Capitolo 14

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NICOLE
Quando entro in casa sono giù di morale. Trovo sul frigo un post it di mia mamma in cui mi dice che lei e Scott sono da nonna. Per fortuna non mi hanno costretto ad andarci.
Mi spoglio e mi metto un pigiama qualsiasi e mi metto davanti alla tv sprofondando nel divano e sintonizzandomi su uno di quei film strappalacrime. Sono alla scena quando lei lascia lui per i suoi troppi casini e sto per piangere come una fontana e tirare su col naso quando bussano alla porta. Quando la apro vengo sommersa dalle braccia di Rose e Sophie.
"Tata abbiamo portato provviste" dicono indicando la pizza e il pacchetto di fazzoletti versione maxi. Si la pizza perché noi siamo un pò particolari e quando ci deprimiamo non mangiamo il gelato ma la pizza. Tanta, tanta pizza margherita. Sorrido e le faccio entrare e sprofondano nel mio divano lasciandomi il posto al centro. Mi accomodo tra di loro e il film riprende. Quando finisce, un'ora dopo, anche la pizza è finita e siamo circondati da fazzoletti pieni delle nostre lacrime.
"Hai finito le riserve?" Mi chiedono riferendosi alle mie lacrime. Annuisco soffiando un'ultima volta.
"Bene allora parla"
"L'ho trovato mezzo nudo che si baciava con Lucy"
"Cosa?" Urla Rose.
"Quello che hai sentito"
"Scusaci Tata se ti abbiamo spinto a buttarti in questa storia"
"Non lo avete fatto. L'ho voluto io, quindi state tranquille"
"Non vale neanche la pena sprecare fiato per quel coglione" borbotta Sophie.
"Guardiamo una commedia?" Propongo e entrambe annuiscono.
Quando metto su il DVD il cellulare di Sophie squilla.
"Liam.. si sono da Nicole.. si anche Rose.. Ahahahah.. ok.. si ho capito.. sarem.. cioè sarò puntuale.. a dopo"
"E così vai a cena con Liam stasera eh?" Dico gongolando.
"Già" risponde diventando rossa.
Io e Rose ridiamo fino alle lacrime e ci mettiamo a guardare la tv.
LIAM
Bussano alla porta e quando apro mi ritrovo davanti Harry.
"Che ti serve?" Chiedo.
"Dove l'hai lasciata la gentilezza?"
"Non vieni mai da me di solito. Cosa ti serve?"
"Volevo sapere come andavano le cose con Sophia"
"Sophie"
"Si lei.. -dice sventolando la mano in segno di non curanza- allora?"
"Stasera usciamo"
"Voglio venire anche io"
"A fare la candela?"
"No! Intendevo io e Rose. Su chiamala e diglielo"
"Ma non ci penso neanche"
"E dai" mi dice buttandosi sopra di me a peso morto.
"Levati".
"Mi devi ancora un favore"
"Da quando?" Chiedo cercando di rimanere serio mentre mi viene da ridergli in faccia perché non l'ho mai visto tanto disperato.
"Beh.. da quando.. vabbè forse.. quella volta.. oh andiamo lo sappiamo entrambi che non mi devi un favore, ma fa finta che sia così"
"D'accordo" dico spostandolo e prendendo il cellulare. Compongo il numero di Sophie e risponde dopo 3 squilli.
"Ciao.. Sei da Nicole?"
"Chiedi se c'è anche Rose" borbotta Harry cercando di sussurrare. Gli faccio segno di tacere.
"C'è anche Rose?" Chiedo e lei mi dice di si.
"Harry la vuole portare a cena con noi ma non dirle niente altrimenti rifiuta.. mi raccomando non dirle nulla.. e sii puntuale.. a dopo"
"Sii puntuale" mi fa il verso Harry e io lo incenerisco.
"Non ci metto nulla a cambiare le cose"
"Ok vado a farmi bello. Anche se è difficile diventare più bello di così" dice passandosi una mano tra i capelli.
"Mi raccomando.."
"Si sarò puntuale" mi dice alzando gli occhi al cielo e io gli lancio un cuscino dietro che però non lo colpisce.
Quando il riccio se ne va, entra in soggiorno Louis. È ancora scazzato ma penso abbia capito che ha sbagliato.
"Stasera esci?"
"Si. Io, Harry, Rose e Sophie"
"E dove andate di bello?"
"Cena fuori. Se non avessi fatto il coglione ora ci sareste anche tu e Nicole."
"E così ora è solo colpa mia? Oh ma certo, tanto è sempre e solo colpa mia" dice alzando le mani al cielo ed uscendo sbattendo la porta.
NICOLE
Sophie deve aver portato un armadio con i suoi vestiti a casa mia perché altrimenti non si spiega da dove abbia tirato fuori questo vestito bianco, senza spalline e con un paio di tacchi rosa abbinati. Si guarda soddisfatta allo specchio e quando finisce di legarsi i capelli in una treccia non molto stretta dato i suoi capelli ricci, suonano la porta.
Vado ad aprire e mi trovo davanti Liam con un pantalone scuro ma non troppo stretto e una maglietta bianca con sopra una camicia dello stesso colore dei pantaloni. Lo abbraccio e solo dopo mi rendo conto che dietro di lui c'è Harry vestito totalmente di nero. Saluto anche lui.
"Devi andare ad un funerale?"
"Potrebbe essere il mio" mi dice dandomi un bacio sulla guancia. Sorrido perché ho capito che si riferisce a Rose e quando Harry si avvia in soggiorno, Liam mi chiede se sto bene e io annuisco anche se poco convinta.
Andiamo in soggiorno e vedo già Rose fulminare Harry con lo sguardo.
"No che non ci esco con te" dice decisa.
"E dai piccola non fare la preziosa" dice Harry poggiando il braccio sul divano dietro la sua testa ma lei si scansa.
"Ho detto di no"
"Abbiamo già prenotato e Liam ha già pagato. Non vorrai fargli sprecare i soldi?"
Guardo Liam e lui mi fa segno di non saperne nulla e io rido. Sono carini quei due, solo che non si sono accorti di piacersi. O meglio, Rose non se n'è accorta. Alla fine sbuffa e si alza e lo stesso fa Harry.
"Quando esco con te sembro sempre una vagabonda"
"Ma sei sempre bellissima" le sussurra e la vedo arrossire leggermente per poi prenderlo per un braccio e trascinarlo fuori.
"Oh mi piaci aggressiva" le dice e lei lo colpisce con la borsa provocando una risata generale. Quando Liam vede Sophie, resta un attimo a bocca aperta e poi sul suo viso si apre un grande sorriso. Si salutano teneramente e poi guardano verso di me.
"Su andate" dico mentre salgo le scale.
Riempio la vasca d'acqua calda e ci svuoto un bel pò di bagnoschiuma facendo un sacco di schiuma. Lego i capelli in uno chignon alto e mi immergo lentamente chiudendo gli occhi.
LOUIS
Sono qui da solo, a casa di Liam e non so che fare. Ho detto a mia madre che lavoravo da Joe fino a tardi. E invece sono qua a pensare a cosa fare. Ci vado da lei? Non dovrei perché mi ha trattato di merda e Louis Tomlinson non corre dietro a nessuno. Però Liam ha detto che aveva una spiegazione e almeno questa me la deve. Cerco di giustificare così il fatto che prendo al volo le chiavi della moto e la giacca ed esco in strada mettendo in moto e volando via.
Per fortuna Nicole ha sempre il brutto vizio di lasciare la finestra aperta. Salgo ed entro in camera sua ma non c'è. Vedo una luce provenire dal bagno e mi avvicino.
La vedo immersa nella vasca con la schiuma che nasconde il suo corpo ai miei occhi. Ha un'aria rilassata ma stanca e le palpebre serrate. Entro piano e mi avvicino a lei, abbassandomi alla sua altezza. Le sfioro la mano che ha fuori dalla vasca e la vedo trasalire guardandomi con occhi sbarrati.
NICOLE
"Louis" sussurro.
"Ciao" mi dice con un tono dolce.
"Che ci fai qui?"
"Volevo vederti"
"Che c'è, stasera la tua amica era impegnata?" dico acidamente.
"Andiamo a parlare di là?" Mi chiede alzandosi.
"Vuoi parlare? Bene. Esci che devo vestirmi". È ora di chiarire una volta per tutte. Louis Tomlinson deve uscire dalla mia vita.
"Oh io non mi scandalizzo" mi dice alzando le spalle.
"Beh io si"
Si abbassa di nuovo alla mia altezza. "Andiamo principessa quando ti fiderai di me?". Mi chiede sfiorandomi le labbra con il pollice.
"E come faccio se appena succede qualcosa ti trovo tra le gambe di un'altra?". Scoppio a piangere. Non volevo davanti a lui e non so perché lo sto facendo ma non ce la faccio proprio a fermarmi. Lo vedo sorridermi con dolcezza e solo pensare che abbia potuto riservare quello sguardo a qualcun altro, mi manda in crisi.
Prende il mio accappatoio e si avvicina alla vasca.
"Alzati, giuro che non guardo" dice chiudendo gli occhi. Mi alzo e lo indosso. Poi lui mi abbraccia e inizia a strofinare le mani lungo le braccia oer darmi calore.
Mi guarda negli occhi, poi le labbra e poi di nuovo gli occhi. Mette una mano sotto le mie ginocchia e per la sorpresa mi aggrappo alle sue spalle. Mi rimetto a piangere e poggio la testa nell'incavo del suo collo. Il suo profumo non fa che aumentare le mie lacrime e lo sento spostarsi per la casa fino ad arrivare sul mio letto. Si siede e mi porta con sé ed inizia a far scorrere lungo la mia schiena la sua mano. Nonostante sia coperta dall'accappatoio, sento il calore delle sue dita e mi stringo a lui.
"Shh principessa calmati. Sono qui e sono con te." Mi sussurra all'orecchio come farebbe un papà con la sua bambina.
Ma io proprio non riesco a smettere. Così mi alza il viso e fa incrociare i nostri occhi.
"Adesso basta. Non c'è motivo di piangere" mi dice serio anche se mi guarda allo stesso modo di prima.
Mi asciuga le lacrime dagli occhi con i pollici.
"Sono stato uno stupido a passare la notte con Lucy e farmi vedere da te."
"Tocca a me parlare"
"Ti ascolto" dice mentre fa poggiare la mia guancia sul suo petto e posso sentire il battito accelerato del suo cuore, proprio come il mio.

No control- Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora