A Lovely Spider - Walk Of Shame

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Salve.

Oggi non demolirò una Fanfiction di una ragazzina sconosciuta, ma quella di una ragazzina che ho conosciuto fin troppo bene.

Infatti, questa, l'ho scritta io.

Sì, ho avuto un momento buio anche io, e sì mi demolirò senza pietà alcuna.

Era la mia prima Fanfiction, stavo ancora alle prime armi, avevo quattordici anni e avevo appena imparato il significato del termine "clitoride", ci sta che non fossi stata un'esperta. Ma questo non mi impedisce di prendere questo capolavoro, smontarlo come un mobile IKEA, e naturalmente utilizzarlo come spiegazione su cosa NON fare quando si scrive una Fanfiction. Ce ne sono peggiori, ma anche qui c'è del trash assurdo, e in più c'è il copyright e seghe varie.

Questa è una Fanfiction di Spiderman, quello di Tom Holland, carino e coccoloso per il quale io sbavavo senza alcun motivo.
Fanfiction dove, ovviamente, la protagonista è la figlia di Tony Stark - perché la fantasia l'avevo usata per i miei OC alcolizzati ed erotomani - e si ritroverà ad avere a che fare con il nostro caro amichevole Spiderman di quartiere. Ma non sarà la classica storia, perché io ho messo degli elementi spastici che renderanno questo viaggio ancora più magico, e che più che una Fanfiction di Spiderman vi sembrerà una Fanfiction di Thor.

Quella volta ero molto megalomane e la main character si chiama ✨Victoria✨, come me in versione americana. Sì, ero molto imbarazzante.

Sono 50 e passa capitoli, alcuni saranno riassunti fast e furioso perché mi sono ispirata a Sarah J. Maas mettendo le cose importanti solo negli ultimi 10 capitoli.

Daje col capitolo uno.

Quella luce.

Ma quale luce.

Quella dannatissima luce che poi mi venne incontro.

Gesù?

L'unica cosa che ricordo. Poi niente, solo buio.

Boia che pathos.

Aprii gli occhi e mi guardai intorno. Quella non era la mia cameretta rosa, con gli unicorni sparsi per la stanza, di casa mia.

Lei così 🧍‍♀️

Quello su cui ero stesa, non era il mio comodo lettino.

Si ricorda pure la morbidezza del letto-

Le pareti erano bianche, e alle finestre c'erano appese delle tende verde acqua.

Lei che non riconosce di essere in un ospedale.

Ad un tratto, un uomo con i capelli bruni, gli occhi nocciola e vestito elegantemente, entrò nella stanza, e, con un sorriso mi si avvicinò

Ma chi sarà mai quest'uomo?

"Finalmente ti sei svegliata piccolina...". Non capivo...chi era quest'uomo? E sopratutto: dove mi trovavo? Istintivamente mi alzai e mi guardai intorno,

Ma ti eri già alzata e guardata intorno bro-

ma l'uomo con una piccola spinta, mi fece ritornare stesa

Signor Stark come si permette.

"Una bambina nelle tue condizioni non dovrebbe alzarsi dal letto.."

Ma si è solo messa seduta, Tony, che cazzo vuoi 😭

"Dove sono? E lei chi é?" domandai. Avevo solo 8 anni, ma mia madre mi insegnò la buona educazione molto presto.

A suon di cintura sui polsi- nooo.

L'uomo si tolse gli occhiali da sole

Nella descrizione di prima mi dimenticai di scrivere che aveva gli occhiali da sole, o forse lo avevo fatto apposta perché ero fissata con descrivere cose dopo che la vera descrizione c'era già stata. Nella mia testa aveva senso.

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