Capitolo 16

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HARRY
Camminiamo in una strada in cui non c'è tanta gente. Le nostre mani sono ancora unite e per una volta Rose non mi urla contro. Se ne resta in silenzio, immersa nei suoi pensieri. Chissà cosa le passa per la mente: sembrerà una frase già detta ma non mi sono mai trovato in una situazione simile. Solitamente le uniche ragazze con cui parlo, sono quelle del Red e non c'è molto di cui discutere con loro. Lei invece è così complicata. Sempre sulle sue, sempre scostante, come se cercasse di allontanarmi per non affezionarsi.
La guardo e mi incanto: è così piccola in confronto a me.
"Questa volta sei tu che mi sciupi Styles" ride.
Non è un suono che ho sentito molto spesso ma mi piace moltissimo.
"Oh me ne rendo conto, credimi ma non riesco a smettere"
"Smettila di farmi arrossire" dice dandomi una spallata giocosa. Sembra si stia rilassando.
"Non sei abituata ai complimenti?"
"Non sono abituata ai tuoi" mi dice e vedo che si morde il labbro perché si è pentita di quanto ha detto.
Mi fermo in mezzo alla strada e lei si gira verso di me con aria interrogativa.
"È successo qualcosa?"
"Ti voglio baciare"
"Cosa?" Mi guarda a bocca aperta.
Non le rispondo ma poggio le mie labbra sulle sue. All'inizio spero che non mi dia uno schiaffo e non lo fa. Tiro un sospiro di sollievo mentre resto immobile tenendo intrappolato il suo labbro inferiore tra le mie. Poi inizio a sperare che lei ricambi e inizio a muovermi ma lei resta immobile. Poggio una mano sulla sua schiena tirandola a me e lei fa un passo avanti finendo sul mio petto su cui poggia le mani. Non so come ma inizia a baciarmi e non si oppone quando traccio le sue labbra con la lingua. La sento sorridere e lo faccio anche io. Non sono mai stato tanto teso nel dare un bacio. Non so per quanto restiamo così: ogni tanto sento qualcuno passare e fermarsi un attimo ad osservarci e sento persino una vecchietta dirci che dovremmo fare queste oscenità in privato. Se baciare la ragazza più bella di sempre in pubblico, è un peccato, allora beh, voglio peccare per sempre. Quando ci stacchiamo la vedo arrossire e le bacio la guancia destra.
"Finalmente"
"Cosa?" Chiede lei guardando le sue mani sul mio petto.
"Mi hai baciato"
"Beh non credo dovrebbe ricapitare" dice poco convinta.
"Oh andiamo non rovinare tutto" dico baciandole l'altra guancia.
E di nuovo il rossore si impossessa del suo viso.
"Perché lo hai fatto?"
"Perché lo volevo e lo volevi anche tu. Dalla prima volta che ti ho visto"
"Oh"
"Solo 'oh'?" Le dico prendendola in giro.
Lei mi fa una linguaccia e poi torna seria.
"Non voglio soffrire Harry".
Mi incanto un attimo a sentire il mio nome pronunciato da lei.
"Non voglio farti soffrire"
"Davvero?" Dice inchiodando i suoi occhi nei miei.
"Davvero" dico mentre unisco di nuovo le nostre labbra.
La accompagno a casa e prima di aprire il portone, si gira verso di me.
"Mi dai il tuo numero?" Le chiedo e lei annuisce per poi scrivermelo sul mio cellulare.
Poi mi da un bacio sulla guancia e sgattaiola dentro.
Le mando subito un messaggio:
"Buonanotte piccola. Sognami"
Dopo poco mi arriva la sua risposta:
"Non ci sperare Styles. Buonanotte xx"
LOUIS
Quando arrivo a casa, mia mamma mi aspetta ancora sveglia. Per fortuna non è tardi.
"Louis" mi chiama dolcemente. Le bacio una guancia e mi siedo accanto a lei sul divano.
"Stai bene mamma?"
"Certo tesoro. Tu piuttosto? Ti vedo felice"
"Già, credo di esserlo".
"Come si chiama?"
"Chi?"
"La ragazza che ti rende felice"
"Oh.. beh.. non è come pensi" borbotto in modo goffo.
"Sono tua madre Louis, so quando stai mentendo e so quando ti stai innamorando.
Innamorando.. è quello che sto facendo? Non ho mai provato altra forma di amore che non fosse quello per la mia famiglia. E per Nicole cosa provo? So che quando i nostri sguardi si sono incontrati per la prima volta, mi sono incantato a guardarla. L'avrei baciata anche in quel momento. Il suo non fidarsi, l'essere timida e chiusa, il fatto che abbia dato il suo primo bacio, che non si sia fermata all'impressione che do ma che abbia voluto conoscermi, il fatto che non si beva le mie stronzate, che si sia stretta tra le mie braccia stasera e che abbia lasciato l'impronta delle sue labbra sul mio collo, sono cose che mi portano a legarmi sempre di più a lei. E se pure ora non sono innamorato, di certo al momento è al centro dei miei pensieri.
