ANGOLO AUTRICE:
Ho pensato che sarebbe stato meglio scrivere un nuovo capitolo piuttosto che pensare alle ragazze che, al posto mio, si trovano ora alla London Session. Chiamatemi immatura o egoista ma io non riesco ad essere felice per loro perché sarei stata felice solo se lì ci fossi stata io visto che non ho mai potuto vedere i ragazzi dal vivo, soprattutto Liam.
Come al solito la fortuna non mi ha sorriso ma spero che dopo la pausa torneranno con un nuovo Tour, magari con qualche tappa in Italia ed allora nessuno mi impedirà di stare in prima fila a cantare a squarciagola e guardarli da vicino.
Detto questo (scusatemi se vi ho annoiato) vi lascio alla storia :) buona lettura :)NICOLE
Continuo a tenere lo sguardo fisso nel vuoto fin quando Sophie non mi scuote prendendomi dalle spalle.
"Allora chi era?"
"Thomas"
"E chi sarebbe?"
"Uno stronzo" rispondo con una voce atona, priva di qualunque sentimento.
"Cosa ti ha detto?"
Non rispondo perché non riesco a ripetere quello che ha detto quello. Louis potrebbe essere in pericolo e io non posso saperlo. L'idea che Thomas possa avere ragione mi manda in crisi. Però la parte razionale di me mi dice che lui non potrebbe aver fatto una cosa del genere. Avrebbe sacrificato la vita di tante altre persone solo per vendetta. Non è possibile.
"Nicole allora?" Vedo Rose che mi passa una mano davanti agli occhi, preoccupata.
"Thomas mi ha chiesto se sapevo qualcosa di Louis. Era al corrente del fatto che non sapevo nulla di lui e ha detto che gli sarebbe dispiaciuto perdere un caro amico."
Ci guardiamo per qualche minuto in faccia senza spiccicare parola e poi Sophie si decide a parlare.
"Stiamo calme: prima di tutto prova a chiamare Louis e tu Harry" dice indicando prima me e poi Rose.
Entrambe prendiamo i cellulari e componiamo i numeri. Scatta la segreteria, maledizione!
"Spento" dice Rose abbattuta.
"Ora controlliamo le ultime notizie per assicurarci che non ci siano problemi con gli ultimi voli".
Lei afferra il telecomando, io il pc e Rose il suo cellulare.
Rimaniamo alla ricerca di qualsiasi (tragica) notizia ma non troviamo nulla.
Almeno possiamo tirare un sospiro di sollievo.
"Credo che Thomas ti abbia detto quelle cose solo per spaventarti"
"Già non ci sono altre spiegazioni, vedrai che quando meno ce lo aspettiamo ci chiameranno" continua Rose.
Sbuffo e mi accascio sul divano.
Passano secondi, minuti o forse ore e tutto ciò che faccio è aspettare: aspettare che il mio telefono squilli, o che almeno lo faccia quello di Rose. Nulla. Riprovo a chiamare Louis e poi anche Liam ma nessuno da notizie.
Ad un certo punto sento dei singhiozzi provenire dalla mia destra: mi giro e trovo Rose con gli occhi pieni di lacrime, accovacciata sul divano mentre si tiene le ginocchia al petto.
A vederla così anche i miei occhi si riempiono di lacrime: credo di non aver pianto finora solo perché aspettavo qualcuno che lo facesse per primo. Volevo essere forte ma non posso prendere in giro nessuno, neanche me stessa. Non lo sono. E voglio il mio Louis. Ora.
Di scatto abbraccio Rose e poco dopo le mie spalle vengono ricoperte dalle braccia di Sophie che stringe sia me che Rose.
"Voglio Louis" dico.
"E io Harry"
"Vedrete che presto chiameranno oppure sarò io stessa ad andare a prenderli in Irlanda e riportarli qui tirandoli per le orecchie".
