Capitolo 15

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NICOLE
Louis mi guarda aspettando che io inizi a parlare.
"Allora" respiro profondamente "mi dispiace per come ho reagito l'altra sera ma non era colpa tua"
"D'accordo ma allora che ti è preso?"
"Beh vedi non ero a mio agio in quella posizione perché.. perché pensavo che tu potessi renderti conto che insomma.. non sono proprio un'alice"
Louis mi guarda per un attimo senza dire nulla. Poi i suoi occhi diventano più scuri e stringe la presa intorno a me. Io abbasso lo sguardo e resto in silenzio mentre lui non parla.
Poi si decide ad aprire bocca.
"Lo sai che quello che hai detto è una grande stronzata vero?"
Non rispondo. E non lo faccio perché so che non è vero quello che mi sta dicendo. Sono sempre stata consapevole del mio aspetto e i complimenti per farmi star meglio non mi sono mai piaciuti.
"Guardami" mi dice con tono duro e io sollevo lo sguardo verso di lui. I suoi occhi bruciano su di me.
"Tu non hai nulla in meno delle altre ragazze. Se avere forme vuol dire essere brutte, vuol dire che mi piace una ragazza brutta, anzi bruttissima"
Io abbasso lo sguardo sulla fibbia che tiene legato il mio accappatoio e inizio a giocarci. Lui lo prende tra le mani e lo tira leggermente senza tirarlo via.
Poi si avvicina a me: "Ti dimostrerei volentieri che quello che dico lo penso" dice lasciandomi un bacio sul collo.
Arrossisco e lo so perché sento le guance andare a fuoco.
"Credi a quello che ho detto. E scusami per quello che ho fatto"
"Ma io ti interesso?" Ho il coraggio di chiedere.
"Te lo dimostro" mi dice per poi gettarsi sulle mie labbra. All'inizio resto sorpresa ma poi ricambio il bacio e, anzi, lo approfondisco. Lo sento sorridere sulle mie labbra e poi la sua mano scendere dalla mia schiena al bordo dell'accappatoio. Sale leggermente sotto il bordo e a sentire le sue dita fredde sulla mia pelle calda, una scarica di brividi mi attraversa da testa a piedi. Indugia qualche secondo sulla mia pelle e poi le riporta sui miei fianchi staccandosi. Poggio la fronte sulla sua.
"Abbiamo fatto pace?"
"Da oggi niente più casini, che dici?"
"Ancora non te lo sei tolta il vizio di rispondere ad una domanda con un'altra domanda?"
Scoppio a ridere e lui con me.
"Comunque no, niente più casini" continua.
"Louis.."
"Dimmi principessa"
"Credo che tu mi piaccia". Sento il cuore battere così forte fino alle orecchie. Non lo avevo mai detto a nessuno. E credo di aver fatto la scelta giusta dicendolo a lui.
"Penso che mi piaccia anche tu principessa. Non sono molto abituato a dire queste cose ma quando stiamo insieme, per quanto tu alle volte possa essere irritante- dice baciandomi il naso- non mi stanco mai e soprattutto non riesco a toglierti gli occhi di dosso. Quindi, levati dalla testa l'idea che tu non possa piacermi".
Alle sue parole rimango stupita: per la prima volta mi sento apprezzata, coccolata e protetta.
"Sei proprio dolce" dico dandogli un bacio sulla guancia.
"Questi baci si danno agli amici e io e te non siamo amici. Quindi dammi un bacio come si deve" mi dice.
"Non ne ho voglia" dico scherzando e cercando di alzarmi.
"Ah ah ah no, tu resti qua"
"Ma peso" sbuffo.
"Ti ho detto di non dire più una cosa simile, ora me la paghi". Mi solleva e mi poggia su una spalla iniziando a scendere le scale. Emetto degli urletti e mi sento davvero stupida ma maledettamente felice.
Mi porta in salotto e mi getta sul divano mettendosi su di me e iniziando a farmi il solletico. Mi dimeno sotto di lui e i miei occhi si bagnano per le troppe risate.
"Ti.. prego.. smettila" dico mentre continuo a muovermi.
"Principessa ti ho già detto di non muoverti così" mi dice abbassandosi su di me e iniziando a lasciarmi una serie di baci su tutto il viso. Quando finalmente capisco a cosa si riferiva sussurro un "oddio" sperando che non mi senta ma naturalmente lo fa.
Scoppia a ridere e poi si solleva da me.
"Andiamo a letto?"
"Vado a letto, vorrai dire."
Mi fa una linguaccia e mi prende per mano riportandomi in camera.
Mi metto a letto e mi copre con una leggera trapunta.
"Perdonato allora?"
"Sei sulla buona strada. Perdonata?"
"Se mi fai quel succhiotto che mi avevi promesso l'altra volta" chiede ammiccando.
Io sorrido e annuisco.
LOUIS
Quando le sue labbra piene entrano in contatto con la pelle del mio corpo, rabbrividisco. Inizia a baciarmi delicatamente un punto specifico e poi a succhiare e ogni tanto mordicchiare. È la prima volta che non sento alcun fastidio mentre qualcuno mi fa un succhiotto, anzi l'opposto. Sento il mio amico laggiù crescere nei pantaloni e Dio sa quanto vorrei togliere questa coperta e unire i nostri corpi. Ma è presto: deve imparare a fidarsi di me, dobbiamo imparare a conoscerci, devo imparare ad amarla perché con lei non sarà sesso ma amore.
Quando ha finito si stacca da me, ha un'aria soddisfatta e io sorrido.
"Devo andare principessa ma domani vengo a prenderti e ti porto a scuola"
Annuisce e poi mi poggia la mano sulla fronte aggiustandomi il ciuffo. Mi piace quando mi tocca i capelli.
Prendo le sue mani e le porto dietro il mio collo per poi baciarla a stampo diverse volte. Alla fine e lei a bloccare le mie labbra tra le sue e mi fa piacere perché vuol dire che mi vuole davvero. Quando mi stacco, le bacio la fronte ed esco dalla finestra come il mio solito. Un attimo prima di mettere la seconda gamba fuori, Nicole mi richiama.
"Ehi guarda che puoi anche uscire dalla porta"
"Lo so ma così fa più effetto". Le faccio l'occhiolino ed esco. Credo di essere felice e se lei è il motivo della mia felicità cercherò di tenermelo stretto.
ROSE
Naturalmente in macchina, io e Harry capitiamo seduti vicini. Ma guarda tu il caso..
Tutti stanno parlando di non so quale interessantissimo argomento (sono ironica) e io guardo fuori dal finestrino.
La mano del riccio si posa sulla mia gamba fasciata dai jeans.
"Leva la zampa" borbotto.
"Allora sei ancora sveglia. Sembravi in trance"
"Ha ha ha. Simpatico."
"Ma hai il ciclo?"
"Ma sei stupido?"
"Gne gne".
"Sembrate due bambini. La smettete?" Ci rimprovera ridendo Sophie, mentre ci guarda dallo specchietto. Io alzo gli occhi al cielo e Harry ride poggiando la mano sulla mia spalla e attirandomi a sé. Io cerco di scostarmi ma lui rafforza la presa. "Non tenermi sempre il broncio" mi sussurra e io mi arrendo. Tanto è una causa persa.
Arriviamo dopo pochi minuti al Mc Donalds. E così Liam aveva già prenotato e pagato eh?
Guardo malissimo Harry che cerca di corrompermi con le sue fossette. Quelle dovrebbero essere illegali. Scatto fuori dall'auto ed entro. Prendiamo un tavolo abbastanza appartato e ci sediamo. Naturalmente Liam e Sophie sono vicini ed in modalità "due cuori e una capanna" mentre io e Harry siamo seduti di fronte a loro in modalità "Apocalipse Now".
"Vado ad ordinare" dice Liam e Harry lo segue. Io e Sophie rimaniamo sole e lei mi guarda male.
"Potresti essere più dolce"
"Potresti essere meno 'cozza attaccata allo scoglio'" mimo con le dita.
Mi fa una linguaccia ma non fa in tempo a parlare che i ragazzi tornano.
Harry mi poggia davanti un Happy Meal con sorpresa e lo stesso fa per sé.
"E questo?" Dico indicandolo.
"Visto che un regalo da me non lo accetteresti mai, magari questo si" mi risponde alzando le spalle e sedendosi.
Resto meravigliata per un attimo e poi lo apro. Ne viene fuori un piccolo braccialetto giallo con un ciondolo con le iniziali HM per Happy Meal.
"Dallo un attimo a me" chiede il riccio al mio fianco e io glielo porgo.
Stacca la M e la getta alle sue spalle e poi me lo infila.
"E questo che vorrebbe dire?"
"Che mi terrai sempre al centro dei tuoi pensieri quando lo guarderai".
No giuro che se stasera vuole farmi imbestialire ci sta riuscendo. Ma che vuole da me? Cosa spera di ottenere cercando di fare il carino?
Sophie mi da un calcio da sotto al tavolo e io sbuffo per poi girarmi verso di lui.
"Nel tuo cosa è uscito?" Chiedo riferendomi al suo Happy Meal.
"Questo" dice indicando un pupazzo che rappresenta una piccola ape. È davvero carino.
"Me lo regali?"
"No" dice ridendo e addentando una patatina.
Antipatico.
Il resto della cena passa tranquillo e alla fine Harry finisce col pagare la mia cena dopo l'ennesimo litigio. Quando usciamo, mi prende la mano e inizia a camminare dal lato opposto rispetto a Liam e Sophie.
"Dove andiamo?"
"A fare un giro."
"Sophie" piagnucolo.
"Oh avanti, per una volta non fare l'acida e divertiti" mi dice mandandomi un bacio volante.
Alzo gli occhi al cielo e mi giro verso il riccio che mi sorride mentre mi tira via.
Lo osservo mentre camminiamo e non posso dire che è brutto: i ricci gli donano, ha degli occhi verdi fantastici, labbra piene e fossette evidenti. Un vero angelo. Poi abbasso lo sguardo sulle nostre mani: la sua è molto più grande della mia e lui molto più alto di me. Da un senso di sicurezza averlo al fianco.
"Piccola guarda che mi sciupi così" dice ammiccando e solo ora mi rendo conto di essermi incantata a guardarlo e di aver fatto una figuraccia perché lui se n'è accorto. Arrossisco e mi arrabbio perché mi ha fatto questo effetto più lui negli ultimi giorni che tutti gli altri ragazzi negli ultimi anni.

No control- Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora