Le do un'altro bacio sulla fronte, mentre le sue guance prendono un colorito roseo che fanno spazio al suon sorriso.
io<oggi ci vieni all'allenamento?>
D<si, vengo con le ragazze>
io<meglio, cosi posso dedicare qualche gol a qualcuno>sorrido.
Ad un certo punto prende il telefono controllando l'orario.
Ali<mi sa che devo andare, tra 5 minuti inizia l'ora di plastico>
D<va bene, allora ci vediamo oggi pomeriggio?>lei annuisce, lasciandomi un soffio sulle labbra prima di correre in classe.
Mi fa uscire fuori di testa.Rikki's pov
Oggi pomeriggio ci sarà l'allenamento di mio fratello, e ovviamente, ci saranno anche i Sinners.
Non so che piega far prendere a questa situazione, io e Jordan ci vediamo raramente ma in quelle volte che ci vediamo o scopiamo o succede qualcosa.
Non so come chiamare questa situazione, se è positiva o no, se devo continuare o metterci un punto.
Il fatto è che mi piace questa sensazione di dover essere nascosta, di fare tutto al buio.
Una cosa privata, che sappiamo dolo noi.Raggiungo la classe di motoria, notando di essere in compagnia di un'altra classe stamattina.
Proprio la sua.
Mi avvicino ai miei compagni facendo riscaldamento prima di iniziare una partita di palla a volo.
La sua classe era la mia rivale, ma lui prende posto dietro di noi insieme ad altri per osservare la partita.
Sentivo i suoi occhi puntare sul fondo della mia schiena, quando mi poggio sulle ginocchia per ricevere la palla.
Jd<vai Rikki, sfondali>esulta urlando, mentre io cercavo di concentrarmi solo sul pallone.A fine partita, scambio un 5 con tutti i ragazzi, tranne con Claudio, che si avvicina maliziosamente.
Cl<allora sei brava a giocare eh?>mi osserva da piedi a capo con un ghigno divertito sul volto.
io<pensavi che fossi scarsi come due anni fa?>incrocio le braccia al petto, osservandolo con un sopracciglio inarcato.
Cl<no anzi, mi è piaciuto vedere muovere il tuo culo per mezza palestra>sospira.
Io<sei il solito maniaco>lo guardo disprezzata, facendo per andarmene, ma la sua mano mi blocca.
Cl<ora che siamo soli perché non mi aiuti a fare una cosa, mh?>prende una mia mano, passandola sulla stoffa dei suoi jeans, proprio sul cavallo dei pantaloni.
Io<lasciami>la sua forza era il doppio della mia, non riuscivo a liberarmi mentre si mordeva il labbro inferiore per trattenere il piacere.
Io<Claudio vattene via>supplicavo, poi una sagoma si palesa dietro di lui facendolo cadere al pavimento con un colpo dietro la testa.
Jd<maniaco di merda>gli da l'ennesimo colpo all'addome, posando poi lo sguardo su di me.
Jd<come stai?>
io<meglio, grazie>continuavo ad osservare il corpo disteso al suolo toccandomi il polso che pulsava dal dolore.
Jd<fa vedere>lo prende con delicatezza osservandolo, poi i suoi occhi si poggiano sui miei.
Jd<hey, stai tranquilla è finito tutto, andiamo in infermeria>
io<se lo scopre mio fratello sono fottuta>sospiro con la voce tremolante, mentre lui prende il mio volto tra le mani facendo scontrare le nostre iridi.
Jd<tuo fratello non lo saprà, mi prendo io la responsabilità di tutto, ora andiamo in infermeria e poi parlerò con la prof di motoria, vieni>Dtt<passaci solo un pò di questa pomata e vedrai che tornerà tutto come prima>mi passa il tubetto, mentre io ringraziandola esco dall'infermeria per avvicinarmi a Jordan a pochi passi falla porta.
Jd<allora?>
io<non è nulla di grave, devo mettere questa pomata e passerà>annuisce, guardandomi con tutta l'attenzione del mondo.
Jd<ho spiegato l'accaduto alla professoressa, prenderà provvedimenti. Per quanto riguarda me o te nessuno saprà nulla>io sorrido.
Io<grazie>lui sorride senza dire nulla, lasciandomi solo un bacio leggero sulla fronte.
Jd<se si mettono contro la mia Vaiana, si mettono contro di me, e contro di me non conviene a nessuno>mi fa un'occhiolino sorridendo.
Io<allora ho trovato il mio Maui>dico ironizzando la situazione, creando un piccolo luccichio nei suoi occhi scuri.
Jd<ed io sarò felice di proteggerti, fino alla luna>sussurra, portando le sue labbra sulle mie e le sue mani sui miei fianchi, avvicinando i nostri corpi.
Mi era mancato, mi era mancato sentire il sapore del tabacco misto alla menta, il suo profumo Paco Rabanne che riempie le mie narici ogni volta, i suoi occhi limpidi, le mani che sfiorano ogni mia forma con delicatezza, come se ogni volta toccasse un pezzo di cristallo stando attento a non frantumarlo.
Jd<purtroppo non posso continuare, devo andare ad aiutare quel depravato di Vincenzo con matematica altrimenti prende 4 all'interrogazione, ci vediamo oggi?>sposta una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.
Io<si, vengo con le ragazze>lui annuisce, baciandomi l'ultima volta prima di sparire dietro l'angolo.Giulia's pov
Li avevo avanti agli occhi, lei con la sua felpa che la copriva fino alle cosce, il sorriso da pick me sul volto mentre le sue mani stringevano quelle di Vincenzo che le cingevano la vita.
Quest'ultimo aveva un'espressione malinconica sul volto, quasi come se in quel momento volesse trovarsi in ogni parte del mondo tranne li.
Gli passo davanti, sentendo la risatina della bionda bloccarsi e gli occhi del riccio puntarsi su di me.
Raggiungo il capannone sempre vuoto per raffreddare i nervi ormai bolliti, scaricando tutta la rabbia prendendo a pugni e calci una sedia.
V<ti farai male cosi>mormora all'entrata del capanno, mentre io cercavo di regolare il respiro senza voltarmi.
Io<che cazzo vuoi? prima stai con lei e poi vieni da me?>sbraito voltandomi per puntare il mio sguardo su di lui.
V<te l'ho spiegato Giulia>
Io<non me ne frega un cazzo, non venire da me a torturarmi se davanti a lei le fai vedere quanto tu la ami perché...>il groppo in gola blocca le mie parole, mentre le mie lacrime fanno cadere il velo di indifferenza che avevo costruito.
Ogni singhiozzo era una lama al petto, mentre lui si avvicina per aiutarmi respirare.
Io<non toccarmi, mi fai schifo Vincenzo, vattene via>mi allontano, osservando il ciliegio dalla plastica trasparente del capannone.
V<ti prego non mandarmi via, ti ho spiegato perché devo starti alla larga->
Io<e allora che cazzo ci fai qui?>
V<perché ci tengo a te, cazzo.>ringhia improvvisamente, facendomi anche un po tremare a causa del tono alto.
V<non lo capisci, io sto cercando di proteggerti, perché non voglio che gli altri ti facciano del male, che ci giudichino. Non voglio che si intromettano tra di noi. È già successo una volta, non voglio che succeda ancora Giulia.>
