Alice's Pov.
Ero a casa da sola, mio fratello era uscito per prendere delle pizze all'angolo della strada.
Nel silenzio più totale, improvvisamente balzo dal divano sentendo delle urla nel quartiere, seguite dalle sirene della polizia che sfrecciavano ad alta velocità nel vico.
Appena il chiasso si placa, pochi istanti dopo la mia porta bussa ripetutamente.
Io<Ale sei tu?>
D<per favore aprimi>
Una voce abbastanza profonda supplicava dietro la porta, mentre io ero combattuta dall'aprirla o meno.
Io<chi sei?>
D<sono il ragazzo che ti ha pestato il preside davanti agli occhi, ti prego apri>porto un sospiro profondo aprendo la porta.
Appena essa viene spalancata il ragazzo mi si fionda in casa nascondendosi lontano dalle finestre.
Io<posso sapere perché sei qui?>comincio a mormorare, con un tremolio addosso.
D<ho fatto un casino, avevo bisogno di ripararmi giusto 5 minuti>il suo volto punta lo sguardo su di me, e allora intravedo il rosso del sangue colargli da varie parti.
Io<ti hanno picchiato?>mi avvicino, mentre lui sfiora il sangue sbuffando.
D<mi hanno accerchiato, hanno cominciato a picchiarmi ma sono riuscito appena a scappare quando la polizia è arrivata, cazzo se gli taglierò gli arti quando lo sapranno i ragazzi>
Intanto mi ero allontanata per prendere la valigetta medica per ripulirgli i tagli, e lui senza obiettare si siede su una sedia della cucina facendosi medicare.
Io<in un palazzo con 10 piani hai bussato proprio qui?>
D<sei stata l'unica a rispondermi, ho bussato più o meno 5 porte prima di questa>
Io<umilissimi eh>
D<già>
Dopo quella frase tra noi cade un silenzio imbarazzante, composto solo da sguardi e i nostri sospiri prendevano posto nella stanza.
D<il preside ti ha più infastidito?>
Io<no, per fortuna no. Da quel giorno mio fratello ha deciso di cambiarmi classe per stare più tranquilla>
D<ti trovi meglio?>chiede, quasi come se avesse paura di fare una domanda di troppo.
Io<si, sono molto più simpatici ed è formata dalla maggioranza delle ragazze>
D<meglio, i ragazzi della nostra scuola sono pessimi, me compreso>
io<come mai saresti uno dei peggiori ragazzi della Poseidon Academy?>il suo sguardo si posa su di me, mentre io cerco di evitarlo continuando a focalizzarmi sulla ferita del sopracciglio.
D<perché le ragazze spesso non le aiuto, mi ci prendo gioco di loro, forse con te volevo essere diverso>resto un attimo spiazzata, posando l'ovatta nel cestino per poi posare il kit.
Io<ah quindi io sarei entrata nelle tue grazie?>incrocio le braccia al petto, tenendo una distanza da lui con il tavolo.
D<forse sono cambiato o forse è cosi, che dici?>sospira, mentre io resto senza parole.
Io<perché voi maschi siete cosi...generici con le ragazze? cioè tendere sempre a trattarle come oggetti, per scoparle e se trovate quella che più vi si addice ve la tenete come se fosse solo un vostro tesoro?>
D<mi hai fatto una domanda a cui non so rispondere, quindi fingi che questo discorso non sia mai uscito>sorride, tornando serio quando si accorge dei messaggi che illuminavano lo schermo del suo cellulare.
D<devo andare, grazie per tutto>indica il suo volto, poi si gira e fugge via.Nicolas's pov.
Mancano pochi giorni alla festa al planetario di mio fratello, inutile dire che quasi tutte le sere i Sinners vengono qui per parlare e quasi tutte le sere mi ritrovo a mangiare da solo in camera per non guardare quelle facce da dementi che hanno.
Stasera sarebbero venuti verso le 9, per gli ultimi preparativi "per far si che tutto sia perfetto", a detta di Jordan.
Quello proprio non lo sopporto, cazzo gli tirerei tanti di quegli schiaffi in faccia che veramente mi dovrebbero tenere in 4.
S<Nick senti stasera ordino la pizza, sicuro di->
Nick<la mangerò in camera mia come ho fatto fino ad ora, tranquillo sto benissimo da solo con il mio Spiderman che riguardo per la 300esima volta>sputo tutto d'un fiato, senza nemmeno posargli lo sguardo addosso.
S<senti Nick, mi dispiace di tenerti in questa situazione, ma lo sai meglio di me perché io faccia cosi>
Nick<si perché non hai un'anima colorata, tendi sempre a fare quello che fa la maggioranza nonostante essa sbagli. Sai dovresti iniziare a pensare di più con la tua testa che farla manovrare da un branco di mezzi idioti che si credono forti solo perché girano con le armi addosso>lui non parla, io invece continuo a scrivere per i compiti di Spagnolo che aveva chiesto la stessa mattina.
Io<ora scusami ma se mi lasci in pace provo a finire questi cazzo di compiti>
S<per colpa di questa situazione che si è creata io e te quasi non parliamo più, io non voglio questo Nick, io e te siamo fratelli, qualsiasi cosa facciano o dicano a te lo fanno anche a me, e viceversa. Mi dispiace che ti sto trascinando in questo tunnel, ma devi sopportarlo per me, ti prego, sei l'unico che mi tiene vicino ai Noises anche senza vederli.>
Nick<ci pensavi prima di scegliere la sponda sbagliata caro>
S<la smetti di essere cosi testardo e antipatico per una cazzo di volta?! ascoltami invece di dare impulso ai tuoi pensieri e sputare tutto ciò che ti passa per la mente.>sbraita, mentre io trattenevo le lacrime dal nervoso.
Da quando è successo l'incidente e lui si è rivolto dall'altra parte e non ci siamo più parlati, quasi non ci chiediamo "come va" durante la giornata.
È questo il fatto che mi fa innervosire, lui si ostina a stare con i Sinners nonostante voglia anche sapere del mio gruppo, invece di cacciare le palle e fare l'uomo e sputare in faccia a quei cornuti.
Nick<Syrio lasciami da solo grazie, devo studiare>
S<vaffanculo, usi sempre la stessa scusa>esce dalla stanza sbattendo la porta, mentre io cerco di riconcentrarmi sulla materia.Syrio's pov.
Io<ciao Vi>
V<ciao Ryo>entra il riccio, senza la squadra alle sue spalle.
Io<senza gli altri stasera?>
V<ho bisogno di parlarti del piano alfa>ci sediamo sul divano, e prima di parlare si accende una sigaretta.
Io<dimmi>
V<io non penso di agire colpendo Agostino, o meglio non di colpirlo fino alla morte>
Io<cosa ti ha fatto decidere di seguire i miei consigli?>inarco un sopracciglio, stappando due Peroni e prendere un sorso.
V<Giulia>la risposta mi lascia perplesso, mentre lui mi guarda come se non avesse appena fatto il suo nome.
V<non posso farla soffrire, non ancora, la cosa si è chiusa quella sera, la vendetta è una cosa che volevo farla io, ma non è cosi che devo agire>
Io<io una proposta te l'ho fatta, sta a te accettarla o meno>lui continuava a fissare la bottiglia di birra che aveva tra le mani, come se fosse perso nei propri pensieri.
