo di distanza dalla bocca del porto c'era un'isola con un forte di pietra, Daphne lo riconobbe come il forte della guerra civile, e si annotò mentalmente di proporlo come prossima meta nel caso il fantasma non avesse le risposte riguardanti la mappa. Era stato importante durante il precedente conflitto tra semidei, quindi era un buon candidato per il marchio di Athena.
Inspirò a fondo l'aria marina e cercò di usarne l'odore salato per ripulirsi la mente. Il gesto di Leo era stato bello si, e anche molto utile, ma aveva risvegliato in lei sentimenti contro cui Daphne aveva lottato violentemente negli ultimi mesi, emozioni che sperava sparissero una volta ritrovato Jason.
Invece, si erano solo amplificati, e le pesavano sulle spalle così tanto da farle abbassare lo sguardo ogni volta che lo vedeva a bordo.
Daphne sospirò forse un po' troppo forte, perché Annabeth al suo fianco le lanciò un'occhiata curiosa e si avvicinò in modo non così tanto sublime mentre si allontanavano dall'argine per esplorare i giardini dell'entroterra. <<Stai bene?>>
<<Giornata pesante>> rispose lei semplicemente, cercando di essere meno severa nei confronti dei greci. Alla fine, Percy aveva ragione, loro non dovevano pagare per i peccati dei genitori. E i greci non dovevano pagare per i peccati di suo padre. Gli eidolon si erano rivelati veri, seppellendo silenziosamente l'ascia di guerra tra Leo e Daphne, e i semidei del campo mezzosangue non le avevano detto nient'altro che potesse riaccendere la fiamma del conflitto. <<Conflitti con gli dei>> Annabeth annuì, come se le avesse letto nel pensiero, mentre osservava i giardini. Il parco non era affollato. Daphne immaginò che la maggior parte della gente fosse in ferie o chiusa in casa per il riposo pomeridiano.