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- Han POV -
Era finalmente arrivato il mio giorno, quello solo per me, il 14 settembre. Volevo organizzare una festa enorme ed invitare chiunque, ma gli spazi erano piccoli e non sapevo dove potevo andare a cercare, finché Minho non mi scrisse.

Lee Minho🩵

Lee Minho🩵
Tanti auguri piccoletto🫶
Hai già in mente qualcosa da organizzare?

~Hannie!🐿
Grazie mille amorino mio bello bello coccoloso caro🫶🫶
Comunque si, volevo fare una festa bella grande ed invitare tutti, anche sconosciuti, ma non ho spazio...

Lee Minho🩵
Ho una villetta nelle campagne poco distanti da qui, la gradiresti?

~Hannie!🐿
SISISI TI AMO UN CASINO AMORE!
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Io e Lee Know stavamo insieme da circa 2 settimane, dopo l'accaduto al bar decidemmo di parlarne ed eventualmente ci dichiarammo l'uno all'altro. Per me non era una situazione nuova quella, ero già stato in un paio di relazioni ma non troppo serie, il massimo che riuscii ad ottenere da esse furono strette di mano ed abbracci, però sentivo qualcosa dentro di me che mi diceva che lui era perfetto.
Dopo esserci parlati per un po' del luogo dove avrei fatto la festa, il ragazzo mi rassicurò che avrebbe pagato lui il necessario (ciò non mi sorprese dato che la sua famiglia era molto ricca) e poi mi mandò una foto della sua mano messa a forma di cuore, al quale però mancava una metà, la quale completai io.

Allora, per la festa avevo scelto un dress code, il cibo, i vini, gli alcolici, gli invitati (anche se in realtà poteva venire chiunque avesse avuto voglia), la torta e...basta? Evidentemente non mancava più nulla, quindi andai al supermercato per comprare tutto così da portare poi le cose nella villa del mio ragazzo.
Comprai ogni tipo di alcolico ma presi meno vino, non ne ero così esperto dopotutto, poi acquistai patatine e salatini, ovviamente in grande quantità. Avevo detto ai miei amici che se avessero voluto potevano portarsi pure le ceneri dei parenti, bastava che ci fosse un bel po' di gente, sia viva che morta...beh oddio meglio la prima opzione, lasciamo riposare i defunti.

Decisi di non andare al bar quella mattina, volevo che fosse una giornata per me, quindi andai alla spa e dal barbiere per farmi carino carino. La festa sarebbe stata dalle 19 fino a boh, insomma quanto volevano gli invitati, anche perché a mezzanotte avremmo dovuto anche fare gli auguri a Felix dato che il suo compleanno era il giorno dopo del mio.
Mi preparai in videochiamata con il biondino, dato che gli mancavo, ed indossai l'outfit che meglio rispettava il dress-code che avevo scelto per la serata:

Come scarpe optai per delle Airforce bianche e nere, mentre il più piccolo indossò un abito simile al mio ma con, al posto del nero, un color crema, insieme a scarpe uguali alle mie

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Come scarpe optai per delle Airforce bianche e nere, mentre il più piccolo indossò un abito simile al mio ma con, al posto del nero, un color crema, insieme a scarpe uguali alle mie. Sembrava un piccolo angioletto, decise anche di non coprirsi le lentiggini sotto mia richiesta, ed era ancora più bello, non sapevo come non facesse a capirlo.

Prendemmo una borsetta bianca che avevamo matchata e ci inserimmo all'interno del lucidalabbra, un pettinino, uno specchietto, qualche centesimo nel caso servisse ed il biondo anche la fotocamera, come al suo solito.

