<mi saluti cosi Diego?>
Una voce femminile inonda il silenzio.
Entrambi ci voltiamo di scatto, trovando una ragazza bionda, in costume di Lagoona Blue osservarci a braccia incrociate.
Io<chi è?>guardo Diego, che quasi sbianca.
D<che ci fai qui?>
X<non hai sentito la ragazza? chi sono Diego? spiegaglielo>sorride avvicinandosi.
D<Nicole vai via>
N<dai, non mi saluti nemmeno?>
D<e perché dovrei salutarti?, dopo tutto quello che avete fatto>
Poi improvvisamente, come una lampadina che si accende, la riconosco.Flashback
Io<Giulia, Riccardo..>
N<fate cosi ridere hahahah>
D<andiamo Nicole>le afferra un polso.
N<ma dai mi sto divertendo cosi tanto>
Giulia sembrava il Diavolo, Agostino e Giorgio non riuscivano più a tenerla talmente che voleva ucciderla, la bionda continuava a ridere osservandoci, mentre il mulatto la prende di peso allontanandosi.
Gloria<ci vediamo stronzetti, Vincenzo andiamo>
Il ragazzo richiama Syrio, che rilascia il corpo di una ragazza inerme sul terreno prima di correre via.
Riccardo è morto, davanti ai miei occhi.
Sapevo che questa festa doveva essere spostata, lo avevo capito da come tutti eravamo influenzati negli ultimi giorno, dai costumi che non volevano essere creati e dai litigi che stavamo avendo reciprocamente.
Proprio ieri abbiamo parlato io e Rick, di chissà cosa si nasconde nell'aldilà, se c'è il Paradiso, l'Inferno, se è solo un concetto immaginario che ci facciamo noi per superare la paura della morte, e ora era disteso al suolo privo di vita, con Giulia che continuava a singhiozzargli addosso quasi cercando di riportarlo in vita.
io<Giulia..>
G<andate via.>sbraita contro tutti, mentre Agostino da segno di uscire.io<tu>lei sorride osservandomi.
Io<tu c'eri quella sera che Riccardo morì, Nicole>
N<ma che brava, ti ricordi allora, hai una buona memoria>sorride sfacciata, la prenderei a sberle.
Io<che cazzo ci fai qui?>
N<ho saputo della festa e siamo venute tutte per un salutino, infondo è tanto che non ci vediamo no?>accarezza la guancia di Diego, che si sposta.
Io<non abbiamo bisogno di voi, potete anche andarvene>
N<ma dai io mi stavo divertendo, anche se la festa è finita, quale miglior momento per venirvi a salutare se non questo?>mi bacia la guancia, ripetendo il gesto con Diego.
D<rifallo e ti getto dal terrazzo>
N<dai che non fai male ad una mosca>ridacchia.
Il ragazzo la prende per il collo spingendola contro il cornicione del terrazzo.
D<scommettiamo?>
Io<Diego.>lo richiamo, portando di nuovo la pace apparente che si era creata.
Io<vattene via>la ragazza si tocca la gola, poi risponde.
N<tanto non finisce qui, siamo tornate a Rozzano, preparatevi a subire l'inferno.>volta le spalle e si allontana.
D<succederanno dei casini>si porta le mani alla testa.
Io< dobbiamo stare attenti, non succederà nulla.>
D<e se qualcuno dovesse morire?>
Io<no, non morirà nessuno.>lo abbraccio cercando di rassicurarlo, poi torniamo dentro decidendo di andarcene.Rikki's pov
Io e Giorgio stavamo tornando a casa quando Giulia mi contatta per spiegarmi cosa era successo.
Nel mentre rispondevo continuando a zittire mio fratello che era curioso, mi accorgo che un numero sconosciuto mi comincia a chiamare.
Io<pronto?>per un paio di secondi c'è silenzio, poi una voce femminile comincia a parlare.
X<ciao Rikki, ti ricordi di me?>aggrotto la fronte guardando mio fratello.
Io<perché dovrei?>
X<perché a causa mia è successo un casino non troppo tempo fa>
Io<faresti più veloce a dirmi chi sei.>lei ridacchia, poi dice un nome.
<Zaira Ibrahim>
Mi si ghiaccia il sangue sentendolo.
Era lei.
Ma come aveva fatto ad avere il mio numero?
Z<ho avuto il tuo numero tramite amici, è bello risentirti>dice, quasi come se stesse parlando con un'amica.
Io<vorrei dire lo stesso ma se non mi avessi chiamato sarebbe stato meglio>
Z<oh andiamo, non ci sentiamo da tanto e cosi mi saluti?>
Io<cosa vuoi Zaira?>sbuffo.
Z<ah io nulla, per ora, vedremo le altre cosa avranno da dire>
Io<che ci fate di nuovo a Rozzano?>
Z<ci mancava, e ci mancavate anche voi. A proposito, come sta Giorgino? è cambiato tanto dall'anno scorso non è vero?>
Io<questi non sono affari tuoi, vedi di starci alla larga>
Z<vabbe dai stasera sei nervosa, ci sentiamo, anzi, ci vediamo bella>e conclude la chiamata.
Gio<chi era?>
Io<Zaira>aggrotta la fronte fermandosi al rosso.
Gio<che dici? come cazzo fa ad avere il tuo numero?>
Io<qualcuno deve averglielo dato>
Gio<Syrio, se lo trovo lo ammazzo>
Io<Giorgio la situazione è gia complicata, non è sola>contatto le ragazze.
Gio<cosa vuoi fare?>
Io<di sicuro non sono più la bambina di due anni fa, ora so cone difendermi>
Gio<non voglio che succeda il casino che è successo un'anno fa, preferisco non perdere più nessuno.>
Io<non succederà, intanto dobbiamo capite cosa vogliono.Nicolas's pov
Non trovo più Tessa, l'ho persa in mezzo alla pista e non la trovo, al cellulare non risponde, non so dove cercare.
Mi avvicino al bancone del bar per capire se fosse li ma non c'era.
Io<scusa hai visto una ragazza con i capelli rossi?>il ragazzo si gira sorridendomi.
T<Nicolas>
Spalanco gli occhi notando che era Thomas.
Io<hey, come hai fatto a venire?>
T<mi ha detto Alice della festa>
Io<ti sei divertito?>
T<abbastanza, ho provato a cercarti ma con tutta quella gente era impossibile>io sorrido.
Io<sono stato tutta la sera dietro Tessa ubriaca, non mi sono accorto di nulla>lui annuisce, pii risponde alla domanda iniziale.
T<comunque no, l'ho vista un'oretta fa sui divanetti osa non so dove sia>io sbuffo, ma proprio in quel momento mi arriva un messaggio da Alice con la foto di Tessa che dormiva seduta in macchina con lei.
Io<è in macchina di una mia amica, per fortuna>
T<come torni a casa?>
Io<siamo venuti con l'ex di Tessa, solo che stasera si sono lasciati e quindi chiamerò un taxi>lui aggrotta la fronte.
T<se hai incontrato me, torni con me>
Io<tranquillo, posso chiama->
T<andiamo?>ringrazia il barista e comincia ad incamminarsi, mentre io lo seguo poco dopo.
Mi stava accompagnando a casa, non ci credo, pazzesko raga.
T<solo, indicami la strada>io annuisco salendo in macchina, aveva una golf gti stupenda.Durante il viaggio parliamo moltissimo, ridiamo, scherziamo e ci scambiamo anche i numeri.
Era davvero una bella persona.
T<siamo arrivati>
Io<grazie mille, davvero>
T<beh, se non fosse stato per me staresti ancora aspettando il taxi>io sorrido, con i miei oggi aggrappati ai suoi.
Si avvicina lentamente, io non mi smuovevo, sapevo dove voleva arrivare, e lascio che faccia tutto.
La mia pelle sfiorava la sua, sentivo il suo profumo dolce inondarmi le narici, poi le mie labbra toccano le sue.
Sentivo il sapore della fragola misto alla menta.
Non so quanto è durato, sembrava un'eternità, so solo che non mi sarei mai staccato.