Desideri

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Mi sentivo bollente.

Non sapevo dire se questo era dovuto allo sbalzo termico che avevo appena subito, o al fatto che stavo ricevendo e dando il primo vero bacio della mia vita, certo era che ero così accalorata che le mani si erano rivestite da spessi guanti di sudore.

Mi vergognavo un po' di ciò, dubitavo che si trattasse di un dettaglio che i libri trash di Jesse specificavano, così mi affrettai ad asciugarle sul pigiama, strofinando i palmi contro il tessuto in maniera quasi spasmodica.

Come al solito, Ruben se ne accorse, le sue labbra contro le mie tremarono per contenere le risate. Pigolai un verso di protesta, quando le sue dita ricercarono le mie e le strinsero.

«Se avessi saputo» lo sentii dire con voce comica contro la mia guancia, «che per farti finalmente zittire, sarebbe bastato baciarti, l'avrei fatto molto tempo prima.»

«Mmm» mugolai, ma non seppi che altro dire. La sua bocca tornò ad assalirmi, i denti punzecchiarono le mie labbra fino a costringerle ad aprirsi, e sentii la sua lingua intrufolarsi e scovare la mia. Percepii il suo piercing, ed era una sensazione strana, che non avrei saputo definire a parole, ma mi piaceva molto. Forse, tuttavia, ero di parte perché era lui. Avrebbe potuto avere pure mille di quei piercing, e avrei comunque apprezzato.

Non ero davvero oggettiva quando si trattava di Ruben.

Liberò le mie mani, e le sue dita si intrufolarono tra i miei capelli. Mi aggrappai al suo petto, stringendo il tessuto del suo maglione con forza, nel tentativo di avvicinarlo ancor più a me. Percepivo il suo respiro sotto i miei palmi, il battito del suo cuore che sembrava fondersi col mio, e mi domandai come fosse possibile sentirsi così in sintonia con una persona che conoscevi da pochi mesi.

Non mi imbarazzava il bacio in sé, ero anzi più che grata di starlo sperimentando, quello che mi preoccupava e che non sapevo gestire era la reazione più che drastica del mio corpo, che sembrava sul punto di raggiungere la temperatura del sole. Non avevo dubbi che Ruben fosse un esperto in fatto di baci – e chissà che altro – ma per quel che mi riguardava, l'unico ragazzo che avevo mai toccato era mio fratello, e mi rifiutavo di annoverare quel contatto tra le mie esperienze fisiche col genere maschile.

Mi domandai come si sarebbe comportata una protagonista di quei libri trash che Jesse tanto amava; essendo solitamente una verginella sacrificale all'altare del bad boy, era molto probabile che subisse il bacio e si facesse fare tutto senza sapere come rispondere, facendosi insegnare ogni cosa dal cattivone.

Non mi piaceva l'idea di essere così. Era vero che ero vergine anche io, ma sapevo riconoscere i miei bisogni, seppur mi imbarazzassero, e in quel momento volevo lui, lo volevo proprio, in un modo che, se avessi analizzato troppo a fondo, mi avrebbe spaventato.

Impacciata, avvolsi le mie braccia attorno al suo collo e ricambiai il bacio con tutta la forza che possedevo. Ero imbranata al massimo, ma Ruben fu sufficientemente generoso da non ridere per questo, mi strinse per la vita e le sue mani tracciarono sentieri di brividi e desideri lungo la mia schiena. Mi abbeveravo dalle sue labbra e lui dalle mie, le nostre lingue si ricercavano in un modo così naturale che mi domandai se in un'altra vita ci fossimo già incontrati e baciati. In parte, lo speravo.

Sentivo il petto in fiamme, ero piuttosto sicura di essere nel principio di un infarto, soprattutto quando la sua mano scivolò più in basso, sfiorandomi il fondoschiena. Ma lì rimase, senza proseguire oltre, e mi domandai se quel panico che provavo fosse dovuto al sollievo o alla delusione.

La sua inaspettata natura da gentleman, tuttavia, non fu da me ricambiata. Mi piaceva sentire i suoi muscoli che si contraevano sotto il tessuto della maglia e le mie mani, e non potevo negare di aver palpato almeno un paio di volte il suo petto, era stato più forte di me. Dubitavo che le protagoniste dei libri trash fossero tanto audaci col primo bacio, un po' ne andavo fiera.

Apologia di Callisto - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora