«I benacosa?»
«I Benandanti, signorina Silvestri – Amedeo parlava mentre attraversava a passo ancheggiante i corridoi dell'istituto – essi sono... come potremmo descriverli... degli stregoni bianchi. Sono sacerdoti della magia buona e propiziatoria, e la loro natura è quella di sventare sciagure e dissipare maledizioni.»
Era appena suonata la campanella dell'intervallo, e in mezzo a tutto quel baccano e quel traffico di adolescenti Selene faticava a star dietro al librario, sia con le orecchie che con i piedi. La prima parte non la stupiva, dopotutto i librari erano noti per essere dei "nerd" in fatto di mostri, creature sovrannaturali e quant'altro. Tuttavia la cacciatrice non avrebbe mai detto che quel pinguino potesse avere il passo dello stacanovista.
«E quindi lei dice che questo benamante potrebbe far tornare Raoul umano? Dove sta l'inghippo?»
«Attenzione: "Benandante". E, sì: quella è l'idea. O quantomeno, l'ipotesi...»
«Perché d'improvviso non mi sembra più così sicuro?»
«Be', se devo proprio essere onesto non posso dire che la magia dei Benandanti sia una scienza esatta, né che abbia trovato molti casi di stregoni che abbiano esorcizzato un licantropo...»
Quella pausa finale non piacque a Selene: «Ne ha trovati affatto?»
«Il punto, signorina Silvestri – continuava Amedeo schiarendosi la gola – è che se c'è una speranza per il suo amico di tornare umano, quella sono proprio i Benandanti. Mi creda: in tutta Italia non esistono molte creature dotate dei loro poteri benefici.»
«E va bene, va bene – sbuffò Selene sempre meno convinta – quindi ho bisogno di un benadante, e dove lo trovo?»
A questo giro Amedeo non la corresse. Erano arrivati alle porte della palestra e il librario era concentrato a non dire la parola sbagliata.
«Ecco, qui se vuole, signorina, è dove "sta l'inghippo". Purtroppo i Benandanti come ogni creatura magica, sono schedati e monitorati dall'Ordine delle scolte. Pertanto il Vassallo, vista la natura ufficiosa del nostro accordo, non può in alcun modo garantirle il servizio di uno di questi, fosse anche, diciamo, per vie traverse – poi però accorgendosi del ringhio crescente di Selene aggiunse subito – ma potrebbe darsi il caso che io abbia un'occasione apposta per lei.»
Il preside spinse la porta entrando, seguito dalla cacciatrice. Finalmente si trovarono da soli, la palestra infatti era vuota, e tutte le lezioni di educazione fisica erano state spostate nel cortile. A Selene fu presto chiaro perché.
«Cazzarola – osservò la ragazza contemplando il danno – questo non lo aggiustate nemmeno se tirate giù il muro.»
«Precisamente – convenne il preside.
La parete di fronte a cui si erano fermati, infatti, era decorata da una ragnatela di fratture che pareva la firma di una palla da demolizione. Assomigliavano a un danno sismico, non tanto diverso dalle crepe che Selene aveva visto fuori dall'ufficio del preside. Ma nessun terremoto avrebbe potuto causare una forma così precisa. Tutte le venature infatti convergevano verso un unico punto, all'altezza delle loro teste, quasi ne fosse stata la fonte, o la meta centripeta.
Siccome Amedeo non parlava, perso a studiare l'arazzo di crepe, Selene si schiarì la gola: «Mi vuole spiegare di cosa si tratta oppure mi chiederà che cosa vedo quando guardo quelle linee?»
«Mi perdoni, signorina, mi ero lasciato prendere dalla... non saprei, forse "meraviglia". Il fatto è che come immagino saprà noi friulani siamo divenuti piuttosto suscettibili agli eventi sismici – Selene non era sicura di quello a cui si riferisse, ma lo lasciò parlare – è accaduto che settimana scorsa, durante gli esami di riparazione, un sisma abbia colpito la nostra città. Nulla di particolarmente grave, e in verità non credevamo nemmeno significativo per la struttura e le spese assicurative. Invece abbiamo poi scoperto che il Malignani è forse stato l'unico istituto a uscirne indenne. Parrebbe infatti che, per qualche "misterioso motivo", tutta l'energia sismica si sia scaricata qui, in questo preciso punto della palestra.»
STAI LEGGENDO
Il sentore del mostro _ I figli di Aita
Kurt AdamSelene ha solo 16 anni, ed è una cacciatrice di mostri. I mannari sono la sua specialità... e la sua maledizione. Infatti condivide il loro olfatto sopraffino. Ma quattro mesi fa un branco di licantropi ha rapito Raoul, il suo migliore amico, il suo...