Minho mi passò a prendere con la macchina alle 18:40, era vestito come me ma completamente in nero. Lo salutai con un bacio sulla guancia e notai un rossore crescere sul suo viso, ciò mi fece ridacchiare, ma dovetti ricompormi subito dopo uno sguardo omicida da parte del ragazzo. Andammo verso il luogo scelto mentre commentavo i paesaggi verdi che vedavamo spesso andando verso la campagna, era pieno di campi con fiori diversi, tra cui i miei preferiti: i girasoli. Il più grande si fermò parcheggiato a fianco di una villetta enorme che probabilmente apparteneva alla sua famiglia, mi lasciò senza parole, era perfetta. Portammo dentro tutto il necessario e lo sistemammo sui tavoli mentre aspettavamo l'arrivo di gente, scegliendo intanto la musica da mettere.
Sentivo lo sguardo di Lee Know su di me, sempre, ciò mi faceva imbarazzare ma dava anche un senso di protezione. <<Min, c'è qualcosa che non va? Continui a guardarmi...>> Chiesi io un po' titubante, forse non gli piaceva che io usassi una sua proprietà in quel modo, oppure ero sporco da qualche parte. <<Non c'è niente che non va Hannie, è che con quel vestito sei...sei troppo bello...>> Rispose abbassando il volume della voce quando disse l'ultima parte della frase. Io mi avvicinai a lui sorridendo, per poi abbracciarlo. <<Posso baciarti?>> Chiese mettendomi la mano sul retro del collo, avvicinandomi al suo viso. <<...Ti sembra una domanda da fare, scemo?>> Risposi con un sorriso stampato in viso, ricevendo un bacio schioccante sulle labbra. <<Ancora, continua finché non sentiamo il campanello...>> Dissi appena non sentii più il contatto tra le nostre bocche, ottenendo altri mille baci.

<<...Ma prendetevi una stanza!>> Sentii esclamare una voce familiare, era Felix. Affianco a lui si trovava Hyunjin con le chiavi della casa in mano, evidentemente era già venuto in quel luogo. Io mi staccai dal moro per tirare un'occhiataccia al biondo che se la rideva insieme al corvino, per poi andare da quest'ultimi a parlare della festa. Jin era vestito esattamente come Lee Know, tranne per una cravatta bianca, e notai molto il suo sguardo fisso sul limone che aveva affianco, il quale intanto stava controllando gli alcolici.

Alle 19:20 era già pieno di gente, tutti i miei 7 amici (tra cui uno che mi ero limonato poco tempo prima) erano sparsi tra la folla. C'erano cugine dei cugini dei fratelli degli amici, amici dei fratelli dei cugini, almeno 4 famiglie complete...insomma tantissima gente che in realtà neanche conoscevo. Mi stavo divertendo tantissimo, ballavo con Minho, bevevo come un pazzo, facevo cazzate tra le persone che a volte si univano a me, era una bellissima festa.

A volte io ed il mio ragazzo andavamo in punti meno affollati perché diceva che gli mancava il mio sapore, anche se ormai le mie labbra erano cosparse di almeno 4 tipi diversi di alcolici, ma non mi opposi. Il bordo della sua bocca era fine, ma non piccolissimo, era della misura giusta per il mio, essendo poco più spesso; puzzava un po' di vino rosso ma non mi importava, su lui era un odore piacevole; le sue mani erano calde sui miei fianchi, i suoi polpastrelli analizzavano il tessuto di ciò che stavo indossando, intenti ad avvicinarsi a ciò che si trovava sott'essi, ma non volevamo correre; i nostri sguardi erano incollati, ci stavamo mangiando solo con gli occhi, finché essi non diedero comando al cervello di far attaccare anche le nostre labbra desiderose di amore vero. Ci baciavamo, tornavamo tra la folla, ci baciavamo ancora, tornavamo tra la folla ancora.

Non ci importava del fatto che potevamo essere visti, eravamo nella nostra piccola bolla in momenti come quelli, solo il mio ed il suo corpo, solo il mio ed il suo cuore.

⭐️ 𝙍𝙤𝙢𝙖𝙣𝙘𝙚 𝙞𝙨 𝙗𝙤𝙧𝙞𝙣𝙜 - 𝙃𝙮𝙪𝙣𝙡𝙞𝙭 ⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora