NICOLE
"Papà!" urlo prima di risvegliarmi e trovarmi con la fronte imperlata di sudore. Ancora un incubo, l'ennesimo da quando papà non c'è più. Quasi ogni notte ormai rivivo la stessa scena: eravamo tutti in macchina quando siamo finiti fuori strada per evitare che una macchina ci venisse addosso. Io, mamma e Scott ce l'abbiamo fatta ma papà no. Mi manca ogni giorno, terribilmente ma so che è sempre con me. Un sorriso appare sulle mie labbra ricordando papà e poco dopo, alla porta, appare Scott con il suo pigiamino con gli astronauti. Si sta stropicciando gli occhi con le manine chiuse a pugno; si avvicina al mio letto e sale e poi mi si mette in braccio e poggia la sua testolina sul mio petto. Io lo stringo a me e lo cullo per qualche minuto senza dire nulla.
"Su piccolo andiamo a prepararci così andiamo all'asilo".
"Dobbiamo proprio?" mi chiede con gli occhioni.
"Assolutamente si" gli dico dandogli una leggera pacca sul sedere. Si alza da me e corre giù a fare colazione. Dalla mia camera si sente già il buon profumino di biscotti appena sfornati e così mi alzo anche io. Mi stiracchio e sorpasso lo specchio senza fermarmi per guardarmi. Non mi sono mai piaciuta molto perché ho sempre avuto delle forme abbondanti: seno pronunciato, un ventre per niente piatto, cosce tonde e sedere grosso. Mamma continua a ripetermi che le mie forme mi donano qualcosa di speciale ma secondo me l'unica cosa di speciale è il numero che appare sulla bilancia ogni volta che ci salgo. La giornata è già iniziata male e ancora devo mettere piede a scuola. Sbuffo e vado in bagno: raccolgo i capelli in una coda per non bagnarli visto che li ho lavati ieri sera. Mi sciacquo il viso con l'acqua fredda e poi mi spazzolo i capelli lasciandoli ricadere liberi sulle spalle con i miei ricci morbidi. Torno in camera dopo aver finito con il bagno e opto per dei jeans scuri nel tentativo di coprire le mie cosce di pollo e una felpa leggera. Sarà anche maggio ma io sono sempre stata un tipo freddoloso. Infilo anche le Converse Blu e scendo di corsa.
"Buongiorno tesoro"
"Ciao mamma"
"Porti tu Scott all'asilo? Io devo andare a lavoro"
"Certo" dico sorridendole
"Non prendi un biscotto?"
"No meglio di no. Mangio una mela"
"Il pranzo è nel forno. Mi raccomando mangia"
"si certo. Tranquilla"
"Torno stasera per le 7"
"D'accordo. Su Scott, prendi lo zainetto e andiamo"
Mio fratello mi da la mano e usciamo. Mentre camminiamo non fa altro che parlare. Non so come faccia ad essere così iperattivo di prima mattina. Vedo in lontananza un gruppo di ragazzi. Non mi è mai piaciuto stare tra la gente, mi sento in imbarazzo perché mi sento sempre osservata anche se non sono tanto egocentrica da credere che si fermino per guardare me.
Cerco di superarli il prima possibile ma mio fratello giustamente doveva far cadere il suo dinosauro proprio davanti a loro. Si ferma a raccoglierlo mentre io sono là impalata cercando di non fissare quei tipi che già alle 7 del mattino hanno una sigaretta tra le labbra. Scott torna subito accanto a me e riprende a parlare. Mi afferra la mano e mi tira affinché lo ascolti e io non posso fare a meno di sbuffare.
Quando riprendo a camminare sento una risata alle mie spalle e mi giro verso quel gruppo di ragazzi poggiati al muretto scorgendone uno con un paio di occhi azzurri che guarda divertito la scena puntando il suo sguardo su di me. Una strana sensazione si fa largo dentro la mia testa ma cerco di scacciarla riprendendo a camminare. Dopo pochi minuti lascio Scott con la maestra e infilo gli auricolari iniziando ad ascoltare la prima canzone che mi capita a tiro e rilassandomi finalmente.
LOUIS
Mi sveglio quando sento delle urla provenire dalla cucina. Scanso le coperte e il contatto con il legno freddo mi fa rabbrividire. Continuo a chiedermi perché mi ostino a dormire solo con i boxer. Sbuffo e raggiungo la cucina: Julie e Jenny, le mie sorelle, stanno litigando di nuovo mentre mamma sta preparando la colazione. Mi avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia mentre lei mi porge una tazza di caffè.
"Perché litigano?"
"Ah non me lo chiedere. Lavori oggi?"
"Solo nel pomeriggio. Comunque mi vesto ed esco prima di legare entrambe ad una sedia"
"Non fare tardi"
"Si mamma" le dico. Torno in camera e indosso una maglietta rossa e una tuta blu con delle vans rosse.
Prendo il cellulare e dopo due squilli finalmente risponde.
"Niall chiama gli altri. Tra un quarto d'ora al solito muretto"
Attacco senza aspettare risposta ed esco allontanandomi il prima possibile dalle urla di quelle due. Dieci minuti dopo sono da loro che mi stanno già aspettando, uno più assonnato dell'altro. Saluto Niall, Liam e Harry con una pacca sulla spalla e poi mi appoggio al muretto accettando la sigaretta offertami da Harry.
"Non lo reggete proprio l'alcool" li schernisco.
"Non è divertente, ho mal di testa" sbuffa Liam.
"Tommo perché ci hai fatti venire qui?"
"Oggi pomeriggio dobbiamo lavorare"
Prima che possa spiegare il mio piano, il mio campo visivo è occupato da una ragazzina che tiene per mano un bambino. Lui non smette di parlare e vedo lei al limite dell'esasperazione. Poi al bambino cade un pupazzo e si ferma a raccoglierlo tornando indietro. Lei si gira e lo aspetta ma anche se adesso potrebbe guardare nella nostra direzione, non lo fa. Tiene gli occhi fissi sull'asfalto e scalcia qualche sassolino con le sue Converse. La osservo qualche attimo e devo dire che non è la solita ragazza a cui sono abituato: non indossa vestiti corti o attillati, non è tinta, non ha dei trampoli ai piedi, il suo seno è naturale, potrei giurarci e beh, quelle gambe sono molto attraenti nonostante non siano due stuzzicadenti. La mia radiografia finisce quando il bambino torna da lei e riprendono a camminare e la vedo sbuffare quando lui riprende a parlare. La vedo sbuffare e mi scappa una risata. Si gira verso di me e mi guarda con due occhioni castani: il suo sguardo è il più dolce e allo stesso tempo il più innocente e attraente che abbia mai visto. È solo un attimo ma basta per far rimanere ancora sul mio viso quel sorriso.
"Ehi Tommo non dirmi che ti sei incantato" dice Harry riportando lo sguardo su quella ragazza
"Non è il tuo genere" dice Niall
"Perché?" chiedo io.
"Perché non è la tipica ragazza bella del Night" dice con ovvietà il biondino.
"Già è molto più attraente" dice Liam e i miei occhi saettano verso di lui.
"Ma l'hai vista?" sputo cercando di convincerlo a lasciarla perdere "Dovrebbe fare una dieta e cambiare il suo guardaroba e dovremmo regalarle l'abbonamento ad una palestra"
"Certo che l'ho vista e mi piacerebbe vederla ancora. Non la penso per niente come te, anzi mi piacerebbe conoscerla" continua il mio migliore amico.
Stringo le mani lungo i fianchi e respiro ancora il fumo.
"dai che dobbiamo fare?" chiede Harry.
"Ricordate quel moccioso della Morrison High School?"
"Chi, Jeff Brandon?"
"Esatto lui. Deve dei soldi al capo e oggi, quando uscirà da scuola troverà qualcuno a ricordarglielo. Ora andiamo a farci un giro" dico iniziando a camminare.
NICOLE
Morrison High Scholl.
Il mio incubo. Solo perché sono brava a scuola, non vuol dire mi piaccia: probabilmente sarei la prima a correre via, se potessi.
"Tata" sento urlare e mi volto verso le mie due migliori amiche.
"Sophie, Rose finalmente" rispondo con tono di finto rimprovero perché sono semore in ritardo.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere e a braccetto entriamo a scuola. Sophie e Rose sono le mie due migliori amiche: Sophie ha i capelli ricci e lunghi, alta e snella e una passione sfrenata per i ragazzi dagli occhi verdi. Rose è più bassa ma con un fisico slanciato e i capelli lisci e preferisce i ragazzi muscolosi. Entriamo in classe sorridendo e salutando gli altri compagni e iniziamo ad ascoltare la lezione. La giornata passa in fretta e poiché la professoressa di Matematica manca, per mia fortuna, usciamo prima.
Quando arriviamo in cortile, una grande folla è davanti al cancello. Ci avviciniamo anche noi e vediamo un nostro compagno, Jeff, mentre è a terra. Sopra di lui un ragazzo dai capelli ricci e un altro biondino che lo tiene fermo. Hanno un'aria familiare ma non ricordo dove li ho visti. Alzo le spalle verso le mie amiche come a dire che sono cose che succedono normalmente e volto lo sguardo verso il muretto vicino al cancello dove incintro di nuovo quegli occhi azzurri. Il suo sguardo è freddo stavolta e il sorriso sulle sue labbra scomparso. Lo guardo fin quando lui non distoglie lo sguardo e si avvicina ai ragazzi. Senza neanche bisogno che parli, i due si fermano.
Capisco tutto: è il suo gruppo quello e se la stanno prendendo con Jeff che è solo. Vigliacchi. Quando i nostri sguardi si incrociano di nuovo, lo guardo con l'odio e la rabbia che sto provando in quel momento. Saluto con un cenno Sophie e Rose che mi guardano stranite e mi allontano. Meglio andare a prendere Scott.
LOUIS
Sta andando tutto bene: Jeff sta facendo la figura del ridicolo e questi mocciosi stanno capendo che contro il capo non si scherza. La mia attenzione è però rapita dallo stesso paio di profondi occhi castani che mi fissano. Io fisso lei e lei fissa me ma non diciamo nulla. Distolgo lo sguardo per far terminare quella scenetta con Jeff e quando la riguardo, mi fulmina. Saluta le ragazze al suo fianco e si incammina verso l'uscita.
"Liam ho da fare"
"La ragazza mora eh?"
"Già"
"Non hai detto che non ti piaceva?"
"Infatti è così ma non mi piace come mi ha guardato e deve capire che tutti devono rispettarmi". Davvero è solo questo? mi chiede la mia testa.
"Certo Certo" alza le mani Liam. "Quindi se dopo ci provo io non te la prendi?"
"Provaci e ti ritriverai le palle al posto delle tonsille".
Liam ride e poi mi da una pacca sulla spalla avvicinandosi a Harry e Niall.
Io mi incammino nella stessa direzione della ragazza misteriosa e quando la intravedo, accelero il passo per raggiungerla. Quando sono dietro di lei, la blocco per le spalle e lei si gira di scatto spaventata.
"Ti hanno mai detto che gli sguardi non possono ancora uccidere?" le chiedo con un sorriso strafottente sul viso.
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No control- Louis Tomlinson
Fanfiction-Tutti hanno bisogno di qualcuno -Io no -Perché? -Perché ho bisogno solo di te. Il Sequel è "If I could fly" #276 in Fan Fiction 23/11/2016 #141 in Fan Fiction 18/12/2016 Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!