Sette semidei scelti per salvare il mondo e impedire il risveglio di Gea. Un'impresa a cui Percy Jackson, guardando Daphne Rosier, pensò che potesse far comodo una figlia di Somnus.
Nonostante la rivalità naturale tra le due linee di semidei, e un'...
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LA MATTINA seguente, Daphne svegliò al suono di una campana diversa – un'esplosione così forte che la scosse letteralmente fuori dal letto. Si chiese se Leo stesse facendo qualche altro scherzo. Poi il fischio esplose di nuovo. Sembrava provenisse da centinaia di metri di distanza – da un'altra nave. Si tirò su la mascherina sbilenca e indossò velocemente la felpa del campo Giove, stringendosela intorno al torso mentre saliva a grandi passi. Quando raggiunse il ponte esterno, gli altri si erano già riuniti – tutti vestiti frettolosamente ad eccezione del Coach Hedge, che aveva fatto il turno di notte.
La maglietta delle Olimpiadi Invernali di Vancouver di Frank era al contrario. Percy indossava i pantaloni del pigiama e una corazza di bronzo, che era un interessante abbinamento. Leo si era accidentalmente dato fuoco, la sua maglietta era ridotta a brandelli inceneriti. Le sue braccia stavano fumando. I capelli di Hazel erano tutti piegati da una parte come se avesse attraversato un ciclone, e Daphne passò una mano tra i propri capelli, sentendoli gonfi e annodati.
A circa cento metri a babordo, una gigantesca nave da crociera scivolava accanto a loro. I turisti agitavano le mani nella loro direzione da quindici o sedici file di balconate. Alcuni sorridevano e scattavano fotografie. Nessuno di loro sembrava sorpreso di vedere un antico trireme greco. Forse la Foschia lo faceva assomigliare a una barca di pescatori, o magari i turisti pensavano che l'Argo II fosse un'attrazione.
La nave da crociera fischiò nuovamente, e l'Argo II fu scossa da un tremito. Il satiro si tappò le orecchie.
<<Devono essere così rumorosi?>> Daphne sbuffò, storcendo il naso. <<Stanno solo salutando>> ipotizzò Frank. <<COSA?>> urlò Hedge di rimando.
La nave passò accanto a loro, diretta verso il mare aperto. I turisti continuavano a salutare, se trovavano strano il fatto che l'Argo II fosse popolata da ragazzi mezzi addormentati con armature e pigiama e da un uomo con gambe da capra, non lo diedero a vedere. <<Ciao!>> esclamò Leo, sollevando la sua mano fumante.
<<Posso azionare la balista?>> chiese Hedge. <<No>> rispose Leo a denti stretti mostrati in un sorriso. Hazel si stropicciò gli occhi e guardò verso la luccicante acqua verde. <<Dove – oh... Wow.>> i ragazzi seguirono il suo sguardo e rimasero senza fiato. Senza la nave da crociera che bloccava la vista, Daphne vide una montagna emergere dal mare a meno di un chilometro verso nord. Daphne aveva visto montagne notevoli prima d'ora. Aveva scalato il monte Tampa a San Francisco con la tempesta di Tifone sopra e la città che si piegava alla guerra. Ma non era altrettanto spettacolare come quel gigantesco pugno di roccia bianco accecante che si lanciava nel cielo.
La figlia di Somnus si avvicinò alla balaustra, Timeo prese il volo e le sfrecciò sopra alla testa per mostrarle il paesaggio. Da un lato, le cime di roccia calcarea erano quasi completamente lisce, e si gettavano nel mare a più di trecento metri di altezza, per quello che poteva vedere Daphne. Dall'altro lato, la montagna discendeva a livelli, ricoperti di foreste verdi, così che tutta la struttura le ricordasse una sfinge colossale, consumata nel corso dei millenni, con un'enorme testa e petto bianchi, e un mantello verde sulla schiena.