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Ginevra's Pov

J<Ginny, ma di chi è questa felpa?>indica il pezzo di lana che ha stretto in una mano.
Io<è di..Luca, un mio compagno di corso>afferro la felpa, mentre mio fratello aggrotta la fronte.
J<non sapevo che quelli del tuo corso vestissero Marcelo Burlon>incrocia le braccia al petto appoggiato allo stipite della porta, mentre la felpa era finita sul mio letto.
Io<lui si, ha molti, tanti soldi e quindi li spende cosi>
J<allora dovrò ricredermi, strano che a te piacciano questi tipi di ragazzi, ero rimasta ai principini Ralph Loren>deglutisco rumorosamente sospirando.
io<sai com'è..si cresce...e crescendo..impari a conoscere tante..altre cose>lui annuisce.
J<beh allora dammela, se devi restituirla la lavo>allunga la mano.
Io<no, nono, ha detto che posso tenerla ma sai l'aveva solo stamattina in prima ora, poi l'ha data a me perché sentivo freddo..>
J<non avevi il giacchetto di lana stamattina?>
Io<si..ma era bucherellato...quindi sentivo..cald-freddo, sentivo freddo.>lui inarca un sopracciglio, poi si arrende.
J<vabbè, devi lavare qualcosa che non sia quella felpa?>io scuoto la testa, lasciando che lui esca chiudendosi la porta alle spalle.
Se mi scopriva non mi avrebbe ucciso lui perché è troppo buono, ma sarei finita sotto terra per mano dei Noises sicuro.
Dovrò nascondere questa felpa se non avrà intenzione di riaverla, non può restare a vista cosi.
Cosi decido di prenderla e nasconderla nella montagna di vestiti che avevo nell'armadio, fingendo che nulla sia mai accaduto.

Vincenzo's pov.

Jd<si infatti, onestamente penso di continuare cosi>fa un sorso della sua Corona.
S<sei un bastardo fra>
D<Vi tutto apposto?>richiama la mia attenzione, ripescandomi dal pozzo della mia mente in cui mi ero tuffato.
V<sisi, stavo pensando ad una cosa>faccio un sorso della mia Peroni.
Dam<beh? illustraci no?>sorride il moro.
V<no lasciate stare>
Jd<dai adesso siamo curiosi>mi scruta Jd, facendo puntare tutta l'attenzione su di me.
V<ho detto di lasciare stare, ma siete cocciuti?>aggrotto la fronte alzandomi per andare in bagno.

Mi siedo sul bordo della vasca, turando fuori la polaroid che ritrae me e Giulia in un abbraccio il periodo di natale.
Fu una delle sere più belle.
Ci organizzammo tutti insieme per passare Natale in Francia, andando a stare in una villa in montagna per una 15ª di giorni.
Ballammo e cantammo, andammo a sciare, passammo le migliori nottate davanti agli horror.
La sera di capodanno  Giulia corse da me abbracciandomi, dicendo una frase che non scorderò mai.
<se dovesse succedere qualsiasi cosa resta con me, perché se te ne vai ti porti il mio cuore con te>
Da quel giorno mi sono promesso che avrei fatto di tutto per renderla felice, ma non sapevo che poi successa quella cosa avrei solo ricordato il male che le ho fatto.
Mi sono allontananto per farle dimenticare tutto, per farla tornare ad essere felice anche senza di me, per farle dimenticare di me, ma non è bastato, perché nonostante ci abbia provato non è servito a nulla.
Quando non la vedevo la pensavo, quando la vedevo dovevo trattenermi dal non guardarla troppo o dal non toccarla, mentre friggevo di rabbia guardandola insieme a Giorgio.
L'ho sempre odiato, a maggior ragione quando seppi che provava qualcosa per lei, lo avrei ridotto in molliche con le mie stesse mani.
Mi sono lasciato andare stasera, ho lasciato vincere il cuore ma me ne sto pentendo, perché so che tutto quello che potremmo avere sarebbe nascosto, che nessuno potrebbe saperlo perché il legame che avevamo io e il loro gruppo non esiste più e non potrà più tornare, perché è marcito in odio puro.
Continuavo ad osservare la foto cercando di tenere le lacrime nelle orbite e di alleggerire il groppo in gola che non mi faceva quasi respirare, ma l'unico risultato che ottengo è una mano contro lo specchio che si tinge di rosso.
D<oh, Vince tutto apposto?>domanda il mulatto dall'altro lato della porta, mentre io cerco di nascondere la voce spezzata dietro un "si".

Giulia's pov

Io<buongiorno, il sole è alto e abbiamo una lunga giornata di scuola che ci aspetta>spalanco le tende con un sorriso stampato in faccia.
Ago<ma per caso hai scopato con qualcuno?>mormora con il volto schiacciato sul cuscino.
Io<si, con Giorgio>lui spalanca gli occhi mentre io rido a crepapelle, stendendomi con la testa sulla sua schiena.
Ago<non farmi questi scherzi che poi prendo un infarto>si sistema il cuscino.
Io<amore mio alzati e vieni a fare colazione, hai 20 minuti per prepararti, mangiare e preparare lo zaino>
Ago<oggi vieni a vedere l'allenamento? è una settimana che te lo chiedo>sospira, alzandosi dal letto
io<a che ora?>mi siedo.
Ago<sempre alle 6>
Io<penso di esserci, non dovrei avere corsi oggi>lui annuisce sorridendo, mi lascia un bacio sulla testa e va in bagno.
Io<ti lascio la colazione sul tavolo>urlo, correndo spendere la prossima mezz'ora sul divano.

Ago<eccomi>addenta un pancake afferrando lo zaino.
Io<lesgo>prendo il mio in spalla seguendo poi ad uscire per raggiungere la macchina.

Arriviamo fuori scuola stranamente in anticipo, trovando solo Rikki e Giorgio.
Io<belli cosa ci fate cosi presto qui fuori?>abbraccio la ragazza e marchio la guancia del biondo con il mio gloss.
Gio<non riuscivo a dormire, lei si è svegliata prima e quindi abbiamo deciso di anticiparci>mi posiziono tra le sue gambe, mentre le sue braccia avvolgevano le mie spalle, sentendo uno sguardo bruciarci addosso.
Era Vincenzo.
Ci stava squadrando con tutta la rabbia e la gelosia che poteva possedere in quel momento, sfogando tutto nella mascella serrata e nei tiri veloci della sigaretta.
Rikki<oggi interrogazione di Spagnolo>si passa una mano sulla fronte chiudendo il quaderno verde della materia.
Io<dai che passerai anche questo>
Gio<tu quando passerai il 4 in matematica?>acciglia, mentre io lo osservo ridendo
Rikki<posso darti una mano io se vuoi>
Io<non è questo, è che proprio non ci riesco, i corsi pomeridiani non aiutano>
Rikki<magari nell'ora di buca posso aiutarti>
Ago<secondo te lei passa l'ora buca a studiarsi l'1a-4b?>inarca un sopracciglio.
Io<esatto>lo assecondo, non sapendo neanche se quei numeri siano effettivamente qualcosa.

Flaws and Sins.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora