N<ti vedo distratta, che succede?>urla sotto le note alte di good for u, di Olivia Rodrigo.
Io<nulla, saranno i drink>sorrido, perdendo di vista il riccio.
N<vuoi sederti?>io scuoto negativamente la testa continuando a ballare, ma dopo pochi secondi corro in bagno per vomitare anche gli organi.Mi accascio sulla toilet, pulendomi con alcuni fazzoletti umidi cercando di non pensare al mal di testa che stava per farmela scoppiare.
Sentivo la musica ovattata dal bagno isolato a porta chiusa.
Ma la mia solitudine sparisce quando dei passi pesanti fanno presenza nel luogo vuoto.
Improvvisamente un profumo inonda tutto, e riconosco subito la sua fragranza.
Tabacco e One Million.
Tiro lo sciacquone per poi prendere coraggio ed uscire dal buco, con lo sguardo distratto per non focalizzarmi sul suo che bruciava su di me.
Mi specchio, sistemandomi i capelli e il rossetto mentre lui immibile mi osservava poggiato alla ceramica dei lavandini.
Faccio poi per uscire, ma questo mi blocca tirandomi il polso per farmi tornare dove ero prima, bloccata da lui.
V<chi è quello?>le sue iridi sembrano ipnotizzarmi, entrarmi nell'animo.
Il suo respiro era irregolare e i pugni stretti poggiavano sulla ceramica bianca.
Io<cosa te ne importa? non ti stai divertendo con Marta?>a quel nome serra la mascella, senza però staccare lo sguardo dal mio.
V<a me non frega un cazzo di quella puttana, voglio sapere chi cazzo è quello con cui ti sei baciata prima.>ringhia, senza smuoversi da quella posizione.
Io porto le braccia incrociate, con un mezzo sorriso che accompagnava il mio ghigno.
Io<sei geloso per caso?>
V<rispondi prima alla mia domanda.>
Io<non te lo dico, perché dovrebbe interessarti scusa? non hai regalato la rosa a Marta?>tira un pugno con tutta la rabbia che provava nello specchio, frantumandolo con alcuni schizzi di sangue.
Guardo prima i pezzi e poi lui, mentre si volta per evitare di mostrarmi la smorfia di dolore che aveva sil volto.
Io<fammi vedere>
V<stai ferma >gli prendo delicatamente la mano sulla mia,
osservando se erano presenti pezzi di vetro in essa.
Assicurandomi che era innocua, lo porto a sciacquarla mentre lui senza smuoversi di un millimetro mi osservava con un luccichio negli occhi.
Io<non serve che ti fai questo a causa mia, c'è già chi ha sofferto>
V<ti ho fatto una domanda alla quale tu non hai ancora risposto, e preferirei averla prima che spacchi sto cazzo di bagno.>ringhia ancora, tirandosi la mano agitandola per far cadere l'acqua in eccesso.
Io<a quale costi dovrei dirtelo? perché tu sei geloso ma nonostante ciò sei accompagnato dalla puttana della scuola?>inarco un sopracciglio, mentre lui si avvicina a pochi centimetri da me.
V<perché sta toccando una cosa che solo io posso toccare> sussurra al mio orecchio, sfiorando la mia pelle con la punta del naso, probocandomi mille brividi ovunque.
La sua mano accarezza la mia coscia salendo ogni curva del mio corpo fino al collo, stringendolo senza forza.
V<se non ti allontani da lui vi farò allontanare io, e credimi non ti piacerà come agirò>Tessa's pov
Stavo ballando in mezzo alla folla spalla e spalla con Nicolas, quando una morsa mi afferra il polso trascinandomi in un punto più isolato della festa.
A<la finisci di fare cosi?>ringhia spingendomi conto un muro.
Sento il corpo rabbrividire a contatto con la parete fredda, poi le nostre iridi si incrociano senza più staccarsi.
Io<mi stavo divertendo, dai>sorrido, senza capire nulla.
Avvolgo le braccia al suo collo, mentre le sue mani si aggrappano alla mia schiena scendendo lentamente.
A<non giocare cosi>il suo respiro comincia ad accorciarsi mentre io sfioravo le mie labbra con le sue.
io<perché? altrimenti cosa fai?>deglutisce rumorosamente, bloccandomi contro il muro per dare inizio ad un bacio caldo e passionale.
Le sue mani stringevano con forza le mie natiche e le mie erano tra i suoi capelli, quasi tirandoli.
Un bacio che sembra durare minuti, le lingue si cercavano scontrandosi e i nostri respiri diventano uno solo.
Alza la gonna del mio vestito per sfiorare la mia intimità.
Ansimavo guardandolo costantemente negli occhi mentre con un ghigno sul volto prende possesso entrando con le prime due dita.
Le sue labbra finiscono di nuovo sulle mie, racchiodendo i miei sospiri corti e qualche gemito lieve.
Io<non è giusto se giochi solo tu però>lui sorride, cosi scambio le posizioni, slacciando la sua cintura per sfiorare la sua erezione con le mani, mentre lui stringeva il labbro inferiore tra i denti.
Inserisco una mano tra i boxer, avvolgendolo e con un ghigno in volto inizio a muoverla su e giù, mentre lui godeva ansimando.
A<cazzo Tess>lo zittisco con un bacio, poi con una mossa scattante mi gira con il volto contro il muro, stringendo una ciocca di capelli tra la mano e cominciando a spingere il più forte che poteva.
Le mie urla e i suoi gemiti erano sovrastati dalle urla e la musica dell'altra sala, eravamo soli, nel buio e nel silenzio più totale.Ginevra's pov
Ero uscita fuoi per prendere aria.
Nella sala si sentiva un misto tra alcol, erba e puzza.
Avevo finito il mio 3º drink della serata, poggiando il bicchiere su un marmo per prendere poi il telefono a farci zapping.
Dopo pochi minuti sento una presenza uscire e sedersi a circa un metro da me.
Jay<come mai sola?>la sua voce mi fa sgranare gli occhi, puntandoli su di lui, che li aveva già su di me.
Io<volevo prendere aria>ritorno sullo schermo, ma la sua voce mi distrae l'ennesima volta.
Jay<da sola a quest'ora qui fuori non sembra proprio una cosa buona da fare sai>si avvicina, mentre ruba il mio telefono spegnendolo.
Io<ah si? e con te sarebbe più sicuro?>lui sorride, voltando lo sguardo avanti a se.
Jay<io abito qui in zona, tutti mi conoscono e conoscono mio padre, quindi si, con me stai al sicuro.>mi porta a sorridere, mentre la sua giacca finisce sulle mie spalle accorgendosi che tremavo dal freddo.
Io<grazie>sussurro, mentre lui fa finta di nulla e restiamo nel silenzio per qualche minuto.
Jay<come mai sei con Luca?>
Io<mi ha invitata lui, perché?>
Jay<mah, mi ha dato solo fastidio vederti con quel coglione, tutto qui>giro lo sguardo dalla parte opposta alla sua per sorridere come una bambina, mentre lui si accende una sigaretta.