"Nicole" dico decidendomi finalmente a rispondere a mia madre.
"Te l'ho sempre detto che quelle ragazze non facevano per te e che quando avessi trovato quella giusta te ne saresti reso conto".
"Come fai a sapere che è quella giusta?"
"Nessuna ti ha mai lasciato un segno sul collo o almeno tu non hai mai fatto nulla per mostrarlo"
Me lo tocco involontariamente e sorrido.
"Me la farai conoscere prima o poi?" Chiede ridendo.
"Prima o poi" le dico baciandole una guancia e chiudendomi in camera. Mi spoglio velocemente e mi metto a letto e ripenso a poche ore fa. Mi ha fatto effetto trovarla nella vasca e ancor di più vederla in camera: non sapevo come comportarmi. Mi è venuto naturale stringerla a me e soprattutto ho fatto fatica a tenere gli occhi chiusi. Quando mi ha raccontato come si sentiva mi si è stretto il cuore. Non voglio che abbia tutte queste insicurezze e devo fare di tutto per spogliarla da esse. Serve anche questo se voglio che si fidi di me.
In fondo mi sento anche in colpa a non dirle tutta la verità: ma ora proprio non potrei farlo. Scapperebbe da me se sapesse di Mark e del resto ma sono troppo egoista per lasciarla andare via. Le dirò tutto. Con calma. Pensando alle sue labbra sulle mie, finalmente mi addormento.
NICOLE
Stamattina mi sono svegliata prima del solito. Ho preparato la colazione per tutti e sono andata a svegliare la mamma e Scott. Cioè, svegliare Scott è stata più dura di quanto pensassi, ma va bene.
"Scott ti ho preparato la colazione" gli sussurro.
Niente, è fermo immobile.
"Scott ci sono i pancake con la Nutella"
Finalmente si muove e ancora con gli occhi chiusi si lega a me modi koala. Mi siedo un attimo sul letto con lui in braccio e lo coccolo un pò: lui si stringe a me e quando è abbastanza sveglio inizia a lasciarmi una serie di baci sulla guancia. Poi si alza da me e corre giù. Quando sto per scendere anche io, mamma mi ferma.
"Tesoro parliamo un pò?"
"Certo, ma che succede?"
"Me lo dovresti dire tu, non sei mai stata così di buon umore"
"Oh io non credo che.."
"Nicole ti conosco. Quel tuo amico dell'altra volta è il responsabile di tanta felicità"
"Credo di si" dico guardandomi le mani.
Lei poggia le sue sulle mie e mi guarda comprensiva.
"Ed era colpa sua se l'altra sera eri così nervosa?"
"Già" dico sorridendo debolmente.
"All'inizio le relazioni non sono mai facili perché bisogna imparare a conoscersi. Ma non lasciare che vi allontaniate"
"Farò il possibile"
"Andiamo a fare colazione ora. Porti tu Scott all'asilo?"
"Va bene. Però passa Louis a prendermi e andiamo insieme"
"Vediamo se supera l'esame Scott allora"
Entrambe ridiamo e scendiamo a fare colazione. Quando guardo l'orologio mi accorgo che è tardissimo. Salgo in camera e mando un messaggio:
"Buongiorno :) stamattina devo accompagnare anche Scott all'asilo. Se per te è un problema, ci vediamo un'altra volta. Nicole xx"
Aspetto per qualche minuto la risposta e quando sento il telefono vibrare, spero che mi risponda che verrà comunque.
"Buongiorno principessa. Per me non ci sono problemi, tuo fratello mi sembra in gamba. PS: quei baci li voglio davvero, tra poco sono da te. Xx"
Sorrido come una stupida e corro a vestirmi: jeans scuro strappato sulle ginocchia e una semplice maglietta bianca con sopra una stampa. Lego i capelli in una coda e scendo di corsa trovando mio fratello già pronto che mi aspetta alla porta. Salutiamo mamma e usciamo.
"Sei sempre in ritardo" mi rimprovera mio fratello che mi tira per la mano.
"Hai ragione, è sempre in ritardo"
Quando alzo lo sguardo, mi trovo di fronte Louis con una maglietta bianca e un pantalone di tuta nera e grigia sotto. Ciuffo perfetto e accenno di barba. Un incanto. Rimango un attimo sbalordita a fissarlo e lui si avvicina dandomi un bacio sulla guancia.
"Non guardarmi così davanti a tuo fratello principessa. Sai che con lui devo controllarmi"
Io arrossisco e dopo che mio fratello per un attimo passa lo sguardo da me a lui e viceversa, chiede:
"Ma tu sei il fidanzato di mia sorella?"
E in quel momento il mio mondo si ferma!

No control- Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora