ROSE
Tata cerca di consolarmi passandomi la mano lungo la schiena.
"Magari era preoccupato per cose sue" mi dice asciugandomi le lacrime.
"O magari si è stancato di me che faccio la stronza"
"Gli piaci proprio perché non gliela dai mai vinta, tranquilla Rose. Magari è stata solo una brutta giornata ieri. Perché non provi a chiamarlo?"
"Hai ragione. Ci provo"
Prendo il telefono con le mani un pò tremolanti e compongo il numero.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
"Pronto?" Sento una voce roca che mi parla.
"Ehm.. Harry?" Chiedo in un sussurro.
"Rose è successo qualcosa?"
"No"
"Perché sussurri?"
"Non lo so" e un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra.
"Oh"
"Stavi dormendo?"
"In realtà si.. ma è stato un piacevole risveglio"
"Io volevo parlare di quello che è successo ieri"
HARRY
No. No. No. No. Ho già detto no?
Che cavolo le dico?! La mia voce interiore mi suggerisce "NO!"
"Anche io ho bisogno di parlarti."
"Passiamo la giornata insieme?"
"Non hai scuola?" Chiedo stranito.
"Mmh si ma potrei saltarla per oggi"
"Trasgressiva eh?" Le chiedo e per un attimo un sorriso sorge sulle mie labbra ma scompare quando mi ricordo cosa le devo raccontare.
"Styles! Non mi prendere in giro" mi urla e stacco per un attimo il cellulare dall'orecchio per salvare i miei timpani.
"Passo fra una mezz'ora davanti scuola"
"Bene. Puntuale" risponde ma lo sento che sta sorridendo. Beh speriamo che lo faccia anche quando avrò finito di parlarle.
Un attimo: non posso dirle tutta la verità! Anche Louis e Liam hanno il mio stesso problema e dobbiamo decidere quale versione della storia raccontare.
Invio un messaggio ad entrambi e per fortuna dopo dieci minuti suonano il campanello mentre io mi alzo a fatica dal letto. Meno male che non devo incontrare nessuna ragazza, ho un aspetto davvero orribile e la mia reputazione potrebbe risentirne!
Apro la porta e me li trovo davanti con due facce serie.
"Rose mi vuole parlare perché ieri l'ho trattata un pò di merda e ho intenzione di dirle la verità"
"Anche io ci avevo pensato" dice Louis.
"A dire la verità a Rose?" Chiedo stranito.
"No piccolo genio, a parlare con Nicole" mi risponde alzando gli occhi al cielo. Oh insomma, che vuole da me, sono ancora mezzo addormentato..
"Allora siamo d'accordo?"
"Si. Anche se non so quanto possiamo guadagnarci" continua Liam.
"Ma che ci hanno fatto quelle tre? Da quanto ci preoccupiamo di quello che facciamo?"
"Tu, ti preoccupi da quando hai iniziato a rischiare la vita con le sfuriate di Rose" sghignazza Liam.
"E tu- dice indicando Louis- da quando quegli occhi da cerbiatta- e mima anche il movimento delle ciglia- ti hanno fatto sciogliere" continua rivolgendosi a Louis. Ci guardiamo e sbuffiamo.
"Io porto Nicole a pranzo fuori dopo scuola"
"Io devo vedermi con Rose tra.. oddio ora. Scusatemi scappo se no non mi da neanche il tempo di parlare".
Corro via e dopo qualche problema ad infilare la scarpa destra al piede destro e la sinistra al sinistro, corro di sotto sbattendo la porta.
Arrivo da lei in poco tempo. Appena la vedo mi stupisco: pensavo di vedere il fumo che le uscisse dalle orecchie e invece sembra quasi preoccupata. Scendo dalla macchina e mi avvicino e mi sorprendo ancora di più quando mi abbraccia avvolgendo le braccia intorno al mio busto.
LOUIS
Liam mi guarda strano.
"Non dirmi che non sei più d'accordo" gli dico.
