XXXV.DAPHNE

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IMPROVVISAMENTE tutto si fece silenzioso. I macchinari si fermarono. Gli animali selvaggi smisero di ringhiare. I due leopardi si avvicinarono con passo lento – ancora leccandosi le labbra per l'arrosto di Piper – e strofinarono le teste con affetto contro le gambe del dio, che gli grattò le orecchie.

<<Seriamente, Efialte>> rimproverò lui, Daphne tolse l'ultima moneta dalle trecce disgustose di Efialte e alzò lo sguardo. <<Uccidere i semidei è un conto. Ma usare i leopardi per il vostro spettacolo? Questo è troppo>> Il gigante emise un verso acuto. <<È– è impossibile. D-D –>>

<<In realtà, è Bacco, mio vecchio amico>> disse il dio. Daphne si infilò le monete nelle tasche di pantaloni e felpa e si alzò, riprendendo le proprie spade a parandosi davanti a Piper e Nico. <<E certo che è possibile. Qualcuno mi ha detto che c'era una festa in corso>>

La lancia di Efialte tremò. <<Voi – voi dei siete condannati! Vattene, nel nome di Gea!>>

<<Hmm.>> Bacco non sembrava impressionato. Passeggiò tra gli attrezzi di scena, le piattaforme e gli effetti speciali distrutti. <<Pacchiano.>> Agitò la mano verso un gladiatore di legno dipinto, poi si voltò verso un macchinario che assomigliava a un gigantesco mattarello tempestato di coltelli.

<<Scadente. Noioso. E questo...>> ispezionò l'attrezzo lanciarazzi, che stava ancora fumando. <<Pacchiano, scadente e noioso. Sul serio, Efialte. Non hai senso dello stile>> il dio passò con lo sguardo su Daphne e sui capelli che aveva intorno ai piedi, probabilmente riconobbe le trecce di Efialte, perchè rise.

<<STILE?>> il volto del gigante avvampò. <<Io ho montagne di stile. Io faccio lo stile. Io – io –>>

<<Mio fratello trasuda stile>> suggerì Oto. <<Grazie!>> gridò Efialte. Bacco si fece avanti, e i giganti inciamparono all'indietro. <<Vi siete per caso abbassati voi due?>> chiese il dio.

<<Oh, questo è un colpo basso>> ringhiò Efialte. <<Sono abbastanza alto da distruggerti, Bacco! Voi divinità, sempre a nascondervi dietro ai vostri eroi mortali, affidando il destino dell'Olimpo a soggetti come questi>> Fece un verso di scherno verso Percy, che era il più vicino e si dovette subire l'accusa. Jason sollevò la sua spada. <<Lord Bacco, uccidiamo questi giganti o cosa?>>

<<Bè, spero senza dubbio di sì>> disse Bacco. <<Prego, continuate>> Percy lo fissò. <<Non sei venuto qui per aiutare?>> Bacco scrollò le spalle, facendo ribollire il sangue a Daphne, non era tanto diverso da Athena che mandava i suoi figli a riparare i torti. Non era diverso da Hypnos, o Somnus, che tradivano in base al potere e giravano liberi, per poi giudicare lei che tradiva per giustizia, per il tiro lungo. <<Oh, ho apprezzato il sacrificio nel mare. Un'intera nave carica di Diet Coke. Molto carino. Sebbene avrei preferito la Diet Pepsi>>

VENI | leo valdezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora