LOUIS
Arrivo a casa di Liam e busso.
Mi apre mentre ha un occhio aperto e uno chiuso.
"Ma che ore sono?"
"Le 9. Svegliati" gli dico dandogli una pacca sulla spalla.
"La fai facile tu. Devo ancora smaltire la sbornia di ieri"
"Sei sempre stato un pappamolla Payne" lo schernisco.
"E tu come mai non sei venuto con noi? Sei scomparso all'improvviso"
"Sono stato da Nicole" dico serio.
"Woo Tommo! Queste notizie me le devi dare subito. Racconta"
"Mi ha curato i tagli" dico alzando le spalle.
"E sei stato anche stamattina da lei, scommetto"
"Esatto. Davanti scuola."
"Vabbè che è successo alla fine?"
"L'ho baciata" dico con un sorriso malizioso.
"Tu baci una di cui sai a malapena il nome?"
"Non è una novità" dico scrollando le spalle. Anche se in realtà so che con Nicole non è stata la stessa cosa che avviene con le ragazza al Red. Con loro si va subito al sodo, tempo di una sveltina. Con Nicole no e questa cosa mi piace.
"Andiamo Lou, lo sai anche tu che questa Nicole non è come le ragazze che frequentiamo di solito. Non fare lo stronzo"
"Non è mia intenzione"
Liam sbuffa arrabbiato e si avvicina al lavello della cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Ingoia l'aspirina e poi torna a guardarmi.
"La smetti di fare il misterioso? Mi svegli dopo una sbronza, alle 9, praticamente l'alba, per raccontarmi i tuoi trascorsi amorosi e ora devo tirarti fuori le parole con le pinze? Parla, ora!"
Mi viene da ridere e non mi trattengo ma poi alzo le mani in segno di resa.
"D'accordo. Parlo."
"Bene" mi guarda truce il mio migliore amico.
"Non penso di voler giocare con lei, sul serio. Ma devo trovare il modo per far si che lei si fidi di me"
"Credi di piacerle?"
"Penso di si. Lo sento che sta bene quando siamo insieme ma allo stesso tempo è così complicata. Devo sempre stare attento a come le parlo perché non appena sembra che io abbia fatto un passo avanti lei si chiude a riccio. Però allo stesso tempo quando la vedo mi viene voglia di proteggerla dal mondo, di nasconderla prima che qualcuno si accorga di quanto bella è".
Quando finisco di parlare quasi mi pento di aver detto queste cose ad alta voce: non sono mai stato un tipo romantico o dolce.
"Sai non pensavo avresti mai detto queste parole"
"Neanche io" concordo quasi sotto shock.
"Vedo che i tuoi lividi sono quasi spariti"
"Già" rispondo passandomi il dito sulle labbra e ricordando il tocco di Nicole su di me.
"Proprio una brava infermiera eh?" Basta un mio sguardo truce per fargli alzare le mani in segno di resa.
"Vai a prenderla a scuola?" Continua
"No devo andare da Joe"
"Quando stacchi passi qui? Io e i ragazzi vediamo la partita"
"Non lo so"
"Oh certo, la tua principessa prima di tutto"
Rido ed esco dalla casa di Liam salendo in sella alla moto. Mentre mi dirigo al lavoro penso a stamattina e alle parole di mia madre.
Flashback
"Louis a che ora sei tornato ieri?"
"Tardi mamma"
"E quei tagli?"
"Ho litigato con Harry"
"Non dirmi stronzate!" Urla facendo cadere un piatto. Per fortuna le gemelle sono già a scuola.
"Mamma ma che ti prende?"
"Non voglio che mi menti Louis e soprattutto non voglio che tu stia ancora in quel giro. Non posso sopportare di vivere col pensiero che un giorno mi chiamino per dirmi che sei morto" urla e scoppia in lacrime.
Fa maledettamente male vederla così.
"Mamma so badare a me stesso. Sta tranquilla. È solo qualche botta e poi non farei mai nulla di molto pericoloso. Non potrei lasciarvi sole" dico alludendo a lei e le mie sorelle. "Non piangere su"
Lei si asciuga le lacrime con uno straccio e si allontana da me.
"Pranzi a casa?" Mi chiede con un tono freddo e so che è ancora arrabbiata con me ma il peggio è passato.
"No, lavoro da Joe fino alle 20"
"Torni per cena?"
