Capitolo 35

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LOUIS
Nicole mi precede verso la mia macchina e mi da una perfetta visione del suo fondoschiena. Se non fosse che saremo circondati da uomini sposati e bambini di 3 anni mi sarebbe già salito il sangue al cervello visto che qualcun altro potrebbe fare gli stessi pensieri che sto facendo io in questo momento.
Saliamo in macchina e il viaggio oltre che breve è anche silenzioso. Vorrei tanto sapere cosa le ronza per la testa ma se iniziassimo a parlare di questa cosa non le farei godere la serata.
Per fortuna trovo parcheggio vicino all'entrata e scendo dall'auto seguito da Nicole.
Non ditemi che non sono un gentiluomo perché non le ho aperto la portiera: lo trovo solo un gesto ipocrita per stare dietro la propria donna e guardarle il sedere. Beh io lo faccio senza convenevoli.
Entriamo subito e troviamo la madre di Nicole che ci indica i posti accanto a lei.
"Siete arrivati finalmente" ci sorride.
"Scusaci abbiamo fatto il prima possibile"
Nicole si volta verso di me e mi sorride per poi rivolgersi di nuovo alla madre.
"Mamma lui è Louis. Non abbiamo mai fatto le presentazioni ufficiali" le dice leggermente rossa in viso.
"Piacere" mi tende la mano la donna e io prontamente l'afferro. Vedo che si sofferma sui miei lividi ma non dice nulla. Probabilmente chiederà spiegazioni alla figlia.
"Io sono Theresa"
"Louis" dico cercando di essere il più cordiale possibile.
"Visto che siamo in tema di presentazioni, ne approfitto. Lui è Logan, il papà di Ellie"
Davanti a me si presenta un ragazzo poco più grande di me. Alto, moro con gli occhi scuri e una leggera barba.
È tutto perfettino con i suoi pantaloni eleganti ben stirati e la sua camicia inamidata e tirata su fino ai gomiti.
Già non lo tollero.
Lui rivolge un sorriso alla madre e poi posa gli occhi su Nicole. La guarda per bene sorridendo. E so che quello è un sorriso compiaciuto: sono maschio e certe cose le capisco solamente perché sono il primo a farle.
Le porge quello che, presumo, sia il suo migliore sorriso e lei arrossisce.
"Sono Logan" le dice stringendole leggermente un fianco e lasciandole due baci sulle guance che la fanno arrossire ancora di più.
Al mio paese ci si presenta dandosi la mano.
E sto odiando Nicole in questo momento e l'effetto che questo pinguino ha su di lei.
"Sono Nicole" dice in un sussurro. Odio il fatto che sia intimidita da lui e non sopporto essere ignorato.
Così prendo la mano di Nicole intrecciando le nostre dita e mi sporgo più avanti verso Logan.
La mia ragazza sembra ridestarsi e si volta verso di me rivolgendomi quello che sembra un sorriso di scuse.
"Oh lui è Louis" dice rivolta al pinguino.
"Il suo ragazzo" continuo io porgendogli la mano e un sorriso poco amichevole.
"Logan" risponde ricambiando la stretta ma mostrandosi totalmente disinteressato.
"Vedo che Scott assomiglia molto alla sorella: entrambi bellissimi". Ruffiano.
Sembra che Nicole stia per prendere fuoco.
E io sto per perdere la pazienza.
"Bene visto che abbiamo fatto le presentazioni possiamo sederci visto che sembra che lo spettacolo stia per iniziare" dico infastidito e per fortuna Nicole mi ascolta.
Le luci si abbassano ma io non mollo la presa su Nicole. Lei mi lascia la mano per applaudire l'entrata in scena dei bambini e io poggio la mia sulla sua coscia sentendola trasalire.
"Stai bene?" Mi chiede quando la recita inizia.
"Starei meglio se quel pinguino non ti avesse messo gli occhi addosso"
"Logan non ha fatto nulla"
"A parte farti arrossire. Ricorda che solo io posso avere questo effetto su di te." Prendo una pausa per non dare troppo nell'occhio. "E ora come ora prima andrei a picchiare il tuo Logan e poi ti porterei in qualche posto appartato. Ti lascio immaginare cosa vorrei farti" le sussurro all'orecchio e anche se siamo nella penombra posso vederla arrossire.
Poggia la sua mano sulla mia e la stringe e io rido divertito.
La recita finisce dopo poco più di un'ora e anche se alcuni bambini hanno dimenticato le loro battute e uno è caduto e si è messo a piangere, è andato tutto bene.
Nicole si alza per applaudire il fratello e dopo poco lui ci raggiunge mano nella mano con una bambina bionda che, suppongo, sia Ellie.
Il bambino corre tra le braccia della mamma e la bambina in quelle del pinguino.
"Mamma" - "papà" urlano contemporaneamente.
"Mamma andiamo a mangiare la pizza?"
"Certo tesoro. Ora andiamo a casa e la ordiniamo"
"No io la voglio mangiare con Ellie".
No, no, no, no e ancora no!
Alzo lo sguardo per non sbuffare e vedo Ellie tenere la stessa conversazione di Scott ma con il padre.
"E dai" urlano allo stesso momento.
Logan guarda Nicole e la mia futura suocera guarda Logan e poi rassegnati annuiscono mentre io sono sempre più sconfortato.
"Bene allora potremmo andare tutti in pizzeria. Tu Louis vieni?" Mi chiede la donna.
"Certo" rispondo prontamente. Non lascio Nicole in mano a quello là.
"Scusate un attimo". La madre di Nicole si allontana con il cellulare che le squilla tra le mani.
Noi rimaniamo in un silenzio imbarazzante e mentre Nicole coccola Scott io non posso fare a meno che stringerla a me e guardare in cagnesco il pinguino.
"Scusatemi ragazzi ma io devo andare a lavoro"
"Ma mamma" piagnucola Scott.
"Tesoro sono mancata per parecchi giorni e ora devo sostituire una collega malata"
"Va bene" borbotta imbronciato mentre Nicole lo prende in braccio e lui le stringe le braccia al collo.
"Potremmo andare noi" propone Logan.
"Non saprei" dice la mia principessa rivolgendosi a me.
Apprezzo il fatto che non voglia farmi arrabbiare.
I bambini mi guardano con gli occhi pieni di speranza e io, sconfitto, accetto.
"D'accordo andiamo pure".
"Ci vediamo da ILovePizza?" Chiede Logan.
"Certo. Ci vediamo li" dico prima di girarmi seguito dalla mia ragazza e dal piccolo Scott.
"Nicole" la richiama la madre.
"Dimmi mamma"
"Io credo di star fuori tutta la notte. Stai attenta a Scott"
Lei annuisce e finalmente entriamo in auto.
Sono già sfinito e il meglio deve ancora arrivare.
Io e Nicole rimaniamo in silenzio e si sente che c'è tensione tra noi. Per fortuna c'è Scott che non smette di chiacchierare e dire tutto quello che gli passa per la testa. Dopo poco arriviamo e troviamo già pinguino ad aspettarci.
"Entriamo?" Chiedo avanzando un pò nervoso.
Nicole mi segue e prima che possa entrare vedo Logan che le tiene la porta e dopo che sono entrati anche i bambini se la chiude alle spalle.
Scegliamo un tavolo per 5 abbastanza tranquillo e nell'ordine si siedono Ellie, pinguino, io, Nicole e Scott.
Quanto meno si sono seduti lontani.
Ordiniamo una pizza di quelle "dimensioni famiglia" e mentre aspettiamo facciamo conversazione.
Iuppi.
"Allora Nicole cosa fai nella vita?" Chiede Logan poggiando i gomiti sul tavolo e sporgendosi verso di lei.
"Oh io vado ancora a scuola" risponde lei abbassando subito lo sguardo.
"Beh non ci separano molti anni. Io ne ho 24"
Potrebbe non festeggiare altri compleanni se continua così.
Nicole non risponde e si limita ad annuire con un cenno del capo.
La conversazione va avanti tra loro due fin quando i bambini non si voltano entrambi verso di me.
"Louis ma cosa hai fatto alla faccia?"
A tavola cade un silenzio imbarazzante.
"Ho litigato con un amico" rispondo cercando di essere il più convincente possibile.
I bambini mi guardano confusi.
"Ti sei fatto molto male?"
"No non vi preoccupate" li rassicuro con un sorriso.
"Bembini mi raccomando non dovete mai picchiare nessuno" dice in tono serio Logan.
Ma che pallone gonfiato.
Arriva la pizza e mangiamo in silenzio. Ho preferito estraniarmi completamente dalla conversazione per non peggiorare le cose.
All'improvviso sento la mano di Nicole poggiarsi sulla mia gamba sotto il tavolo e prendere poi la mia mano.
Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia e sembra che tutta la tensione si sia quanto meno alleggerita.
"Allora Nicole che programmi hai per l'estate?" Le chiede il pinguino non appena nota che ha portato l'attenzione su di me.
Scusa tanto se per un minuto ha pensato al suo ragazzo!
"Non lo so ma l'importante è stare con Louis, le mie amiche e la mia famiglia. Tu invece?".
Sentirle dare questa risposta fa comparire sul mio viso un mega sorriso. Beccati questa pinguino!
"Andremo per qualche settimana in vacanza in Croazia. Li il mare è fantastico. Magari tu e Scott potreste venire con noi" le propone non considerandomi minimamente.
"Ti devo parlare. In privato. Ora" dico a Nicole prendendole la mano d portandomela dietro verso i bagni.
Sono arrivato al limite della sopportazione.

No control- Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora