Raoul si lanciò su Selene pronto a dilaniarla, ma ancora una volta fu Lucas a soccorrerla, frapponendo Freya tra lei e il mannaro. Il legno del manico si piazzò tra i denti del lupo, e il vecchio cacciatore roteò ribaltando la bestia.
«Insomma, Selene! Che diavolo ti prende! Reagisci!»
Per fortuna la ragazza parve risvegliarsi alle grida del cacciatore. Doveva fare qualcosa, ma cosa? Poteva dire a Lucas che quello era Raoul... ma sarebbe bastato a fermare il cacciatore dall'ucciderlo? Lucas voleva bene al ragazzo, ma il suo odio per i mannari superava qualunque affetto. Selene decise che per il momento se lo sarebbe tenuto per sé.
Lucas teneva il lupo impegnato facendo volteggiare Freya. Intanto la scolta si era piegato su un ginocchio, indaffarato nella frettolosa preparazione di un rimedio. Aveva raccolto dalla tasca delle erbe, che strappava e masticava insieme per farne poltiglia. Selene ne riconobbe gli odori: ruta, verbena e pervinca. Erano potenti sonniferi contro molti mostri tra cui i mannari, ma doveva incantarle se voleva che avessero effetto.
Purtroppo Raoul riuscì ad avere la meglio sul cacciatore. Il mannaro aveva saputo afferrare il piatto della lama a mezz'aria, indifferente al fatto che la lama di argento nobile fumasse dentro i suoi palmi stretti. Il pirata capì tardi l'intenzione del mostro: Raoul fece leva e sventolò in aria Freya con Lucas ancorato al suo legno, lanciando il vecchio ranger dentro il fiume.
Adesso il mannaro sembrava puntare al guardiano.
«Maledizione... – sibilò a denti stretti la scolta.
Il lupo gli caricò contro, e l'uomo fu costretto ad abbandonare la preparazione del rimedio. Si erse in piedi, stendendo il palmo, pronto ad accogliere il lupo a viso aperto. Selene non capiva che intenzioni avesse. Ma quando la scolta fece tuonare la sua voce i due occhi brillarono più intensamente.
Il licantropo interruppe la corsa, come frenato da corde invisibili. Selene osservava ad occhi sgranati: conosceva il potere che le scolte sapevano imporre sui mostri, ma non aveva mai assistito di persona a un evento del genere. Il guardiano parlava una lingua arcana e incomprensibile, simile ai gargarismi di un lupo; e Raoul, per quanto cercasse di opporsi, rimaneva sottomesso ai suoi comandi. L'esercizio non veniva senza sforzo: sebbene entrambi i contendenti fossero immobili, era evidente che la battaglia proseguiva. Era uno scontro di volontà; l'esito non era ancora scritto: chi fosse stato più risoluto sarebbe prevalso.
Di contro, lo spirito di rivalsa di Lucas non lasciava spazio alla stessa meraviglia che ora riempiva Selene. Il pirata era riemerso dall'acqua e impugnando Freya a due mani l'aveva portata dietro la schiena mirando al lupo. Quando lo vide, Selene impallidì... così avrebbe ucciso Raoul.
La giovane ranger afferrò un sasso. E mentre l'ascia abbandonò le mani del pirata puntando alle scapole del lupo... Selene colpì il piatto della lama con il suo proiettile. L'ascia deviò di quel tanto da mancare il bersaglio e passare tra il licantropo e la scolta, per poi sparire nella boscaglia del lungofiume.
STAI LEGGENDO
Il sentore del mostro _ I figli di Aita
WerewolfSelene ha solo 16 anni, ed è una cacciatrice di mostri. I mannari sono la sua specialità... e la sua maledizione. Infatti condivide il loro olfatto sopraffino. Ma quattro mesi fa un branco di licantropi ha rapito Raoul, il suo migliore amico, il suo...