"Non lo so" ammetto.
"Ma stai mangiando?" Mi chiede e ora si che riconosco la mia mamma.
Le sorrido e le do un bacio sulla guancia.
"Certo" le dico.
Fine flashback
Arrivo da Joe che mi accoglie con un sorriso. È stato come un nonno in questi anni e gli sono davvero affezionato.
Lo saluto e poi mi metto subito al lavoro.
NICOLE
Entro a scuola completamente imbambolata.
"Tata" urla Sophie.
"Ehi" dico rivolgendomi a lei e Rose.
"Ci devi dire qualcosa?" chiedono in coro.
"Louismihabaciatastamattinadavantiscuola"
"Eh?" Urlano.
"Louis mi ha baciato stamattina davanti scuola". Immediatamente porto le mie mani sulle loro bocche per impedire che urlino e quando mi fanno segno di essersi calmate le libero.
"È fantastico Tata". Mi dicono portandomi in bagno e chiudendoci a chiave. Per fortuna la prima ora non abbiamo nessuno che possa sostituire la prof di religione che manca.
"Avanti racconta" mi minaccia Sophie.
"Ieri sera è venuto da me e aveva dei tagli. Forse aveva fatto a botte con qualcuno. È entrato dalla finestra e mi ha chiesto di curarglieli. L'ho fatto e mi ha baciato a stampo e poi è andato via. Stamattina era davanti scuola e io ero arrabbiata perché mi aveva baciato e gliel'ho detto e lui mi ha baciato.. insomma baciato baciato"
"Abbiamo capito, ti ha fatto una pulizia dei denti" dice Rose agitando la mano in aria.
Sophie scoppia a ridere e io le guardo come se avessero tre teste.
"Allora com'è stato baciarlo?"
Divento rossa come un pomodoro.
"Abbiamo capito, ti è piaciuto"
"Smettetela" sbraito.
"Ma si può sapere che ti prende?"
"Mi prende che non so cosa sto combinando: mi bacia, mi viene a prendere a scuola, entra dalla finestra di camera mia però non so niente di lui"
"Perché non gli proponi di uscire insieme?"
"Perché mi fa paura. Credo non frequenti buoni giri e io non voglio finirci in mezzo" dico strisciando con la schiena lungo la porta e mettendomi seduta. "Ma.." continuo.
"Ma allo stesso tempo ti piace. Te lo si legge negli occhi" dice Rose.
"Quando sto con lui, mi sento strana. Ma uno strano positivo, almeno la maggior parte delle volte. Però poi penso a cosa fa quando non sta con me e a quante gli girano intorno, perché diciamocelo è un gran bel ragazzo"
"Un gran figo, Tata, si dice un gran figo" mi corregge Sophie.
E io le sorrido perché lo so che lo fa per tirarmi su.
"E poi lo conosco solo da pochi giorni"
"Ed è riuscito nell'ardua impresa di baciarti"
"Me lo ha rubato il bacio" borbotto.
"E tu sei contenta di essere stata derubata" mi dicono. Certe volte le odio. Sbuffo e mi tiro su tornando in classe mentre loro se la ridono dietro di me.
La giornata passa in fretta e soprattutto tranquilla e quando esco da scuola, quasi mi dispiace quando non vedo il ragazzo dagli occhi cielo aspettarmi. Arrivo in poco tempo a casa e il pomeriggio passa tranquillo. E così pure la sera. Scott riesce a distrarmi un pò dai miei pensieri e sono grata a quel piccolo diavoletto.
LOUIS
Sono davvero sfinito stasera. Sono le 20 e per fortuna posso andare a casa.
"Mamma" dico entrando a casa.
"Tesoro vieni, la cena è pronta"
Dopo cena passo a darmi una ripulita e indosso dei jeans scuri con una camicia azzurra di cui tiro su le maniche e le vans blu.
"Mamma esco" le dico. Ho voglia di vedere Nicole e di baciarla proprio come stamattina. Mi inumidisco le labbra al solo pensiero.
Salgo in moto indossando il giubbino di pelle e parto. Dopo poco sono a casa di Nicole. Vedo che ha ancora la luce accesa, per fortuna, così mi arrampico e busso alla finestra.
Viene ad aprirmi quasi subito ma sembra ancora arrabbiata.
Che ho fatto sta volta? Inizio davvero ad innervosirmi.
"Che hai?" Chiedo freddo.
"Dobbiamo parlare"
"Vieni con me" le dico prendendole una mano ma lei cerca di divincolarsi.
"Vieni con me" ripeto guardandola dritta negli occhi.
Mi avvicino alla finestra e le faccio segno di seguirmi.
"Oh no, io non scendo di là" dice con una faccia indignata
"Perché?" Le chiedo divertito.
"Non sono esattamente un'atleta" mi dice guardandosi.
"Ma cos.." cerco di dire qualcosa ma mi blocca con un segno della mano "esco dalla porta"
"Mi devo fidare?"
"Sfida la sorte" mi dice prendendo un paio di vans grige abbinate al pigiama e una felpa.
Io scendo dalla finestra e dopo poco mi raggiunge. Tiro un sospiro di sollievo.
"Sali" le dico facendo riferimento alla moto e lei sbuffa facendo quello che le ho chiesto.
Nonostante sia arrabbiata con me quando salgo allaccia le gambe ai miei fianchi e mi abbraccia da dietro per reggersi meglio. Sorrido quando poggia la guancia sulla mia schiena e partiamo. La porto in un parco poco distante da casa sua e quando scende la prendo per mano nonostante cerchi di scostarsi. Arriviamo ai piedi di un albero e mi siedo allargando le gambe e facendole segno di sedersi nel mezzo ma lei nega e si siede a fianco a me.
Sbuffo spazientito e la tiro finché non si ritrova nella posizione che volevo e la abbraccio da dietro perdendomi nel suo profumo.
NICOLE
Fottuta idiota! Questa volta mi sento davvero un'idiota. Mi sono lasciata convincere ad andare con lui e ora che mi trovo con lui in questa situazione con lui mi sono dimenticata tutto quello che volevo dirgli.
Arrossisco quando mi dice che ho un buon profumo e penso che io potrei annegare nel suo ma non glielo dico.
Intreccia le mie dita alle sue e le porta sulla mia pancia. Non so perché ma mi lascio andare poggiandomi a lui e lo sento sorridere tra i miei capelli.
"Che volevi dirmi?" mi sussurra all'orecchio e una scarica di brividi scorre lungo la mia schiena. Non posso affrontare le mie paure adesso, devo prima trovare un briciolo di coraggio.
"Perché perdi tempo con me?"
La sua stretta su di me aumenta.
"Non sto perdendo tempo e ti ho già detto che voglio conoscerti" mi dice.
"Cosa ci trovi in me?"
Allenta la stretta su di me e scioglie le nostre dita intrecciate mi fa girare e mi prende le gambe ponendole ai lati del suo bacino e così mi trovo a cavalcioni su di lui.
Cerco di scendere ma lui mi regge per i fianchi.
"Non muoverti così principessa" mi dice con voce roca quando cerco di divincolarmi e quando sento qualcosa risvegliarsi sotto di me, prendo fuoco.
Louis ride e la sua risata porta me a diventare ancora più rossa.
"Smettila" gli dico cercando di dargli un pugno sul braccio ma lui mi afferra la mano e se la porta alla bocca baciandomi le nocche.
Torna serio e mi guarda negli occhi.
"Non ti imbarazzare. Questo è solo la prova dell'effetto che mi fai" mi sussurra e inizia a darmi una serie di baci lungo la guancia per passare poi al collo. Si stacca all'improvviso e si fionda sulle mie labbra: approfondisce subito il bacio e io mi perdo nella morbidezza delle sue labbra. Ricambio subito il bacio e porto le mani dietro il suo collo mettendo le dita tra i suoi capelli. Incredibilmente morbidi. Lui aumenta la presa sui miei fianchi e poi porta una mano dietro la mia schiena avvicinandomi ancora a lui finché il mio bacino non coincide col suo e i nostri petti sono schiacciati insieme. Quando ci stacchiamo, poggia la fronte sulla mia e mi guarda, proprio come stamattina.
Nonostante abbia ancora la sensazione delle sue labbra su di me, riesco a trovare un minimo di lucidità.
"Louis ma io e te cosa siamo?"
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No control- Louis Tomlinson
Fanfic-Tutti hanno bisogno di qualcuno -Io no -Perché? -Perché ho bisogno solo di te. Il Sequel è "If I could fly" #276 in Fan Fiction 23/11/2016 #141 in Fan Fiction 18/12/2016 Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!