Sorry un cazzo - pt 2

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Ciao bellissime creature, e bentornati in questo mare di disagyo. 

Oggi continueremo la storia che mi fa più dannare dopo "Non serve be my hero gentilissimo". Perché se lì si parla di violenze sessuali da parte del padre, qui si parla di violenza domestica e abusi da parte del padre. Oltre che di autolesionismo perché dobbiamo metterlo in ogni cazzo di ffff. Ripeto, l'ho fatto anche io (sto ancora cercando di rimediare ai miei peccati e al dolore che ho provocato ai miei due pookie), ma lì credo che abbia più senso - modestamente muahaha -. Perfino le reazioni dei personaggi esterni mi sembrano più umane. Almeno, rispetto a questo

Anche oggi mi arrabbierò tanto, e anche oggi, se siete sensibili alle tematiche citate qui sopra, potete non leggere perché potrebbe succedere che diventi esplicita e/o offensiva. Grazie. 

Daje col capitolo 3.

Non molto lontano dalla giovane ragazza vi era una figura dai capelli rossi, che si era nascosta per non farsi vedere dalla compagna.
L'improvvisa scomparsa lo aveva portato alla curiosità. Ma si sa, la curiosità è la rovina dell'essere umano.

Sagge parole.

Kirishima si trovava dietro la porta della classe mentre T/N stava mettendo via le bende.
Ad un certo punto, T/N alzò di scatto lo sguardo dal proprio zaino e si guardò in giro.

Tipo suricato. 

Notò subito Kirishima.
T/N: ... kirishima giusto...?
Kirishima: Hem... si! Complimenti ti sei ricordata!

ಠ⁠_⁠ಠ

Chiamami pure Kiri!

Kiri? KIRI?! No. Avrebbe dovuto dire "Chiamami pure Eijiro" che è il suo fottuto nome, perché in Giappone dare il permesso di essere chiamato con il proprio nome è segno di intimità e confidenza, anziché l'abbreviazione del proprio cognome che mi sembra di più una cosa da americani.

T/N: kiri... che fai? mi spii?
Kiri: Ma no...

Falso come una banconota da tre euro.

Kirishima stava sudando freddo. Era la prima volta che non sapeva cosa fare.
Kiri: Puoi stare tranquilla... ma non lo devi fare più...

Kirishima qui è ritardato.

Eijiro, ti amo, ma qui ti vorrei vedere sotto un camion.
Cioè, ti pare che una persona autolesionista smetta perché tu glielo chiedi? A parte che lei non ha proprio delle ragioni credibili e moralmente accettabili per farlo, ma lo stesso. Non puoi solo chiedere ad uno di smettere di farsi del male.

Della serie: "Aspetta, non serve farlo, se sei triste pensa ai fiorellini che andrà tutto bene".
Uguale.

No. Se qualcuno compie un gesto del genere non è mai a caso. Almeno, in una storia normale e nella vita reale. Qui, invece,
Lei lo fa per un motivo del cazzo, perciò l'autrice ci ha trollati tutti. 
E lo odio. 

Ma questo sarà materiale di lamentela per quando si scoprirà il perché Kim fa una cosa del genere. Ed il motivo più stupido, brutto e insensato che io abbia mai letto. 
Andiamo avanti o spreco tutte le mie energie solo all'inizio. 

T/N: ...
La faccia di T/N si scurì.
T/N: mi hai vista allora... non devi dirlo a nessuno, per nessun motivo...
Kirishima: ... Ma promettimi che non lo farai mai più.

Sure, kid. Sure. 

T/N: non posso promettertelo... non è una cosa da prendere alla leggera... una persona ha i suoi motivi per farlo...

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