Giulia's pov
Stavo camminando da sola per strada, Agostino non c'era e dovevo tornare a casa.
Solo ora mi accorgo che Rozzano di sera ha un lato affascinante, nonostante il suo degrado, i barboni ubriachi oppure i tossici, ha sempre dei punti positivi per farti rimanere sorpresa.
Arrivo davanti la piazza del rione di Vincenzo, dove passavamo la maggior parte del tempo da ragazzini.
Le corse in motorino, le ginocchia sbucciate a causa del pallone, nascondino, le prime sigarette.
Tutti i ricordi racchiusi in quel poco verde che impiantava nel terreno.
Attraverso la piazza, come ogni sera, è la mia strada di casa.
X<we bella>sento urlare, io cerco di avanzare il passo ma il suo motorino mi si inchioda davanti.
Io<spostati>
X<ja non vuoi fare amicizia?>mi accerchiamo altri 4 motorino con sopra anche due ragazzi.
Io stavo cercando di mantenere la calma, non sapendo come uscire da quella situazione.
Uno di loro scende dal mezzo e mi afferra da dietro, provo ad urlare ma mi stringe il braccio al collo con una mano sulla bocca per evitare che urlassi ancora.
X<se urli giuro che te ne penti>
Io<che cazzo volete? fatemi tornare a casa>la sua stretta continuava ad essere sempre più forte e il mio respiro mancava sempre di più.
X<e poi a Vincenzino chi gli fa capire che con noi non si scherza?>fa un ghigno sul volto, l'amico ridacchia tenendomi a se mentre io cercavo si liberarmi dalla sua presa.
X<non è pericoloso girare in zona da sola a quest'ora bellissima?>si avvicina un'altro, avanzando fino a sentire il suo fiato sul collo.
Le mie gambe tremavano come non avessero mai fatto, avevo il fiato corto e perfavore che qualcuno si accorgesse di quello che stava accadendo.
Io<toccami e vedi che ti succede>lui scoppia a ridere, tirandomi i capelli e costringendomi ad inclinare la testa indietro.
Io<mi fai male bastardo>mormoro, mentre lui stringeva sempre di più.
X<e quindi cosa mi faresti? mh?>infila una mano sotto la felpa, mentre lo sentivo salire sempre di più.
Le lacrime scendevano da sole, mentre il groppo in gola mi impediva persino di sospirare.
Io<ti prego lasciami stare>
X<io mi sto iniziando a divertire solo ora bambolina>
Poi, come in fulmine a ciel sereno, sento il rombo ddi 3 Tmax che si avvicinano, e il suo volto illuminarsi una volta entrato nel
cerchio dei motorini.Vincenzo's pov
La stava stringendo cosi forte da impedirle persino di parlare, la sua miniatura era quasi in bilico a causa della stretta di quel pezzo di merda.
V<levale le mani di dosso Emanuele>il ragazzo si volta di scatto con un ghigno sul volto, osservando prima me e poi i ragazzi dietro.
E<ma che sorpresa, il principe azzurro ti é venuto a salvare>esulta sorridendo, mentre i suoi occhi erano fissi su di me, supplicavano aiuto, e io avrei spaccato la faccia ad ognuno di loro perché la stavano toccando, senza il mio consenso.
V<ho detto levale le mani di dosso>
E<perché? io mi sto divertendo>prende il posto del ragazzo incappucciato dietro di lei, poggiandole le mani sui fianchi e il fino nell'incavo del collo, mentre lei con uno sguardo supplichevole cercava di allontanarsi.
E<sai come è perfetta a letto, che dici provo?>
Non riuscivo più a regolare il respiro, sentivo la rabbia bollire dentro di me, mentre la scaricavo nei pugni stretti.
Jordan capisce, avanzando per cercare un punto d'accordo.
Jd<dacci la ragazza e noi ti diamo quello che vuoi>
E<io non voglio niente, voglio solo farvi capire che con noi non si scherza, il primo é stato Diego, poi dovevo colpire in un punto molto più profondo, dove sapevo che ne valeva la pena, e quale migliore occasione vedendola passeggiare qui come la bella nella foresta della bestia?>
V<se non la lasci ti spacco la faccia>ringhio, avanzando di qualche passo.
E<o ti fermi o la finisco davanti a te>caccia una pistola dalla tasca del giubbotto puntandole la gola, mentre lei chiude gli occhi in una smorfia di dolore.
Il respiro irregolare, la rabbia dentro, i denti stretti, tutte sensazioni che non riuscivo più a sopportare, dovevo reagire.
V<lascia stare lei, non c'entra nulla, ti do tutto ciò che vuoi>
E<tutto?>alza le sopracciglia.
V<lascia prima lei>cosi, poco convinto allenta la presa e la afferro, portandola dietro di me per farle da scudo.
E<bene, quindi quale accordo facciamo?>inarca un sopracciglio, Jordan mi osserva ed io comincio a pensare.
V<tu cosa vuoi?>
E<il 60% delle piazze>
V<30-60>
E<70-90, ti do il 70 perché mi fai pena>sospiro, sapendo che se avessi accettato avremmo perso le piazze a poco a poco, ma ne valeva la sua vita stasera.
V<va bene, ma lei non la tocchi più>
E<tienitela pure>sorride, salendo in sella ad un motorino e allontanandosi seguito dagli altri.
Mi giro verso Giulia, notando sotto la luce del lampione i segni al collo e le lacrime che ancora versava.
Io<ti accompagno>
Giu<lasciami stare, è per colpa tua se stasera é successo tutto questo casino>ringhia allontanandosi, ma non l'avrei lasciata sola, non ancora.
V<sali>metto in moto lo scooter raggiungendola, mentre lei con le braccia incrociate teneva il ghigno di rabbia sul volto.
V<Giulia sali>
Io<non ci torno a casa con te>
V<sali cazzo>ringhio, mentre lei si ferma e sbuffando si decide a salire.Raggiungiamo il suo palazzo in 15 minuti, facendo tutt'altra strada, mentre mi teneva le braccia strette alla vita e la testa sulla spalla, avrei preferito abitasse più lontano per rimanere in quella posizione.
Mi fermo giu alla sua palazzina, lei scende e mi osserva.
V<mi dispiace per tutto>
Io<perché devo sempre essere nei tuoi casini? i nostri rapporti si sono spezzati anni fa, mi sono stancata di vivere tutto questo, di dover avere paura di camminare per strada solo perché io e te prima eravamo qualcosa>non riuscivo a parlare, osservavo la strada con le braccia incrociate mentre mi sbraitava contro con tutte le ragioni del mondo.
Io<preferisco starti alla larga, perché quando sono lontana da te sono più felice e non rischio la vita.>sentenzia, prima di girarsi e scomparire dietro il portone, mentre io inizio a tirare pugni sulla sella dello scooter e i miei occhi cominciano ad inumidirsi.