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Solita routine, 7:30 sveglia, mega ritardo.
Io<Agostino cazzo ti alzi>continuo a sbraitare, mentre mio fratello come se non fossimo in ritardo si alza con tutta la tranquillità del mondo, si prepara un caffè, si lava e si veste.
Io<da domani sappi che non ti aspetto più, appena mi preparo me ne vado>
Ago<cone vuoi>agguanta un muffin al cioccolato e con lo zaino in spalla raggiungiamo la scuola.

Ali<in ritardo cone sempre?>
Io<sempre per colpa sua>il ragazzo riceve uno schiatto dietro il collo, mormorando parole incomprensibili tastandosi la parte dolorante.
Rikki<dai entriamo? voglio vedere se ho avuto il fiore>
Io<co- ah giusto, la giornata del planetario>passo una mano sulla fronte, ricordandomi di quello che mi disse Vincenzo il giorno prima.
Rikki<dai andiamo, abbiamo la supplenza di matematica adesso>entusiasta attraversa i cancelli, e cosi raggiungiamo la classe.

I banchi erano tutti colorati da vari fiori, su quello di Rikki una plumeria frangipane, su quello di Ginny un girasole enorme, su quello di Alice una bella orchidea con i toni del lilla, mentre sul mio poggiavano due fiori diversi.
Il primo era una rosa nera bellissima, mentre l'altro era un fior di loto con i toni del rosa, era splendido, quello che cattura maggiormente la mia attenzione.
Rikki<sono stupendi, e profumano anche>saltellava dall'entusiasmo, mentre io ero attenta ad osservare il roseo fiore davanti a me.
Nessuno sapeva che era il mio fiore preferito, e perché, solo una persona oltre a Riccardo lo sapeva, e me ne lasciava sempre una sotto al banco durante l'ora di matematica per non farmela pesare.
Ali<che colore sono i vostri braccialetti?>domanda, mentre lei osservava il suo Viola.
Rikki<è blu, stupendo>
Ginny<il mio è giallo>sorride, poi si soffermano su di me.
Ali<Giu il tuo?>
Io<nero>mi guardano tutte aggrottando la fronte, mentre io cercavo di capire di chi potesse essere, senza pero avere ne dubbi ne certezze.

Passano due ore alla prima, mentre stavamo ascoltando la voce della prof di storia dell'alrte sentiamo delle sirene della polizia e tutti ci allarmiamo.
Io<ma che succede?>
Ali<raga quello è il preside>acciglia, mentre io corro fuori i corridoi accorgendomi di un ragazzo incappucciato che cammina a falcate verso lo sgabuzzino, decidendomi a seguirlo.

Vincenzo's pov

Prof< Tibercoli dal preside, ti avevo avvertito anche prima>sbraita quel depravato del prof di Geografia, mentre mi alzo felicemente per uscire da quel buco di idioti.
Camminavo in mezzo ai corridoi, osservando tutte le 15 enni che si comportavano come se ne avessero 18 anni, i maschi se la tiravano come nessuno mai avesse fatto, quando hanno ricevuto tutti almeno uno schiaffo in viso da noi.

Entro nell'ufficio del preside, restando sorpreso quando lo vedo ammanettato a due guardie mentre mi guarda.
P1<Tibercoli, come ti trovi in questa scuola?>sorride Elio Vato, il poliziotto che ho visto più volte di me stesso.
Io<bene, soprattutto senza questo bastardo>
P1<tranquillo, resterete senza dirigente per un paio di giorni, poi ne arriverà uno da Napoli>
Io<me lo mandi da casa allora>
P1<ci vediamo, e stai fuori dai guai>mi da una pacca sulla spalla prima di uscire dalla stanza, seguendo i tre precedentemente usciti.

La scuola era tutta in panico accorgendosi delle volanti di polizia che regnavano giu la scuola.
Io esco col cappuccio che mi copre mezzo volto, notando un poliziotto che mi osservava particolarmente, cosi decido di nascondermi nello sgabuzzino di Alfredo, un collaboratore scolastico che fa tutto tranne che lavorare.

Giu<che ci fai qui?>la sua voce prende il sopravvento nei pochi metri che ci tenevano vicini, mentre il mio sguardo continuava a focalizzarsi sul cellulare per evitare il suo.
io<che ci fai tu qui>
Giu<rispondi prima alla mia domanda>acciglia, portando le braccia incrociate al petto.
Io<perché dovrebbe interessarti?>
Giu<non so, ti ho visto incappucciato che scappavi da un poliziotto pensavo fossero venuti per te>si avvicina in quel poco spazio che ci era rimasto, potevo persino sentire le nostre intimità scontrarsi mentre i suoi occhi sprofondavano nei miei.
Io<quindi ti sei preoccupata che potessi andare in carcere senza salutarti?>faccio un ghigno di soddisfazione sul volto, mentre lei ridacchia infastidita.
Giu<se non me ne fregava nulla di te prima, pensa quanto me ne possa fregare ora>
io<intanto sei qui con me>sussurro avvicinandomi al suo orecchio. Vedo lei quasi paralizzarsi mentre la punta del mio naso le sfiorava la guancia.
Giu<non giocare sporco con me, Tibercoli>sussurra, quando la mia fronte combacia con la sua e le mie mani erano salde ai suoi fianchi.
Io<io non gioco affatto, sei tu che sei entrata nella tana del lupo con lui dentro>
Giu<e questo lupo che vuole fare? aggredirmi?>sentivo appena le nostre labbra sfiorarsi, le sue braccia circondano il mio collo e i nostri sguardi si cercavano anche nel vuoto.
Eravamo entrati in una bolla, una bolla dalla quale quasi non volevo uscire, ma poi mi allontano prima che Alfredo si avvicinasse per aprire la porta.
Alf<we, e che ci fate voi qua?>acciglia, mentre Giulia senza dire niente esce rimanendomi con lui.
Io<questioni personali Alfrè, tutto apposto>
Alf<eh, le vostre questioni personali risolvetele a casa pero Tibè>mi da una pacca sulla spalla, prima che possa lasciarlo con un mezzo sorriso per raggiungere la mia classe, che più che classe sembrava un incontro di Wrestling appena cominciato.
Jd<ti spaccherà il culo>rideva Jd, mentre Diego e Damiano sfidavano due omini di carta costruiti nei minimi dettagli alla Art Attack.
Io<siete incredibili voi>ridacchio, sedendomi su un banco per osservare quello scenario sotto le risate di Jordan e Jay che riprendevano il tutto.

Giulia's Pov

Ginny<non vedo l'ora di scoprire chi mi ha mandato i fiori>sospira, continuando ad osservare il girasole che aveva tra le mani, come d'altronde tutte le altre.
Io<io non sono cosi curiosa>
Ali<ma come fai? non ti importa di scoprire chi ti ha mandato quel bel fiore?>
Io<sinceramente no, potrebbe anche essere stato mio fratello>
Ale<tuo fratello ti ha dato la rosa, questo era troppo complicato affinché potesse regalartelo>si siede tra me e la sorella.
Quindi, chi può essere stato?

Flaws and Sins.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora