NICOLE
Provo a scalciare cercando di scendere dalle sue braccia ma non appena faccio un movimento un pò più slanciato, una fitta di dolore mi attanaglia al basso ventre e stringo un pò di più le braccia di Louis.
"Tutto bene?" Mi chiede fermandosi in mezzo al corridoio.
"Sisi" rispondo a testa bassa.
"Non ti senti bene?" Mi chiede premuroso.
"No no"continuo mentre sento il rossore lungo le mie guance.
"Sicura?"
Dio mio quanto può essere tonto alle volte! Non so se lo stia facendo di proposito oppure non ci arriva davvero.
"Louis cosa abbiamo fatto poco fa?"
"Abbiamo fatto l'amore" mi dice con un cipiglio sul viso e io sento il mio cuore accelerare i battiti. Abbiamo fatto l'amore. Si, lo abbiamo fatto ed è stato fantastico.
Lo guardo ammaliata per un attimo e poi divertita perché ancora non è arrivato alla causa del mio piccolo malessere.
Poi un lampo gli attraversa gli occhi.
"Ho capito!" Esclama come se avesse avuto una illuminazione.
"Sicuro?" Chiedo questa volta io.
"Non stuzzicarmi." Mi dice dandomi un leggero pizzicotto sul sedere. Con un calcetto fa aprire la porta del bagno, la richiude allo stesso modo e mi poggia per terra.
"Che ci facciamo in bagno?"
"Ho intenzione di usare la tua bella vasca rilassandomi un pò insieme a te".
"Oh".
"Ti dispiace l'idea?"
"No è che non so se sia una buona idea" sussurro.
"Non ti preoccupare, non ti chiederò gli straordinari.. per stasera. Solo voglio coccolarti un pò e poi ti sei svegliata in un lago di sudore" continua in tono tranquillo.
"Uno: non mi riferivo ad alcuno straordinario, semplicemente al fatto che se Scott si sveglia e non mi trova in camera si potrebbe spaventare. Due: per caso mi vuoi dire che puzzo?" Gli chiedo contando sulle dita le mie obiezioni.
Louis si lascia andare ad una risata contenuta e poi si dirige verso la vasca aspettando l'arrivo dell'acqua calda. Poi versa in essa mezzo tubetto del mio bagnoschiuma alla vaniglia (Diciamo pure che non ha il senso della misura!) e aspetta che si formi la schiuma. Quando è soddisfatto si alza e mi si avvicina. Mi leva lentamente la felpa e poi mi prende per mano; mi aiuta ad entrare in acqua e non appena i miei muscoli tesi entrano in contatto con l'acqua calda al punto giusto, sobbalzo per poi godermi la piacevole sensazione. Poco dopo mi raggiunge anche Louis che si mette dietro di me e mi lascia poggiare la testa al suo petto. Mi bagna le spalle e le massaggia lentamente, facendo scorrere le dita avanti ed indietro e sciogliendo ogni pressione o contrattura lungo i miei muscoli. Ripete l'operazione finché le nostre dita si incrociano sul mio ventre.
Mi godo la pace di quel momento e gli accarezzo il dorso della mano con i pollici.
"Lo sai che ti amo?" Gli dico così, senza motivo.
"E tu sai che io amo te?"
Annuisco impercettibilmente e mi godo ancora il silenzio per qualche minuto.
"Ti fa ancora male laggiù?"
"Diciamo che sono un pò indolenzita."
Borbotto rossa in viso.
"Scusami" mi dice dolcemente ma sento che sta trattenendo una risata perché il suo petto vibra leggermente contro la mia schiena.
"Smettila" gli dico e sono la prima a lasciarmi andare ad una risata.
Prima che Louis possa iniziare la risalita con le sue mani lungo il mio corpo, sentiamo un rumore provenire dalla porta.
"Fa silenzio" gli intimo facendogli segno con l'indice ma nel togliere le mani da sotto l'acqua, me le sporco di schiuma e quindi faccio lo stesso anche con la punta del naso provocando la sua risata. Gli do uno scappellotto dietro la nuca e finalmente tace. Dalla porta del bagno sento di nuovo quel rumore.
"Tata" dice una vocina.
Tiro un sospiro di sollievo. È solo Scott.
"Dimmi tesoro" urlo in risposta.
"Non riesco a dormire. Posso andare nel tuo letto?"
Mi si fredda il sangue nelle vene. Il mio letto è sfatto, ci sono le cose di Louis in giro e soprattutto le lenzuola sono.. Beh sporche.
"No!" Mi affretto a rispondere.
"Posso entrare?"
"Assolutamente no!" Rispondo ancora mentre Louis fatica a trattenere le risate.
"Non mi vuoi più bene Tata?" Inizia a singhiozzare mio fratello dall'altra parte della porta mentre io fatico a ragionare con lucidità.
"Scott non dire sciocchezze. Puoi fare una cosa per me?" Chiedo con più dolcezza.
E faccio fatica a sentire il suo si sussurrato. "Vai nella tua cameretta e aspettami. Tra qualche minuto sono da te. Promesso"
"Ma non ti senti bene?"
"Cosa? No sta tranquillo"
"Va bene" borbotta e posso immaginare il broncio sul suo vicino paffuto.
Quando non sento più i suoi passi, tiro un sospiro di sollievo. E Louis si lascia andare alla risata che stava trattenendo.
"Sei un idiota. Smettila subito!" Gli dico con una mezza risata sulle labbra.
"Voglio proprio vedere che dirai a tuo fratello" sghignazza.
"Allora le cose sono semplici. Adesso tu esci dall'acqua, vai in camera mia, rassetti le tue cose e cambi le lenzuola. Io mi asciugo, metto il pigiama, vado da Scott e poi faccio la lavatrice. Poi preparo la colazione per tutti e iniziamo la giornata". Parlo senza quasi respirare e quando ho finito noto che Louis fatica a mantenere la serietà.
"Per la tua salute mentale, ti do retta" mi dice alzandosi e donandomi una perfetta visuale del suo corpo. Si chiude una salvietta intorno ai fianchi e poi si gira verso di me facendomi arrossire immediatamente per il fatto che mi ha beccata a scannerizzarlo. Si avvicina e si abbassa all'altezza del mio orecchio.
"Puoi guardare, sono tutto tuo". Mi dà un bacio sulla fronte ed esce.
Tiro un sospiro e faccio la stessa cosa. Mi asciugo velocemente indossando il pigiama e vado in camera di mio fratello. Lo trovò seduto sul tappeto dei giochi circondato dai suoi amici dinosauri.
Mi siedo vicino a lui e lo prendo tra le braccia stringendolo.
"Andiamo a nanna?"
"Ho paura. Brutto sogno"
"Adesso ci sono io e vedrai che non ne farai più"
"Storia" sussurra e io mi alzo sorridendogli e lo metto a letto coprendolo con il lenzuolo.
"Allora c'era una volta una principessa che viveva in un castello enorme e amava giocare con le bambole. Un giorno arriva una strega cattiva che gliele vuole portare via e quando sta per andare via, arriva un principe sopra un drago e.."
"Com'era il drago?"
"Ehm.. Era tutto verde con la testa enorme e lo sguardo buono. Aveva una coda lunghissima che i bambini del villaggio usavano come scivolo. Il principe riesce a recuperare le bambole e.."
"Com'era il principe?" Chiede Scott sbadigliando e io gli passò le dita tra i capelli.
"Era molto bello. Aveva gli occhi azzurri e il sorriso dolce. Con una rete magica recupera le bambole della principessa e gliele riporta. Lei è felicissima e per ringraziarlo gli dona tutto il cioccolato che conservava nel suo posto segreto".
Scott finalmente si è addormentato. Mi alzo dal suo lettino sentendo i muscoli ancora un po' indolenziti e torno in camera dove Louis è di spalle. Indossa solo i boxer e la felpa e sta rifacendo il letto anche se ha qualche problema con le lenzuola.
Mi schiarisco la voce. "Vuoi una mano?"
"No" borbotta e sono quasi certa di avergli sentito dire "è una faccenda tra me e lui" e questo mi fa ridere. Recupero tutti i panni sporchi e torno in bagno. Rassetto tutto e metto in funzione la lavatrice. Prima di uscire passo davanti allo specchio e noto come il mio viso sia diverso. È più luminoso, ho gli occhi vispi e le labbra più rosse del solito. Sono felice. E al più presto dovrò parlarne con Rose e Sophie. Chissà come reagiranno. Sorrido al solo pensiero e torno in stanza dove Louis ha quasi vinto la sua battaglia.
"Posso darti una mano?"
"No. Siediti sulla poltrona e aspetta"
"Agli ordini" scherzo facendo il segno dell'attenti.
Mi siedo e aspetto pazientemente. Alla fine dopo 10 minuti ce la fa. Mi alzo mentre sta guardando soddisfatto il suo capolavoro e lo abbraccio da dietro.
"Saresti un domestico perfetto"
"Io sono perfetto" dice facendomi una boccaccia.
Sorrido e gli bacio una guancia per poi lasciarmi andare ad uno sbadiglio.
"È ancora presto, ci mettiamo ancora un pò a letto?" Mi chiede.
"Va bene ma metti la sveglia così faccio in tempo a preparare la colazione."
Ci mettiamo a letto e lui si poggia di schiena allargando un braccio in cui mi rifugio poggiando la testa sul suo petto e con la sua mano tra i miei capelli, riprendo i a dormire anche se credo di non aver mai smesso di sognare.
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No control- Louis Tomlinson
Fanfiction-Tutti hanno bisogno di qualcuno -Io no -Perché? -Perché ho bisogno solo di te. Il Sequel è "If I could fly" #276 in Fan Fiction 23/11/2016 #141 in Fan Fiction 18/12/2016 Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!