Usa queste parole con tono duro ma sia io che la mia amica sappiamo che lo fa solo per strapparci una risata.
Rimaniamo così per tanto e più passa il tempo, più sento le palpebre pesanti. Decido di chiudere un attimo gli occhi ma il sonno prende il sopravvento.
●●●
I primi raggi del sole mi infastidiscono e giro il viso dall'altra parte trovandoni con la faccia sul sedere di Sophie.
Ieri sera ci siamo addormentate tutte sul divano e ora Sophie abbraccia la spalliera del mio sofà mentre Rose ha un braccio e una gamba penzoloni e la bocca leggermente aperta.
Mi prendo qualche altro secondo per svegliarmi e schiarirmi le idee su quello che è successo ieri.
All'improvviso squilla il cellulare e io scatto all'in piedi afferrandolo al volo e rispondendo.
"Pronto"
"Ehi" mi dice una voce che riconoscerei tra mille. È lui, è Louis. Mi sta parlando e sta bene.
La tensione che sentivo all'altezza dello stomaco svanisce e mi sento più leggera.
"Principessa ci sei?" Mi chiede con voce dolce.
"Si scusa"
Lo sento ridere e questo suono ha lo stesso effetto su di me ma subito dopo vengo pervasa da una rabbia incontrollabile.
"Tu brutto idiota vuoi dirmi che cavolo di fine hai fatto e perché ti sei deciso a chiamare solo ora?" Sbraito svegliando le mie amiche e che mi guardano con un occhio aperto e uno ancora chiuso.
"Allora ti decidi a parlare oppure devo venire in Irlanda a prenderti a calci in c.."
"Frena principessa ho capito" lo sento ridacchiare dall'altra parte del telefono.
"Smettila o metto giù"
"No per favore. Senti mi dispiace che non averti avvisato ma c'è stato un problema con i bagagli e avevamo i cellulari lì dentro. Poi quando abbiamo recuperato tutto abbiamo visto che era troppo tardi e non volevamo svegliarvi"
Non credo neanche ad una singola parola di quello che mi ha detto.
"Un messaggio no?"
"Non ci abbiamo pensato" risponde quasi insicuro.
"Ma davvero? Sei così testone da non pensare di mandare un messaggio alla tua fidanzata per avvertirla che sei vivo?"
"Beh si" borbotta un pò irritato.
"E hai altri tre amici ancora più testoni di te" quasi urlo.
"Senti ho detto che mi dispiace" urla anche lui.
"Sei sicuro che non mi nascondi niente?"
"Certo perché dovrei?"
Già, perché dovrebbe? Ridicolo.
"Sai che non mi piace quando mi menti?"
"E non lo sto facendo" mi risponde ma posso notare un'incrinazione nella voce per le ultime parole.
No, decisamente non gli credo.
"Facciamo una videochiamata. Ho bisogno di vederti" dico assumendo un tono più calmo.
"Non.. posso"
"Cosa?" Chiedo perdendo quel briciolo di calma recuperata.
"Non posso perdere tempo, ho molto da fare qui in Irlanda".
"Bene, allora non disturbarti a tornare" gli urlo per poi chiudergli il telefono in faccia.
Do uno sguardo fugace a Sophie che mi guarda ad occhi spalancati e salgo di sopra. Davanti alle scale trovo Rose che urla al telefono, quasi sicuramente con Harry. Anche lei dopo pochi secondi chiude il telefono in faccia al suo interlocutore.
"Era Harry?"
"Io direi piuttosto che era un super mega idiota" dice sarcastica.
"Mi ha chiamata Louis e ho avuto la tua stessa reazione."
"Che ti ha detto?"
"Che hanno avuto un problema con i bagagli e quando lo hanno risolto hanno pensato di non disturbarci visto che di sicuro stavamo dormendo. A te?"
"Lo stesso. Credono davvero che siamo stupide. Harry voleva liquidarmi in due minuti. Così ho attaccato io"
"Io ho chiesto a Louis di fare una videochiamata ma mi ha detto che aveva cose più importanti da fare"
"Sono due idioti" concludiamo in coro.
Questa cosa mi strappa un sorriso ma quasi subito torno seria.
"Senti io vado a fare una doccia. Ci vediamo giù?"
"Si, vado a spiegare tutto a Sophie"
"Giusto eravamo tanto prese dall'urlare al telefono che non le abbiamo detto nulla. Ma non credo che ci abbia messo molto a capire".Dopo una mezz'ora buona ridiscendo in salotto e trovo le mie amiche a guardare la tv.
"Harry mi ha scritto e mi ha chiamato ma non ho risposto" mi comunica Rose continuando a guardare un programma stupido alla tv mentre mangia delle caramelle gommose.
"Vedete questo è Harry- dice prendendo una caramella a forma di orsacchiotto. Le da un morso strappando la testa di quel povero animale e poi ci guarda- e questo è quello che gli farei se lo avessi davanti".
Io e Sophie scoppiamo a ridere ma veniamo interrotte dal mio cellulare.
"Non fa altro che suonare da quando sei salita" mi comunica con uno sbuffo S.
Lo prendo e trovo 13 chiamate e 7 messaggi di Louis. Ignoro le chiamate e leggo i messaggi che nell'ordine dicono:
-Nicole scusami, ti prego rispondi.
-So di essere un idiota ma non mi ignorare.
-Rispondi. Odio quando mi ignori.
-Principessa lo sai che non ti mentirei mai
-D'accordo forse qualcosa devo dirtela ma non è nulla di cui tu debba preoccuparti.
-Fammi spiegare.
-Sai che non mi arrendo.Non appena leggo un ultimo messaggio, il telefono prende a squillare di nuovo tra le mie mani.
Ancora lui. Decido di rifiutare la chiamata e di spegnerlo.
Non ho intenzione di sentire le sue bugie ora.
Mi accomodo sul divano tra le mie amiche e ci stringiamo godendoci lo stupido programma che stanno trasmettendo.
●●●
Sono passati due giorni e dopo quel giorno che io, Rose e Sophie abbiamo passato a riprenderci dallo spavento, siamo tornate alla normalità.
Abbiamo festeggiato la fine della scuola con i nostri amici e mia madre e mio fratello sono tornati da casa dei nonni.
Tra poco ci sarà la recita di Scott all'asilo e lui è super emozionato per la parte da funghetto che deve interpretate in una rivisitazione di Cappuccetto Rosso, anche perché finalmente rivedrà Ellie, la sua fidanzatina e quindi la mia cognatina.
Se ve lo state chiedendo, no non ho più sentito Louis.
Ho ignorato tutte le sue chiamate anche se dopo un giorno lui ha desistito. Quando tornerà parleremo, a patto che sia disposto a non trattarmi come una stupida.
Finalmente ho finito di prepararmi: ho indossato un pantalone nero a vita alta e una camicetta color panna con un semplice paio di ballerine nere.
Ho legato i capelli in una treccia laterale e preso una leggera giacca da poggiare sulle spalle nel caso facesse freddo.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio prima di sentire mia madre chiamarmi dal piano di sotto.
"Nicole"
"Scendo mamma"
Spruzzo del profumo e prendo la borsa mettendoci dentro il cellulare e io portafogli.
"Nicole"
Sbuffo e scendo. "Mamma ho detto che sono pron.."
Le parole mi muoiono in bocca quando vedo che mia madre è davanti alla porta e dietro di lei c'è Louis.
"Che ci fai qui?" Chiedo con voce dura.
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No control- Louis Tomlinson
Fanfiction-Tutti hanno bisogno di qualcuno -Io no -Perché? -Perché ho bisogno solo di te. Il Sequel è "If I could fly" #276 in Fan Fiction 23/11/2016 #141 in Fan Fiction 18/12/2016 Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!