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UNA VOLTA sistemata Daphne sul piccolo divanetto nella sala, con quattro coperte addosso e Leo a portata di mano, Percy riuscì finalmente a chiederglielo.
<<Dov'è Annabeth?>> Leo sussultò, togliendo le mani dalla coperta in lana che stava sistemando come se scottasse. <<Sì, riguardo a quello... crediamo che si trovi ancora nei guai. Ferita, con una gamba rotta, forse – almeno secondo la visione che ci ha mostrato Gea. Salvarla è la nostra prossima mossa.>> Due secondi prima, Percy era stato pronto a crollare.
Daphne gli aveva fatto guadagnare i pochi secondi necessari per far arrivare la nave e salvarli, ed era felice di averla ripagata un minimo con tutte le coperte che aveva trovato nelle stanze. Ma adesso un'altra ondata di adrenalina gli attraversò il corpo, gli sembrava di aver perso troppo tempo. Voleva strangolare Leo e chiedere perché l'Argo II non fosse andata prima a salvare Annabeth, ma pensava che potesse suonare un pò da ingrati.
<<Raccontami della visione>> disse. <<Raccontami tutto>> Il pavimento tremò. Le assi di legno che Bacco aveva evocato per ristrutturare temporaneamente il Colosseo iniziarono a scomparire, versando sabbia nelle fosse dell'ipogeo sottostante.
<<Faremo meglio a decollare finché possiamo>> suggerì Hazel, lei aveva aiutato con Nico, che era seduto con altrettante coperte addosso su una delle poltrone poco più in la. Una ciotola piena di panini e mele gli riposava sulle gambe, ma non sembrava volerla toccare.Volarono fuori dal Colosseo e virarono verso sud sopra i tetti di Roma. Intorno a tutta piazza del Colosseo, il traffico si era bloccato. Una folla di mortali si era riunita, probabilmente facendosi delle domande sulle strane luci e i rumori che erano
venuti dalle rovine. Per quello che poteva vedere Percy, nessuno degli spettacolari piani di distruzione dei giganti era stato portato a termine. La città sembrava sempre la stessa. Nessuno sembrò notare l'enorme trireme greco nel cielo.I semidei si riunirono intorno al timone, lasciando che Daphne riposasse finalmente. Jason bendò la spalla slogata di Piper mentre Hazel si trovava poppa, dando dell'ambrosia a Nico. Il figlio di Ade riusciva a malapena a sollevare la testa. La sua voce era così fioca, che Hazel doveva inclinarsi in avanti ogni
volta che parlava. Frank e Leo raccontarono quello che era accaduto nella stanza con le sfere di Archimede, e delle visioni nello specchio di bronzo che Gea aveva mostrato loro. Decisero rapidamente che la pista migliore per trovare Annabeth era il criptico consiglio che aveva dato Bacco: l'Altare della Patria, qualunque cosa fosse. Frank iniziò a digitare sul computer di timone mentre Leo maneggiava furiosamente i suoi controlli, borbottando, "Altare della Patria. Altare della Patria."Il Coach Hedge cercò di aiutare lottando con una
cartina stradale di Roma al contrario. Percy si inginocchiò accanto a Jason e Piper. <<Come va la spalla?>> Piper sorrise. <<Guarirà. Siete stati entrambi fenomenali>> Jason diede una gomitata a Percy, sorridendo. <<Non siamo una brutta squadra, tu e io.>>
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VENI | leo valdez
FanfictionSette semidei scelti per salvare il mondo e impedire il risveglio di Gea. Un'impresa a cui Percy Jackson, guardando Daphne Rosier, pensò che potesse far comodo una figlia di Somnus. Nonostante la rivalità naturale tra le due linee di semidei, e un'...