Walk Of Shame pt 2.

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Mie bellissime creature affamate di trash, salve.

Oggi torniamo con il continuo della mia walk of shame, chiamata ✨A Lovely Spider✨, che di spider non ha un cazzo, perché in fondo in fondo odiavo Spiderman già a quell'epoca. 

Ed è proprio in questi capitoli che recensiremo che si vedrà quanto ero incredibilmente prevedibile e normie a tredici-quattordici anni. Chiedo umilmente perdono a tutti coloro che si sono dovuti sorbire cinquanta capitoli di sta minchiata per poi ricevere una conclusione del cazzo. E anche a tutti coloro che la salvano tutt'oggi. Però loro non meritano le mie scuse, ma un biglietto di sola andata per lo psichiatra (sul serio, che problemi avete per farvi piacere una cosa immonda come quella-).

Comunque la sto riscrivendo, cambiando tutte le cose che non vanno. Perché io può.

Ma partiamo subito (perché vi sento fremere di ansia da qui).

Capitolo 3

"Vedi..io...sono il tuo vero papà..."

Delicato, Stark, mi piace.

Quelle parole continuavano a ripetersi nella mia mente. Com'era possibile? Lui, mio padre?
"Ma...il mio papà era un pompiere..e....ed é morto quando avevo 3 anni...." riuscii a dire solo questo.

Ma come fai tu a saperloooo.

Effettivamente, vedendo le foto del matrimonio di mia mamma, non ho mai trovato in me una certa somiglianza con colui che doveva definirsi mio padre...e invece con Stark...con lui ci assomigliavo molto: stessi occhi, stessi lineamenti...

Tu, a otto anni, sai riconoscere la somiglianza dei lineamenti del tuo padre biologico da quelli dell'uomo che si definiva tuo padre. Okay. 

( e anche se non lo sapevo ancora, stesso menefreghismo).

Ricordatevi questa frase perché la signorina non è menefreghista nemmeno a pagarla oro. Io non so che cazzo avevo in testa quel giorno.

Stark mi guardava, come se stesse cercando di formulare una risposta, che fosse accettabile, per una bambina.

Vitto, le virgole non funzionano così-

"Vedi...una volta...io e tua madre ci frequentavamo. Poi, sai, dopo un po' di tempo, le persone non si piacciono piú cosí tanto..e quindi ci siamo lasciati, e lei sposò quel pompiere"

Tony, lo so che non parli mai con dei bambini, ma non usare termini così complicati, te prei. 

Beh, effettivamente, la mamma una volta mi aveva detto che stava con un uomo, prima di sposarsi...ma non ho mai neanche pensato, che si trattasse di Stark..

Io abusavo delle virgole.

Continuavo a guardare il pavimento, come se quel parquet potesse darmi una mano.

Non credo che il signor Stark abbia il parquet, ossia il legno carino carino, nella sua villa moderna e grande quanto il Madagascar. Forse ha una moquette, ovvero il tappeto sul pavimento, ma evidentemente io pensavo che fosse la stessa cosa.

"Quindi...tu sei il mio vero papà..." dissi, incrociando lo sguardo dell'uomo.
"Lo so..non sono uno dei migliori però..mi sa che ti devi accontentare" disse lui, ridendo.

Ma che cazzo ridi.

Anche io risi.

Ahahah. 

Come poteva non andarmi bene essere la figlia di Tony Stark..

Per i soldi?

forse non era come un perfetto genitore, però a me bastava e avanzava..

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