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Alice's pov

Oggi é il giorno della festa, tra 12h e mezza sarebbe iniziata e non so nemmeno cosa mettermi.
Io<che vi mettete stasera?>le ragazze cominciano a pensare, quasi senza sapere cosa dire.
Rik<io e Gio ci vestiamo machati>
Io<che carini>
Ginny<penso di mettere una tutina con delle scarpette, non mi va di soffrire stasera>continua a mangiare il suo panino col salame,
menfre le altre mi mostrano le loro idee.
Io<Giu, tu?>
Giu<non lo so>
Rikki<tutto bene?>la mora annuisce, poi a stroncare l'argomento é Nicolas che si siede mormorando qualcosa molto scazzato.
Io<Nick che succede?>sorrido, mentre lui sospira nei suoi soliti rayban.
Nick<questa scuola fa cagare, c-a-g-a-r-e>
Riki<qualcuno ti ha offeso?>
Nick<peggio>
Ginny<ti hanno bloccato mentre parlavi?>
Nick<peggio>
T<gli hanno sporcato la cartella>siede Tessa, portando una fragorosa risata a tutto il gruppo.
Nick<raga voi scherzate, la cartella della Sprayground costa mica sta 20 euro>continua a passare un fazzoletto sulla zona.
Io<vabbe amo si è tolto, non si vede nulla>
Nick<mo che vado a casa lo lavo meglio>
T<non sia mai prende le malattie>
Io<hahah>
Nick<sicuro, non li hai visti in classe mia come sono>
T<é vero>
Rikki<che vi mettete stasera?>stronca la conversazione, mentre Nicolas si blocca con un espressione di panico.
Nick<cazzo, stasera c'è la festa>
T<perfetto direi>
Io<venite a prepararvi a casa mia stasera>
Ginny<con tuo fratello sicuramente ci metteremo ore>
Io<verrete direttamente dopo scuola, tanto usciamo a 12:00>tutte si mettono d'accordo, poi entrano i Sinners ridendo, Giulia si alza ed esce fuori mentre i nostri ragazzi vengono a sedersi con noi.

Tessa's pov

Era suonata da poco la campanella, tutti eravamo tornati in classe e proprio in quest'ora avevamo Alan per spiegarci il nuovo argomento di scienze.
Entro in classe, stupita quando vedo un mazzetto si lavanda poggiato il banco, accompagnato da un braccialetto fucsia.

Ci vediamo alle 9 fuori al planetario, fatti bella❤️

Diceva il bigliettino, mentre io non riuscivo a staccare il sorriso dal mio volto.
Nick<il tuo spasimante ti ha lasciato i fiori eh?>sorride il ragazzo prendendo posto al banco.
Io<sono belli vero?>
Nick<stupende>
A<buongiorno ragazzi>enrra in classe, cercando il mio sguardo tra i tanti volto, poi lo trova, accompagnato da un sorriso a 32 denti mentre continuavo ad annusare il fiore.

A fine ora, tutti escono dalla classe, io mi avvicino a lui una volta assicurata che siamo soli.
Io<grazie>lui mi osserva sorridendo, incrociando le mani sulla cattedra.
A<ti sono piaciute a quanto vedo>si alza, avanzando davanti a me.
Io<molto, le metterò in camera cosi da farla profumare>
A<sono finte, cosi durano di più, quindi non hanno bisogno d'acqua>poggia una mano sulla mia guancia, accarezzandomi con l'altra il fianco.
A<stasera non tardare eh, voglio vederti più bella di tutte>sento le mie guance bruciare, e questo mi porta ad abbassare il capo.
A<sei nella anche auando prendi il colorito dei tuoi capelli, berry> mi alza il viso, scontrando le sue scure iridi con le mie verdastre.
Io<non sono abituata ad avere complimnenti dai ragazzi, mi é difficile reagire>
A<vuol dire che posso farti tutte le carinerie del mondo, sarò l'unico a fartele>mi fa un occhiolino sorridendo.
Sentivo il suo fiato sul collo, mentre lo sfiorava con le sue labbra, le mani erano sempre piu sui miei fianchi, le mie avvolte al suo collo.
A<vuoi un passaggio a casa?>
Io<devo andare a casa di Alice, ma grazie>annuisce, allontanandosi per prendere la borsa.
A<allora ci vediamo stasera berry> mi fa l'ennesimo occhiolino e si allontana, scomparendo nel corridoio.
Sarà la serata più bella di sempre.

Syrio's pov

Ci siamo.
Oggi è il giorno.
Tra poche ore ci sarà la festa al planetario tanto attesa.
Provavo cosi tanta ansia che stavo per annullare tutto, con la paura di rivivere cio che è successo un'anno fa.
Di poter rivedere le persone a cui tengo lasciarmi per sempre davanti ai miei occhi, ancora.
Le notti ancora non riesco a dormire, è un anno che rivedo quelle scene ripetersi dietro le mie palpebre, e ogni volta che provo a dormire sembra quasi di trovarmi in un multiverso e tornare indietro, come un loop.
Da quando Clelia è morta un pezzo di me stesso se ne è andato insieme a lei.
Ogni volta che voglio sentirla con me vado nel nostro posto, sotto l'albero di mele dove spesso osava sedersi o arrampicarsi a prendere la sua solita mela verde.
Aveva un sorriso che mi faceva svenire ogni volta, due occhioni verdi che spiccavano sotto i raggi del sole e dei quali mi innamoravo ogni fottuta volta.
Era semplicemente speciale, era lei.
Quello mi bastava per vivere, per essere felice.
Mi bastava per farmi dimenticare tutto il resto, per dimenticare i problemi, i litigi con mio fratello, mia madre che si ammalava sempre di più, mio padre che spendeva soldi a destra e manca senza mai comprarle medicine per farla vivere un po di più.
Ha sempre pensato a se stesso, mettendosi in primo piano, poi venivamo noi, e poi, forse, la mamma.
Era di un'animo gentile e carismatico, era dolce, non diceva mai di no, se avevo un problema correvo da lei, mi aiutava sempre, ci difendeva se nostro padre voleva metterci le mani addosso, e spesso le prendeva per colpa nostra.
Quando se ne è andata mi è rimasto un vuoto, che non potrò mai colmare, il vuoto di non averle mai chiesto scusa, di non averla mai ringraziata, di aver dato la sua vita per noi, di non averle mai detto quanto le volessi bene, e se potessi tornare indietro nel tempo, le direi tutto, fino a perdere il fiato, prima di salutarla per sempre.
E forse tutt'oggi, ancora ci penso, e quando mi serve una cosa, basta fare un piccolo pensiero e una piccola preghiera per averla con me, e lei sopporta i miei pianti nel silenzio più profondo e atroce, quello della notte.

Flaws and Sins.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora