Giulia's pov
Ali<che succede?>mi chiede la riccia sedendosi tra Rikki e Ginevra.
Io<stanotte mi ha chiamato Nicolas, l'ho raggiunto in ospedale e mi ha detto che Tessa ha provato a suicidarsi, siamo stati tutta la notte lì ad aspettare, poi ci ha raggiunto un dottore e ci ha detto che stava bene, ma ora è in coma>tutte le ragazze restano spiazzate, Ginevra e Alice scoppiano a piangere mentre Rikki fissava il vuoto realizzando.
Io<mi dispiace non avervi avvisato prima, ma preferivo dirvelo con la luce del giorno>
Rikki<lui che ci fa qui?>focalizza Vincenzo dietro di me.
Io<è stato con me stanotte, supporto morale>
Ginny<per cosa? Per capire quale punto debole colpirti? Ancora?>ringhia la ragazza, mentre io sospiro rispondendo al posto di Vincenzo.
Io<nessuno colpisce nessuno, mi è stato vicino stanotte durante tutto l'accaduto, visto che Agostino è partito per il campionato insieme ai vostri fratelli.>
Ali<non è ora di litigare, siamo in una situazione complicata, quindi sarebbe meglio posticipare questi problemi>si alza per prendere una bottiglia d'acqua.
Ginny<dobbiamo aspettare?>dice impaziente la riccia.
Io<si, al,emo oggi e domani>
Ali<ma se stasera mangiassimo tutti insieme? Così cerchiamo di distrarci da questa situazione>io annuisco insieme alle altre.
V<Giulia io vado a casa>
Ginny<ma non dovevi partire per il campionato?>Vincenzo stringe la mascella prima di risponderla.
V<sono stato espulso.>
Ali<a quanto pare non sei cambiato di una virgola>sospira la riccia.
Vincenzo la guarda male, poi si volta verso di me prima di uscire definitivamente.
Io<dovete per forza fare così?>mi siedo sulla poltrona mentre loro si organizzano per la serata.Syrio's pov
G<dai Ryo, organizziamo una festa come lo scorso anno>
Io<no Gloria, non lascerò morire altre persone.>
G<ma cosa te ne frega> sbuffa, sprofondando nel divano.
Io<ho capito che siete delle gatte morte e che ti da fastidio che Vincenzo non ti si fila perché sta sotto a Giulia.>lei mi guarda, in quel momento avrebbe voluto uccidermi.
G<sei saltato sull'altra sponda Syrio?>io sospiro il fumo.
Io<ti ho già risposto>lei sospira, poi si alza.
G<allora organizzerò io una piccola festa, non mi servi, saprò io cosa far con loro.>si incammina verso il salone, scomparendo dietro al muro.
Sapevo che dovevo metterle in allerta, e anche subito, perché quello che aveva in testa Gloria non era nulla di positivo.
Avrebbe fatto passare l'inferno a tutte, insieme alle sue amiche.
Sembrava di essere in un estenuante loop.1 anno prima.
Io<Gloria, è inutile piangere, non ti vuole, fattene una ragione.>
G<tutto per quella puttana, se non era per lei e le sue stupide amiche non succedeva nulla>continuava a lamentare piangendo.
Io<ormai è fatta, non ti ha mai amata davvero.>
G<tu che ne sai?>sbraita.
Io<lo so, sono il suo migliore amico>
Continuava a piangere a dirotto, giurandosi che non sarebbe finita così, e sapevo che non mentiva.
Gloria non mente mai, e se si impianta di fare qualcosa lo porta a termine.
G<le farò passare l'inferno a quella Troia, fosse l'ultima cosa che faccio.>
Io<fallo e non ti rivolgerò mai più la parola.>
G<ma perché la vedi ancora come un'amica? Non ti calcola più da quando sta con Giorgio, fattene anche tu una ragione.>
Ormai non ascoltavo nemmeno più le sue parole, non me ne importava, Giulia per me era importante, e sarebbe rimasta tale, per sempre.Diego's pov
Avevo passato il viaggio a scrivere ad Alice, lei non mi aveva ancora risposto.
Sono in ansia, ecco perché non volevo partire.
Sapevo che sarei stato preoccupato tutto il tempo e non avrei pensato ad altro.
Jd<oh Diego, tutto bene?>sorride il ragazzo , notando la mia assenza.
D<sisi, sto pensando alla partita>
Jd<tranquillo, vedrai che tutto andrà bene>
Dam<una delle Noises ha tentato il suicidio>quella frase mi fa rabbrividire, e se fosse stata lei?
Non mi rispondeva dalla sera prima, non avevo notizie delle amiche, nemmeno di Vincenzo.
L'unica cosa che potevo fare era chiamarla.
Dopo 5 chiamate senza risposta, tento chiamando Vincenzo.
V<pronto>
Io<sei a casa?>
V<si perché?>
Io<ho saputo del tentato suicidio delle Noises, chi?>
V<io, se non la smetti di tartassarmi le palle Diego>
Io<vincenzo sii serio>sbuffo, lui sospira e poi parla.
V<io non lo so, ho sentito che era una rossa, ma sono voci>
Io<non potresti parlare con la tua innamorata?>
V<non rompere il cazzo, nero>io sospiro.
Io<ho bisogno di sapere chi è>
V<non è la tua fidanzatina, tranquillo>tiro un sospiro di sollievo, anche se non ne ero sicuro al 100%.
Io<grazie fratello>vincenzo attacca ed io torno ad ascoltare Eminem con più tranquillità.Giulia's pov
Quando ero piccola mi hanno sempre detto che la vita è un pezzo di universo, che noi siamo piccole particelle provenienti dalle stelle, che dopo un certo periodo nello spazio cadiamo sulla terra e nasciamo sotto forma umana.
Ho sempre pensato a questa cosa, forse è vero, siamo piccolissime stelle che dopo tanto tempo perdono il loro splendore, affondando nell'assenza di gravità fino a schiantarsi sulla terra.
Non so se sono dicerie, leggende o cose del genere, ma se ci pensate bene, un po' di logica c'è.
Così come chi crede che siamo nati dalle scimmie, fino ad arrivare agli uomini primitivi ad oggi, oppure chi dice che abbiamo una provenienza divina e che quindi siamo figli di Dio.
Non so se credere a l'uno o l'altro, ma mi hanno insegnato sin da piccola che la vita è preziosa, che vivere ogni giorno non significa alzarsi dal letto, lavorare o andare a scuola, tornare a casa e ripetere la stessa routine il giorno dopo, significa vivere ogni singolo secondo della giornata.
Una giornata è composta da 24 ore, 1440 minuti e 86400 secondi, io penso di averli spesi tutti, o almeno in gran parte.
Per me la vita ha un valore speciale, e probabilmente c'è un motivo del perché siamo nati così, in questo posto, in quel giorno e in quella tempistica.
Ognuno di noi ha avuto a disposizione dai 0 ai 100 anni massimi per fare della propria vita un libro, c'è chi li ha spesi bene e quindi ne ha scritto un buon libro, chi invece è ancora a metà perché non sa cosa continuare a scrivere, e chi invece, ore il blocco dello scrittore, si è bloccato, ha strappato la metà del libro, forse più della metà, perché usando la penna per scriverlo non poteva cancellare con la gomma, e quindi ha preferito strappare la metà, senza però rendersi conto che aveva a disposizione 1 solo libro con 100 pagine, e che ne avesse strappate 50/60/70, non ne sarebbe rimasto nulla dopo.