"No è che devo dirti una cosa"
"Spara"
"Oggi pomeriggio io e Nicole usciamo"
Quasi mi strozzo con la mia saliva.
"Voi cosa?" Chiedo scattando in piedi.
"Calmati Tommo. Usciamo da amici. Quando ti abbiamo portato da lei, ferito, era giù di morale e così le ho chiesto di parlare un pò e lei ha accettato"
"Resta ancora da vedere se dopo che le avrò parlato vorrà ancora vederci"
"Io devo ancora avvertire Sophie" mi dice Liam che si alza ed esce lasciandomi solo.
Solo mi ci sento sempre se non c'è lei. Ha la capacità di farmi sentire sempre al centro dell'attenzione e mi ci potrei perdere nei suoi occhi. Mi piace quando le mancano le parole e non sa che rispondermi, quando arrossisce, quando mi accarezza i capelli e io le bacio la fronte.
No vabbè sto diventando troppo sdolcinato. Nicole, cosa mi stai facendo?
Ma forse lo so già solo che per ora sono parole troppo grandi da pronunciare.
Liam torna dentro e mi dice che anche Sophie ha accettato di vederlo ma in serata. Quando guardo l'ora mi accorgo che dovevo essere a lavoro già un'ora fa.
Joe mi ammazza.
"Payno io vado"
"Fammi sapere se sei vivo dopo"
"Altrimenti prepara un pacchetto di sigarette da mettere sulla mia bara" scherzo uscendo da casa di Harry.
HARRY
Rose non si stacca più: non che non mi faccia piacere questo suo lato tenero ma è troppo preoccupata.
"Ehi che succede?" Le chiedo accarezzandole i capelli.
"Mi dispiace per ieri" sussurra contro il mio petto "scusa se ho fatto qualcosa di sbagliato"
"Rose devo parlarti".
E devo farlo ora perché non posso lasciare che continui ad incolparsi per cose che in realtà sono responsabilità mia.
"Vieni" le dico prendendole la mano e portandola in auto. È agitata e qualcosa mi dice che tra poco lo sarà anche di più. Il viaggio è silenzioso e per fortuna breve. La porto a casa mia ben sapendo di trovarla vuota.
"Dove siamo?" Mi chiede con voce piccola.
"A casa mia"
"Oh". La vedo stringersi le mani.
"Non voglio farti nulla. Ricordi? dobbiamo parlare". Le sorrido mostrando le fossette e lei subito le tocca con l'indice facendomi ridere.
Le bacio la mano e poi le dico di scendere.
Quando entra inizia a guardarsi intorno e vedo che rimane piacevolmente sorpresa quando trova tutto in ordine. Eh si, modestamente sono un uomo da sposare.
Si siede sul divano e con lo sguardo mi fa capire di raggiungerla.
Non so da dove iniziare. Mi sudano le mani. Mi sto giocando il tutto per tutto.
"Allora. Ieri ero nervoso ma non per colpa tua. Ti sarai chiesta che cosa faccio per vivere" e la vedo annuire.
"Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti e io e gli altri stavamo picchiando Josh?"
"Jeff" mi corregge e io alzo gli occhi al cielo.
"Quello. Beh ci doveva dei soldi"
La vedo trasalire e guardarmi con gli occhi spalancati.
"Tu.. cosa.." parla in modo confuso. Le prendo le mani tra le mie ma lei si allontana e questa cosa mi ferisce perché non voglio che abbia paura di me.
"Spiegami" dice sospirando.
"Aveva comprato della droga ma non ci aveva pagato e abbiamo dovuto dargli un avvertimento"
Si alza di scatto dal divano.
"Tu sei uno spacciatore"
"Non proprio. Lascia che ti spieghi"
"Parla. Ora" mi dice con tono freddo.
E questa volta sono io a sospirare.
"Quando mio padre ha lasciato mia mamma non si è preoccupato di darci nulla e mia madre non trovava lavoro. Io e mia sorella andavamo a scuola e un giorni incotrai Mark che mi propose di spacciare un pò d'erba tra i miei compagni per avere un pò di soldi. Accettai e col passare del tempo lui iniziò a fidarsi di me così come di Louis, Liam e Niall e ci chiese di spacciare qualcosa di più grosso. Non siamo sempre invischiati in queste faccende. Solo quando Mark ci chiama. Ultimamente non siamo molto a contatto con queste cose ma lui vuole che battiamo la banda rivale."
"È per questo che hai questi lividi?"
"Si"
"Non hai mai pensato di trovare un altro lavoro?"
"Non è tanto facile uscirne"
"Ti piace quello che fai?"
"Quando devo picchiare la gente no. Ma quando hai tra le mani tutti quei soldi ottenuti solo dando a qualcuno delle pasticche, così piccole, risulta tutto più facile"
"Capisco."
"Non hai nient'altro da dire?"
"No" sussurra e la vedo riprendere a torturarsi le mani.
Cerco di avvicinarmi di nuovo ma lei si allontana strisciando sul divano.
"Non ti credo. Non essere così silenziosa. Urlami contro ma per favore parla e dimmi che continuerai a farmi entrare nella tua vita."
"Non posso"
"Cosa?" Chiedo stranito. Non posso lasciarla andare.
"Non ce la faccio"
"Guarda che non sarai in pericolo. Saremo sempre insieme e ti proteggerò"
"Non è questo: non posso passare la mia vita a saperti in pericolo"
"Non farlo. Io starò bene"
"E chi me lo assicura?"
"Io. Fidati di me" e questa volta lascia che io le prenda le mani.
"Non lo so"
"Si che lo sai. Lo so che tutto questo è più grande di te e probabilmente anche più grande di me ma insieme ce la possiamo fare. Proviamoci almeno"
"Ho bisogno di tempo per pensare"
"Possiamo pensare insieme?" Le chiedo con il tono più dolce possibile. Ancora una volta questa ragazza mi sorprende facendo tutto quello che non avrei mai pensato. Si siede sulle mie gambe poggiando le mani attorno al mio collo e la testa sul mio petto. La stringo a me e ci dondoliamo piano.
"Mi piace questo tuo lato dolce" le sussurro e lei alza la testa porgendomi la guancia.
Inizio a baciargliela ripetutamente facendola ridere.
"Tornerò presto quella di sempre"
"Ne sono sicuro. Però mi godo la versione zuccherosa per ora. Sei arrabbiata?"
"Non lo so. Non credo"
"Mi fa piacere che non sei scappata"
"Non voglio più scappare da te. Ma non farmene pentire"
Mi chiede riappoggiando la guancia sul mio petto.
Alla fine pensavo mi avrebbe linciato e invece si è preoccupata per me. È tanto che nessuno si preoccupa per me. È una bella sensazione.
NICOLE
La giornata più noiosa della mia vita: Rose era con Harry e Sophie dai nonni e io qua tutta sola. Dopo aver sbuffato per non so quante volte finalmente l'ultima campanella suona e schizzo fuori dalla scuola fermandomi sul marciapiede. Mi guardo intorno cercando di vedere Louis ma nulla. Spero che non se ne sia dimenticato. Due mani mi coprono gli occhi e sento il profumo di Louis.
"Indovina chi sono!"
"Uno stupido" rispondo ridendo e lui mi gira verso di sé baciandomi dolcemente le labbra.
"Ho preso qualcosa al bar qui vicino. Ti devo parlare"
Lo vedo stranamente serio e inizio ad agitarmi anche io.
Mi prende per mano e andiamo al parco vicino la scuola.
Ci sediamo su una panchina e mi guarda. Mi guarda e non dice nulla.
"Promettimi che mi lascerai finire di parlare"
Mi si gela il sangue nelle vene.
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No control- Louis Tomlinson
Fanfic-Tutti hanno bisogno di qualcuno -Io no -Perché? -Perché ho bisogno solo di te. Il Sequel è "If I could fly" #276 in Fan Fiction 23/11/2016 #141 in Fan Fiction 18/12/2016 Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!