.

702 14 1
                                    

-Juliette

Che stronzo.
Volevo solo dargli un consiglio.

"Mattheo fa sempre così con i nuovi arrivati... lo ha fatto anche con me, ma adesso siamo migliori amici"

Mi disse Pansy, mentre, insieme, andavamo nell'aula di pozioni. I ragazzi si erano fermati poco prima in quella di incantesimi, lasciandoci da sole.

Beh, io e Mattheo ci conoscevamo già e non eravamo amici. Non più.

"Non voglio diventare sua amica"

Ci fermammo davanti l'aula.

"Sei arrivata solo ieri, sono sicura che fra poche settimane cambierai opinione su di lui"

Nah, non sarebbe mai cambiata.

Entrammo in aula, salutammo il professor Lumacorno e andammo a sederci. Dopo poco la lezione inziò.

"Oggi, miei cari ragazzi, lavoreremo ad una nuova pozione: il veritaserum. Qualcuno sa quali effetti ha questa pozione?"

Chiese il professore.
Subito una ragazza con i capelli color castani, così come anche gli occhi e che indossava la divisa dei grifondoro, alzò la mano.

"Si, signorina Granger?"

"Il veritaserum costringe chi la beve a dire la verità"

Lumacorno annuì.

"Ottimo. Lavorerete in coppia. Signorina Granger, dato il suo buon rendimento, lei starà con la signorina Juliette Malfoy, la nuova arrivata"

La mia compagna sorrise, poi si spostò accanto a me, Pansy invece prese il suo posto.
Quando il prof finì di fare anche le altre coppie iniziammo.

"Non mi sono presentata, sono Hermione Granger"

Mi porse la mano e io al strinsi subito. Le sorrisi.

"Juliette Malfoy, ma lo sai già"

Risposi.

"Cosa ci serve?"

Chiesi poi. Lei prese gli "ingredienti", inziando a elencarli.

"Sangue di Salamandra; sciroppo di elleboro; mandragola; zanne di serpente; asfodelo e, infine, l'artemisia. Inzia con il versare il sangue nella boccetta"

Presi il piccolo recipiente e feci come mi aveva appena detto.

"Sei grifondoro?"

Le chiesi. Hermione annuì.

"Hai già fatto amicizia con qualcuno?"

"Diciamo di si, o almeno credo... Pansy sta sempre con mio fratello, quindi abbiamo parlato un po' di volte"

"Mh... io e lei non siamo mai andate d'accordo, ma probabilmente perché io e Draco ci odiamo dal primo anno"

"Si, mi ha parlato di te, ma non sei così insopportabile come dice"

Ridacchiai.

Continuammo a fare la pozione, finché non la finimmo per prime e il professore venne a controllare.

"Direi perfetta... ottimo lavoro signorine, sono dieci punti a entrambe"

Lo ringraziammo e egli si allontanò.

"In che senso... dieci punti?"

Chiesi alla mora al mio fianco.

"Sono come dei piccoli voti che ti danno quando magari fai bene un compito, come in questo caso. Possono darli anche alla tua casata e, a fine anno, la casata con più punti vince"

"Capito... e possono anche toglierli?"

"Sì, ma solo in caso di comportamento scorretto"

Dopo mezz'ora la lezione finì.

"Devo andare a divinazione con i miei amici adesso, ma se vuoi ci vediamo... in questi giorni"

Mi disse mentre uscivamo.

"Si, certo. Ciao, Hermione"

"Ciao, Juliette"

Pansy mi raggiunse.

"Hai fatto amicizia con lei? È solo una secchiona antipatica"

"Sembra simpatica, invece. È stata gentile con me"

"Fa solo la leccaculo. Comunque, è quasi ora di pranzo e abbiamo le ultime due lezioni, vieni con me?"

Annuii.
Avevamo gli stessi corsi, perciò ci dirigemmo verso la serra per la lezione di erbologia e, una volta finito, andammo a quella di incantesimi.

Non andai a pranzo dato che avevo lo stomaco sottosopra dopo tutto quello che era successo, così nel pomeriggio rimasi da sola in camera a leggere. Era sera ormai.

Uscii dalla doccia e avvolsi l'asciugamano al mio corpo, poi andai in stanza per prendere i vestiti. Sussultai quando vidi Mattheo seduto sul letto, come sempre a scrivere sul suo diario... o qualunque cosa fosse.

Quando si accorse di me abbassò il quaderno e mi squadrò sfacciato. Arrossii. Mi girai e presi i vestiti dall'armadio.

"Dobbiamo darci delle regole"

Disse.

"Prego, Riddle"

Presi l'intimo e lo buttai sul mio letto.

"Non ci amiamo, quindi è inutile rispettare i vincoli del matrimonio"

"Perfetto. Ognuno di noi starà con chi vuole"

"Wow, Juliette, allora qualche volta il cervello lo usi"

"Sempre un amore, Riddle"

Gli feci il dito medio prima di prendere una maglia lunga e larga. Riandai in bagno per vestirmi, poi asciugai i capelli e mi misi a letto.
Guardai Riddle, lui mi guardò di sfuggita, poi si alzò e uscì.

****

Ero stanchissima ma non riuscivo a prendere sonno. Ormai non dormivo più di due ore a notte da mesi.

Erano appena le due del mattino e Riddle fece rientro in camera. Chissà dov'era stato.

Lo guardai, probabilmente lui neanche si era accorto che io fossi sveglia.

Si tolse la maglietta e, involontariamente, abbassai gli occhi suoi suoi addominali.
Evitai di fare commenti al riguardo, nella mia testa.
Si passò una mano fra i capelli, scompigliandoli ancora di più di quanto già non fossero.

Andò a chiudere la finestra, che avevo dimenticato aperta, ma ero troppo pigra per alzarmi e chiuderla, nonostante sentissi freddo già da un pò.

Si girò verso di me e di scatto chiusi gli occhi. Lo sentii avvicinarsi. Mi aggiustò la coperta, portandola fin sopra la spalla.

"Dormi, Juliette... non ti fa bene stare sveglia fino a tardi"

"Cosa ne sai tu di cosa mi fa bene o no? Fatti gli affari tuoi"

"A nessuno fa bene non dormire per tutta la notte"

Mormorò andandosene nel suo letto.
Nessuno aggiunse più nulla.

Sospirai, rigirandomi nel letto. Poco dopo riuscii a prendere definitivamente sonno.

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora